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Riposto: pubblicato il bando di Invitalia per collegare il porto con lo svincolo A18 di Giarre

RIPOSTO – Una data storica, destinata a lasciare il segno. Il segno di una opera infrastrutturale che produrrà sviluppo e ricchezza a beneficio di un vasto territorio. Stamane, in municipio, alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per la Zes Sicilia Orientale, Alessandro Di Graziano, dell’arch.Marialuisa Beninati, dei tecnici progettisti, è stata ufficializzata la pubblicazione, da parte di Invitalia, del bando per la realizzazione della dorsale stradale che collega il porto di Riposto con lo svincolo A18 di Giarre. Per la realizzazione dell’opera è stata impegnata una spesa di 14 milioni 124.500,00 euro. Il commissario straordinario Di Graziano ha avviato gare per 40 milioni di euro e tra gli interventi fondamentali e strategici, figura, per l’appunto, la strada di collegamento tra il porto di Riposto e la barriera autostradale di Giarre, un progetto che si pone come obiettivo primario l’efficienza dei collegamenti di infrastrutture strategiche con gli assi viari principali.

“Una giornata memorabile – afferma il commissario governativo Di Graziano – la pubblicazione del bando è il primo passo per un evento storico poiché si finalizza un finanziamento che ha avuto necessità di ulteriori incrementi per l’aumento dei costi; da oggi si inizia a ragionare sulla posa della prima pietra e su quella dell’ultima, nella consapevolezza dei tempi stringenti dettati dal Pnrr così da consegnare, il prima possibile alla collettività, qualcosa di utile. Il prossimo 25 gennaio si chiude il bando appena avviato, grazie anche alla proficua collaborazione con Invitalia. A gennaio verrà sottoscritto anche un protocollo sulla legalità in prefettura a Catania e ci auguriamo, prima di Pasqua, nella prossima primavera, di mettere la prima pietra”. Per il sindaco di Riposto Enzo Caragliano la soddisfazione è doppia e assume anche un valore affettivo poichè si concretizza un progetto che per lunghi anni era stato immaginato dal compianto fratello Nino che, per primo, da visionario, aveva avuto l’intuizione sulla necessità di realizzare una dorsale che collegasse il porto con lo svincolo autostradale di Giarre. “Oggi è una data che segniamo in rosso e che diventa indelebile. La pubblicazione del bando, l’esperimento della gara e la posa della prima pietra, rappresentano un momento storico per la città e l’intero territorio. Prima della prossima Epifania in un incontro pubblico, in piazza, coinvolgeremo tutta la città per informare tutti del grande evento e della portata di questa agognata opera infrastrutturale. La Mareneve rappresenta, infatti, una straordinaria occasione di sviluppo non solo per Riposto ma per l’intero territorio”. Conclude il sindaco: “Un progetto che diventa realtà e di cui tutti devono essere orgogliosi. Ringrazio chi ha creduto in questa visione di territorio a cominciare dal fautore del progetto, il compianto prof. Ing. Lorenzo Leone e portato a termine, nell’ambito del suo studio dai figli, gli ingegneri Francesco e Marco Leone e dai suoi collaboratori ing. Giuseppe Pulvirenti e l’arch. Patrizia Spicuzza”. “Si tratta dell’opera magna della nostra amministrazione – soggiunge l’assessore ai Lavori pubblici, Rosario Caltabiano – ringrazio il sindaco che ha voluto fortemente questa dorsale stradale che ha difeso strenuamente e che, oggi, diventa realtà”.

L’OPERA INFRASTRUTTURALE
La Mareneve si snoda su un tracciato di circa 3,5 km, collegando il lungomare di Torre Archirafi (via Salvatore Patti) con la Statale 114, all’ingresso sud di Giarre, svolgendo anche una fondamentale funzione di “via di fuga” in tema di Protezione Civile. Il tracciato è molto impegnativo, per la presenza dei numerosi elementi di vincolo sia planimetrici che altimetrici esistenti lungo il percorso, evidenziati dal rilievo topografico di dettaglio, come l’attraversamento in sottopasso del ponte delle Ferrovie dello Stato in corrispondenza del quartiere di Altarello-Cozze, gli incroci con le due strade provinciali Sp 117/21 e la Sp. 2/ I e II, nonché l’innesto, attraverso il primo tratto di progetto con la strada urbana esistente di collegamento alla SS.114, e il raccordo con le viabilità distributive esistenti nella zona. Ulteriori elementi di vincolo sono stati tutti gli ingressi alle proprietà private esistenti lungo il tracciato, e gli accessi di servizio a varie infrastrutture. Durante la fase progettuale si sono resi necessari studi e vari approfondimenti anche di natura idrogeologica per la verifica delle scelte progettuali oltre che per garantire la stabilità del ponte, coinvolgendo quindi diversi enti nel rilascio delle successive autorizzazioni.

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Taormina, polmonite in stato acuto per Cateno De Luca: il leader di Sud chiama Nord resta in ospedale

Polmonite acuta per il sindaco della città del centauro e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. “Dopo attenti accertamenti medici – si legge in una nota diffusa – è stato riscontrato un caso di polmonite in stato acuto, associato a un significativo stress psicofisico e ad un eccessivo affaticamento fisico.

Attualmente, Cateno De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo. Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa.
I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina.

È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile”.

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Taormina, gestione del Pala Congressi: il Tar dà ragione all’Amministrazione del sindaco De Luca

Il Tar di Catanua ha rigettato integralmente. nel merito, il ricorso presentato dalla Società Aditus, tendente ad ottenere l’annullamento della Determinazione Dirigenziale, con la quale il Segretario Generale, Bartorilla, nella qualitá di Responsabile dell’Area Amministrativa, ha provveduto ad annullare tutti gli atti di gara, compresa l’aggiudicazione, concernenti la Concessione del Pala Congressi alla società ricorrente.
Il Giudice ha confermato la bontà e la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cateno De Luca, la quale ha correttamente ritenuto di annullare la gara, bandita si ricorda dall’amministrazione precedente, poiché non rispettosa della legge.
In particolare, il Tar CT ha evidenziato che il valore economico della concessoria non contiene “la stima prospettica del fatturato conseguibile dal concessionario ossia la remunerazione reale dell’investimento”. Ne consegue, evidentemente, che il valore economico della concessione indicato negli atti di gara, pari ad euro 2milioni 280mila euro certamente, non rispecchierebbe gli effettivi introiti conseguibili dal concessionario.
Anche il valore di locazione annuale a carico del Concessionario, stimato dalla precedente amministrazione in euro 44mila euro è abbondantemente sottostimato, a fronte del valore economico reale, come da perizia di stima redatta da un professionista incaricato dall’amministrazione De Luca, pari ad almeno 430mila euro annui.
Respinta anche la richiesta di risarcimento danni avanzata da Aditus nei confronti del comune. “Sin dal mio insediamento – afferma il sindaco De Luca, al momento ricoverato al policlinico di Messina, per una polmonite acuta – l’obiettivo è stato liberare Taormina dalla mala gestio politico amministrativa che ha caratterizzato la città negli ultimi 30 anni. Il caso del Palazzo dei Congressi rappresenta la punta dell’iceberg del “sistema Taormina” che abbiamo denunciato e che passo dopo passo stiamo demolendo a colpi di buona amministrazione. Ci sono procedure che stiamo portando avanti in silenzio, lavorando incessantemente per scardinare un sistema che ha avvelenato la città. La sentenza del TAR contro Aditus rappresenta un primo importante riconoscimento del nostro operato. Lo ricordo ancora una volta alla città e a quanti si nascondo dietro alle polemiche sterili, noi stiamo lavorando per imprimere una marcia in più a Taormina”. Aditus, avrá comunque 60 giorni di tempo per presentare ricorso alla sentenza presso il Cga.

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Letojanni: riceviamo e pubblichiamo la toccante lettera di Anita Barbera in ricordo del caro amico, Francesco Caruso, morto in un tragico incidente

A Francesco……La mia Alba!
Dolce Ciccio, è spiazzante… ci mancherai tanto. Vivrai sempre nel cuore di chi ti ha voluto bene come noi.
In questa lettera di addio, vorrei esprimere il dolore e la gratitudine che provo nel ricordarti. La tua scomparsa prematura a soli 22 anni è una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tutti noi che ti hanno conosciuto e amato.
La tua vita, sebbene troppo breve, è stata un dono prezioso e ringrazio Dio per averti conosciuto. La tua generosità ha superato i confini dell’esistenza terrena, poiché con la donazione dei tuoi organi hai regalato una seconda possibilità a sette persone. Questo gesto di altruismo estremo è una testimonianza della tua grandezza d’animo e del tuo spirito nobile.
La tua risata, il tuo coraggio e la tua voglia di vivere rimarranno per sempre impressi nella mia memoria. Sei stato un faro di speranza e un esempio di come, anche nelle circostanze più difficili, si possa fare la differenza nella vita degli altri.
Oggi, mentre ti dico addio, prometto di onorare il tuo ricordo vivendo la mia vita con la stessa passione e gentilezza che hai mostrato tu. La tua eredità continuerà a vivere non solo attraverso le vite che hai salvato, ma anche attraverso le azioni di tutti coloro che sono stati ispirati dalla tua storia.
Riposa in pace, dolce amico. Sarai sempre nei nostri cuori. Da adesso sarai la mia alba chiara di ogni giorno, come quella del tuo mito Vasco Rossi!
Con amore Anita

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