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CRONACA

Era diretto in Sicilia con 6 chili di cocaina: corriere della droga fermato a Villa San Giovanni

Guardia di finanza

VILLA SAN GIOVANNI – Un corriere della droga è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria dopo essere stato sorpreso a viaggiare in auto con cinque panetti di cocaina dal peso complessivo di 6 chilogrammi.

L’uomo, un 23enne della provincia di Vibo Valentia, era diretto in Sicilia a bordo di un’auto quando è stato sottoposto, nell’area degli imbarcaderi, a un ordinario controllo di polizia dai finanzieri della Compagnia di Villa San Giovanni.

L’uomo ha mostrato segni di nervosismo e ciò ha indotto i finanzieri, con l’ausilio di un’unità cinofila della Compagnia pronto impiego di Reggio Calabria, a perquisire la vettura. E’ così che sono stati scoperti due doppifondi ricavati sotto i sedili anteriori, in cui erano occultati i cinque panetti di cocaina per 6 chili di sostanza.

La droga e l’auto sono state sequestrate e il 23enne è stato arrestato per la violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti e condotto nella Casa circondariale “Arghillà” di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Se immesso sul mercato, lo stupefacente avrebbe potuto fruttare alla criminalità organizzata circa 400.000 euro.

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CRONACA

Ricostruzione della strage di Casteldaccia: vittime investite dal gas dopo la rottura del “tappo”

Sono scesi in tre nella prima “stanza” dell’impianto fognario per cercare di sbloccare la sonda di spurgo che era bloccata.

Dopo ore di tentativi, all’improvviso, il tappo di liquami che impediva il lavoro della sonda è saltato e ha investito gli operai, che hanno perso i sensi e sono precipitati nella vasca sitiata tre metri più sotto.

Sarebbe questa la dinamica dell’incidente costato la vita a quattro operai della Quadrifoglio Group e a un interinale dell’Amap.

La ricostruzione spiega perché i lavoratori della società che gestiva la rete fognaria per Amap, in subappalto, si trovassero nell’impianto e non in superficie come prevedeva il contratto.

Vedendo che i primi tre operai non risalivano, sono scesi altri tre colleghi, tra cui Giuseppe La Barbera, l’interinale che aveva mansioni di accertatore, doveva cioè vigilare sulle transenne piazzate in strada. Intanto il gas killer era risalito e li ha investiti. Due sono stati trovati morti, uno è in fin di vita. Per recuperare i compagni precipitati nella vasca sono serviti i sommozzatori dei vigili del fuoco.

Secondo le prime ricostruzioni, gli operai avevano chiesto l’autorizzazione a lavorare all’interno dell’impianto al direttore dei lavori e responsabile della sicurezza di Amap, sentito a lungo, ieri, dalla polizia. Il capo squadra responsabile della sicurezza della Quadrifoglio era Epifanio Alsazia, contitolare della ditta, tra i primi a morire.

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CRONACA

Maltempo in Sicilia: per la giornata di domani emesso lo stato di allerta gialla dalla Protezione Civile

Nel corso della giornata di domani, il Sud Italia sarà interessato dal maltempo che porterà con sè precipitazioni, soprattutto temporalesche, sulle regioni meridionali e in particolare sulla Sicilia dove il dipartimento regionale della Protezione civile ha emesso un’ allerta giallo.

In Sicilia, previste piogge da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia centro occidentale, con quantitativi cumulati moderati; sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle restanti zone, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati.

Venti forti sul versante settentrionale della Sicilia Occidentale.

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CRONACA

Casteldaccia, tragedia sul lavoro: posta sotto sequestro la sede della “Quadrifoglio Group”

Posta sotto sequestro la sede della “Quadrifoglio Group”, sita in via Milano a Partinico, nel Palermitano.

L’ingresso è presidiato da una pattuglia della Polizia, recatasi già ieri sul posto, per prendere documenti, contratti di appalto e le schede degli operai che lavoravano per conto dell’impresa a Casteldaccia.

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