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CRONACA

Catania: beccato e arrestato un giovane ladro che aveva rubato un’auto a Caltanissetta

CATANIA – Gli antifurti satellitari costituiscono un efficace strumento deterrente che molte volte scongiura il furto dei veicoli o ne consente l’immediato rintraccio dopo la loro sottrazione, grazie alle localizzazioni tridimensionali sul territorio fornite dai sistemi G.P.S. (Global Positioning System).

Ne costituisce conferma quanto è accaduto alcune notti addietro, quando, in orario di profonda notte, è pervenuta presso la Centrale Operativa Compartimentale della Polizia Stradale una segnalazione di allarme satellitare relativa all’avvenuto furto di una potente Fiat “500” Abarth, rubata poco prima a Caltanissetta, che si dirigeva lungo l’autostrada “A/19 Palermo-Catania” in direzione del capoluogo etneo. Le informazioni che giungevano dalla società incaricata del monitoraggio del veicolo indicavano anche come l’auto procedesse a velocità particolarmente elevata, oscillante tra i 180 ed i 200 km/h.

Presso la Centrale Operativa della Polstrada è quindi scattato un apposito piano di emergenza finalizzato al poter bloccare l’auto in condizioni di sicurezza sia per gli altri utenti dell’autostrada, sia per gli stessi componenti delle pattuglie, nonché per lo stesso conducente dell’auto rubata, protagonista di una folle corsa pur di assicurarsi il profitto della “500 Abarth” appena sottratta.

L’autostrada, si sa, permette andature elevate in condizioni di sicurezza, proprio perché offre le poche vie di fuga unicamente attraverso gli svincoli. Con la collaborazione di altri utenti della strada, gli Agenti della Sezione Polizia Stradale di Catania hanno quindi predisposto in tutta fretta un blocco in condizioni di sicurezza, simulando un incidente che aveva coinvolto un T.I.R. appositamente fatto posizionare in maniera tale da chiudere l’intera carreggiata, con tanto di coda formatasi con le altre auto che via-via sopraggiungevano: insomma, una sorta di trappola appositamente predisposta in attesa dell’arrivo del conducente della “500” rubata.

Il piano ha funzionato alla perfezione: pochi minuti dopo, dinanzi alla scena del presunto incidente, il conducente della “Abarth” non ha potuto fare altro che rallentare l’andatura fino a che non ha dovuto fermarsi del tutto ed incolonnarsi. A quel punto, gli Agenti, che si erano nascosti a bordo carreggiata, sono saltati fuori e lo hanno bloccato: si tratta di un 24enne catanese, annoverante già qualche denuncia per il medesimo tipo di reati. Il giovane ha ammesso da subito di aver rubato l’auto poco prima a Caltanissetta: a bordo aveva con sé il “kit” del moderno ladro d’auto: infatti, oltre ai classici arnesi da scasso per forzare le serrature, è stata trovata una centralina in grado di by-passare l’antifurto elettronico del veicolo (il cosiddetto “Immobilizer”): per il giovane è quindi scattato l’arresto.

L’auto, senza danni ulteriori rispetto a quelli provocati per poterla rubare, è stata quindi restituita alla proprietaria del veicolo, una giovane di Caltanissetta felice di esserne rientrata in possesso nel giro di poche ore dal furto.

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CRONACA

Catania: denunciato in stato di libertà minorenne accusato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno denunciato in stato di libertà una minorenne catanese per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il tutto è iniziato con una chiamata al 112 da parte di un passante che, diligentemente, ha segnalato una accesa lite tra un ragazzo ed una ragazza in un parcheggio di un noto lido, sito lungo viale Kennedy alla Plaia.

L’operatore della centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, ricevuta la segnalazione e, ritenendo che si trattasse di una violenza di genere per il quale ormai vi è la consapevole circa l’importanza di un tempestivo intervento, ha subito girato l’intervento ad una “gazzella” del Radiomobile di Catania, già in perlustrazione sul territorio con l’obiettivo di contrastare ogni attività illecita.

La pattuglia, ricevuta la comunicazione, in pochissimo tempo ha raggiunto il luogo della lite dove, effettivamente, in mezzo ad un capannello di giovani, hanno subito individuato i due “contendenti” ancora molto infervoriti: una ragazza ed il proprio fidanzatino, entrambi minorenni.

Separati, quindi, i due litiganti, mentre il ragazzo non ha esitato a farsi identificare e a collaborare con i militari la ragazza, invece, ha iniziato ad inveire contro gli stessi operanti e contro l’uomo che si era prodigato ad avvisare le Forze dell’Ordine e che, nel frattempo, aveva tentato di sedare la lite, in difesa della giovane.

Alla richiesta, quindi, dei documenti ed a quella di salire sulla macchina di servizio, per essere accompagnata in caserma per il successivo necessario riaffido ai genitori, la ragazza non ne ha voluto sapere, anzi, ha dapprima urlato e poi strattonato e colpito ad un braccio un militare del Radiomobile.

Successivamente, riportata alla calma, solo la fermezza e professionalità del militare aggredito, ha permesso di persuadere la ragazza a salire sull’autovettura di servizio per essere condotta negli uffici di San Giuseppe alla Rena. Li, entrambi i minori venivano, pertanto, affidati ai rispettivi genitori nel frattempo sopraggiunti ma, mentre, la ragazza è stata anche denunciata per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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CRONACA

Randazzo: gli agenti del X reparto mobile incontrano gli studenti nell’ambito del progetto “Legalità Scuola Rugby”

Nell’ambito del progetto denominato “Legalità Scuola Rugby” promosso dalla Polizia di Stato nel campo delle attività di prossimità e di solidarietà nelle scuole secondarie di primo grado, per favorire la diffusione della legalità e dell’inclusione sociale, lo scorso mercoledì, una rappresentanza del X Reparto Mobile di Catania ha incontrato gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Don Milani” di Randazzo (CT).

Dopo una breve introduzione sul gioco del rugby da parte degli istruttori ed una fruttifera chiacchierata con i piccoli protagonisti della giornata sui temi della legalità, dei valori e del rispetto delle regole, in campo e fuori, per un’ordinata e pacifica convivenza sociale, si sono tenute, in palestra e per gruppi, attività ludiche propedeutiche al gioco del rugby tra i piccoli alunni di 4^ elementare, che hanno mostrato particolare gradimento per l’iniziativa.

Tale iniziativa, insieme alla collaborazione della Polizia di Stato – Fiamme Oro – con la Federazione Italiana Rugby – Comitato Reginale Sicilia – e le associazioni sportive presenti sul territorio nazionale, permette di veicolare i principi della legalità e dello sport tra i giovani studenti, in particolare, delle scuole secondarie di I e II grado.

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CRONACA

Acireale, minaccia di morte il legale: eseguito aggravamento della misura cautelare nei confronti di un 40enne

Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale hanno dato esecuzione ad un provvedimento di aggravamento della misura cautelare, emesso dalla Terza Sezione Penale della Corte d’Appello di Catania, nei confronti di un 40enne pregiudicato acese che è stato tratto in arresto.

L’uomo, già arrestato in flagranza di reato dagli agenti Commissariato, in quanto trovato in possesso di due armi da fuoco clandestine, a seguito di sentenza emessa dal GUP del Tribunale di Catania il 9 febbraio 2024, era stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, alla pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione e ad una multa di 3.200 euro e in atto si trovava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

La Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania ha chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura, con l’applicazione della custodia cautelare in carcere, sulla scorta delle indagini e della successiva segnalazione inviata all’Autorità Giudiziaria dai poliziotti del Commissariato di Acireale, poiché l’uomo, non ritenendosi validamente assistito dal proprio avvocato nell’ambito di una causa civile contro l’ex moglie, sebbene agli arresti domiciliari, avrebbe ingiuriato e minacciato di morte il legale riferendo che sarebbe uscito per procurarsi una pistola per sparargli.

Valutati i precedenti del pregiudicato acese e l’effettiva capacità dello stesso di procurarsi armi, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto sussistente il pericolo concreto ed attuale che questi potesse attuare la minaccia, valutando non più sufficiente la misura cautelare degli arresti domiciliari, così da rendersi inevitabile il ricorso alla misura più afflittiva della custodia cautelare in carcere.

Pertanto, gli agenti del Commissariato di Acireale hanno prelevato l’uomo dalla propria abitazione per condurlo presso la Casa Circondariale Piazza Lanza di Catania dove si trova ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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