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CULTURA

Al via la mostra “San Sebastiano Contemporary/Casa Bramante di Palazzolo Acreide

PALAZZOLO ACREIDEChe cosa unisce la pittura di Francesco Lauretta (Ispica,1964) a quella di Luigi Presicce (Porto Cesareo 1976)? Si tratta della prima bipersonale costruita insieme da questi due nomi parecchio noti nei circuiti dell’arte contemporanea che vantano singolarmente personali e collettive già effettuate in ogni parte del mondo.

Un esordio comunque inevitabile e felice dopo tre anni sincopati, settimanalmente trascorsi in quella Scuola di Santa Rosa da loro fondata a Firenze e che ogni martedì mattina si rinnova ovunque sia possibile la loro vera devozione verso la Pittura.

Luigi e Francesco si espongono ora nella neonata San Sebastiano Contemporary/Casa Bramante di Palazzolo Acreide, nel Siracusano, con opere cresciute durante questi anni fitti di incontri e di riflessioni che hanno qualcosa di straordinario semplicemente perché la loro pittura rinasce qui con consapevolezza… e felicità: in queste loro nuove opere sentimenti di meraviglia e suggestione zampillano con una fede incandescente.

Il titolo di questa mostra è pure un abbraccio e dice tutto: Sono apparso alla mela di Cézanne. Lo stesso titolo sta in testa a un testo critico che Presicce ha composto per l’occasione e che è possibile leggere qui https://www.sansebastianocontemporary.it/Artisti/francesco-lauretta/

Francesco Lauretta (che ora risiede di  norma  a Firenze) ridipinge, ritorna, rinnovella e fa del vecchio un nuovo straordinario: i suoi sei oli di varie dimensioni presenti al primo piano della galleria si abbracciano appunto: misteriosamente il pittore le ha intitolate Como siempre accompagnandole con un dottissimo scritto che è possibile leggere qui https://www.sansebastianocontemporary.it/Artisti/francesco-lauretta/

Al centro di questo destrutturato polittico” c’è la tela che rappresenta la “sciuta” di San Sebastiano presentato per la prima volta proprio qui a San Sebastiano Contemporary a poche centinaia di metri da dove l’evento si svolge (da secoli ma non questa volta).

Luigi Presicce aduso alle grandi dimensioni e alla metamorfosi, cola nell’abisso e ne fa pittura. Un suo olio che compare in galleria misura 200 x 180 cm.  Solo il  gigantismo può garantire la permanenza delle due anime in tensione: quella del performer e quella del pittore.

Mentre Lauretta non manca mai di rilevare quanto grande sia il bisogno che lo spettatore volga lo sguardo al di fuori della cornice, Presicce riassorbe i transiti delle macchine teatrali nelle sue tele. I colori delle loro opere parlano fra loro, l’uno risponde all’altro.

Il giorno seguente il vernissage di venerdì 7, alle ore 18.00 di sabato 8 agosto Lauretta e Presicce sulla scalinata della  della chiesa di San Sebastiano daranno vita una nuova edizione della loro accademia, La Scuola di Santa Rosa. Con  un atto performativo coinvolgente si siederanno a disegnare insieme; perché altri – chiunque altro – si unisca a farlo insieme a loro proprio in quel momento: su qualsiasi superficie con qualsiasi strumento a disposizione.

La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00

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CULTURA

Ricerca, la Regione Siciliana investe sull’ alta formazione: triplicate le borse di dottorato

Fondi più che triplicati, incremento del numero delle borse di dottorato regionali, che passano da circa 50 a 130 circa, regole più snelle e impulso alla collaborazione scientifica. La Regione, attraverso il dipartimento regionale dell’Istruzione, dell’università e del diritto allo studio, investe sull’alta specializzazione post-laurea potenziando le borse per i dottorati di ricerca negli atenei siciliani.

L’avviso, che utilizza risorse del programma Fse+ 2021-27, è stato illustrato nella sala conferenze dell’assessorato dell’Istruzione e formazione professionale, presenti l’assessore regionale e i rettori di Palermo, Catania, Messina, Kore di Enna e Lumsa di Palermo, oltre a enti e organismi di ricerca siciliani. Nello specifico, sono stati stanziati 12 milioni di euro; le borse sono state, anch’esse, quasi triplicate, ed è stato aumentato l’importo tramite il riconoscimento del budget annuale al dottorando.

Dall’assessorato anche l’incentivo concreto alla cooperazione virtuosa e trasversale tra le varie Università e altri soggetti della ricerca, aprendo la strada alle borse di studio (che dovranno toccare almeno la quota del 50 per cento di quelle finanziate complessivamente) da realizzarsi in collaborazione tra le Università e altri enti di ricerca vigilati dai ministeri, come il Cnr, o altri organismi di ricerca aventi sede operativa in Sicilia, mediante lo strumento del co-tutoraggio. Ancora, una linea di finanziamento peculiare è stata approntata per lo specifico sostegno ai corsi di dottorato di ricerca di interesse nazionale.

Il co-tutoraggio verrà attivato con riferimento alla singola borsa di dottorato sulla scorta di un accordo o convenzione tra Università ed ente o organismo di ricerca. Per ciascuna borsa regionale è previsto che il dottorando svolga un periodo di studi e ricerca all’estero tra 6 e 12 mesi.

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CULTURA

Aci San Filippo in festa: Fede e Tradizione in occasione della celebrazione del Santo Patrono

La Basilica di Aci San Filippo, all’interno dei solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Filippo d’Agira che avranno il culmine domenica 12 maggio, ha organizzato Domenica 5 maggio un evento di portata culturale, che celebra la fede, l’arte e la tradizione della comunità.

Il territorio di Aci San Filippo presenta una lunga tradizione ed il comitato dei festeggiamenti di San Filippo offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente e sensoriale, promuovendo un Turismo Esperienziale.

Il Museo Verticale, la Collegiata, il Pane condito, il Lupino e la Cuppulidda. Tra gli eventi in programma sono previsti, infatti:

  • Esibizioni musicali, Esposizioni d’arte e Cucina tradizionale: una varietà di stand enogastronomici offrirà prelibatezze culinarie locali e piatti tradizionali che delizieranno il palato di tutti gli ospiti. Artisti locali, Gallerie temporanee ed una varietà di Stand enogastronomici offriranno ai visitatori l’opportunità di immergersi nella storia di Aci San Filippo.

DOMENICA 5 MAGGIO 2024

  • Dalle ore 10.00 Mostra d’arte Artisti en plen air a cura di Giuseppe Mario Frezza ed animazione per bambini in piazza a cura del CSI – Comitato di Acireale
  • Ore 20.00: Memoria e memorie – La Collegiata di San Filippo d’Agira e il suo capitolo di canonici, inaugurazione della mostra sulla storia della Collegiata di Aci San Filippo. a cura del Museo Verticale d’Arte Sacra “Benedetto XVI” e dell’Ass.ne “Stoà Sicula” di Acireale.

Il percorso museale resterà aperto per tutta la serata fino alle ore 23.00. Sarà possibile ammirare in via straordinaria i documenti storici, gli abiti, i paramenti liturgici e i quadri raffiguranti i diversi canonici e prevosti che si sono susseguiti nel corso dell’esistenza della Collegiata di San Filippo d’Agira ad Aci San Filippo.

  • Ore 21.00: In Piano San Filippo: 1° edizione della Sagra del Pane condito e del Lupino di Reitana a cura del Comitato dei festeggiamenti in onore Filippo d’Agira. Durante il corso della serata: degustazione di pane condito, lupini e del dolce tipico della festa di San Filippo d’Agira “A cuppulidda”.

Musica e Karaoke a cura di Antonio JJ D’Amico.

È importante sottolineare come, ancora oggi, in contrada Reitana con la produzione del Lupino, il frutto della Valle di Aci, la vita e la storia si fondono armoniosamente, come le sorgenti che da secoli la nutrono. La comunità parrocchiale custodisce e perpetua le tradizioni di questo luogo, incarnando una testimonianza vivente del passato.

La cuppulidda, inoltre, rimanda al saturno (tipico copricapo ecclesiastico) forma circolare del dolce tipico simile anche alla testa del Santo. Al suo interno è possibile gustare un’ottima marmellata di limoni, frutti tipici in tutto il territorio di Aci Catena.

Dichiara don Roberto Strano, parroco: “Quest’anno i giovani si sono impegnati a presentare una serie di spettacoli, esposizioni e attività che riflettono la ricchezza e la varietà della cultura locale. Evangelizzare è anche affrontare la sfida dell’incarnazione della fede nella cultura. La vita e le opere di San Filippo d’Agira ispirano non solo la fede, ma anche valori universali che attraversano le barriere delle credenze religiose”.

Roberta Leonardi, presidente STOA’ SICULA, così conclude: “Celebrare il Santo significa anche abbracciare un ideale di umanità e virtù che arricchisce e ispira la cultura in tutte le sue forme”.

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CULTURA

Gangi: assegnato al giornalista e scrittore Giuseppe Sottile il premio Nazionale Omnia

Assegnato al giornalista e scrittore Giuseppe Sottile il premio Nazionale Omnia Città di Gangi 2024. Il premio è stato promosso dal Comune di Gangi a dieci anni dall’elezione di Borgo più bello d’Italia. Tema di questa prima edizione: “Il teatro delle Radici”. Un omaggio all’anno dedicato al Turismo delle Radici, il progetto di richiamo internazionale, voluto dai ministeri degli Esteri e della Cultura, che propone offerte turistiche e culturali indirizzate agli italo-discendenti e oriundi italiani nel mondo.

Ieri sera, nella sala Polifunzionale, sotto piazzetta Vitale, ad anticipare la consegna del premio Omnia Gangi 2024 (realizzato dall’artista madonita Enzo Rinaldi) la professoressa Valentina Bruschi ha intervistato il giornalista e scrittore Giuseppe Sottile, il poliedrico, psichiatra, scrittore e artista Carmelo Zaffora e il filosofo e professore Giovanni Ventimiglia. Tre illustri gangitani che con i loro racconti hanno fatto sognare e proiettato gli spettatori, come in un volo pindarico, nella Gangi di 50 anni fa. A seguire la splendida ed unica performance musicale e artistica del maestro Vincenzo Castellana.

“Con grande onore e immenso piacere abbiamo conferito il Premio Premio Omnia, Città di Gangi a Giuseppe Sottile – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – che consideriamo nostro concittadino a tutti gli effetti, non solo per la sua professionalità. Giuseppe Sottile merita il Premio Omnia, un premio alla carriera, alla persona, all’attenta curiosità di un giornalista che ha scelto un metodo molto diretto per essere il più vicino possibile al “suo” popolo, quello siciliano. Ma vuole essere anche un premio conferito al concittadino Giuseppe, non solo perché ha portato in alto il nome di Gangi nel mondo, ma soprattutto perché egli ha portato e continua a portare Gangi dentro il proprio cuore”.

Con l’assegnazione del premio si è conclusa la settimana di eventi culturali e musicali che ha avuto un altro momento significativo martedì scorso(30 aprile) con la convention culturale sul Turismo delle Radici, dove sono state ascoltate alcune commoventi testimonianze, racconti e storie di emigrati siciliani.

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