venerdì, Marzo 24, 2023
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Riposto: pubblicato il bando di Invitalia per collegare il porto con lo svincolo A18 di Giarre

RIPOSTO – Una data storica, destinata a lasciare il segno. Il segno di una opera infrastrutturale che produrrà sviluppo e ricchezza a beneficio di un vasto territorio. Stamane, in municipio, alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per la Zes Sicilia Orientale, Alessandro Di Graziano, dell’arch.Marialuisa Beninati, dei tecnici progettisti, è stata ufficializzata la pubblicazione, da parte di Invitalia, del bando per la realizzazione della dorsale stradale che collega il porto di Riposto con lo svincolo A18 di Giarre. Per la realizzazione dell’opera è stata impegnata una spesa di 14 milioni 124.500,00 euro. Il commissario straordinario Di Graziano ha avviato gare per 40 milioni di euro e tra gli interventi fondamentali e strategici, figura, per l’appunto, la strada di collegamento tra il porto di Riposto e la barriera autostradale di Giarre, un progetto che si pone come obiettivo primario l’efficienza dei collegamenti di infrastrutture strategiche con gli assi viari principali.

“Una giornata memorabile – afferma il commissario governativo Di Graziano – la pubblicazione del bando è il primo passo per un evento storico poiché si finalizza un finanziamento che ha avuto necessità di ulteriori incrementi per l’aumento dei costi; da oggi si inizia a ragionare sulla posa della prima pietra e su quella dell’ultima, nella consapevolezza dei tempi stringenti dettati dal Pnrr così da consegnare, il prima possibile alla collettività, qualcosa di utile. Il prossimo 25 gennaio si chiude il bando appena avviato, grazie anche alla proficua collaborazione con Invitalia. A gennaio verrà sottoscritto anche un protocollo sulla legalità in prefettura a Catania e ci auguriamo, prima di Pasqua, nella prossima primavera, di mettere la prima pietra”. Per il sindaco di Riposto Enzo Caragliano la soddisfazione è doppia e assume anche un valore affettivo poichè si concretizza un progetto che per lunghi anni era stato immaginato dal compianto fratello Nino che, per primo, da visionario, aveva avuto l’intuizione sulla necessità di realizzare una dorsale che collegasse il porto con lo svincolo autostradale di Giarre. “Oggi è una data che segniamo in rosso e che diventa indelebile. La pubblicazione del bando, l’esperimento della gara e la posa della prima pietra, rappresentano un momento storico per la città e l’intero territorio. Prima della prossima Epifania in un incontro pubblico, in piazza, coinvolgeremo tutta la città per informare tutti del grande evento e della portata di questa agognata opera infrastrutturale. La Mareneve rappresenta, infatti, una straordinaria occasione di sviluppo non solo per Riposto ma per l’intero territorio”. Conclude il sindaco: “Un progetto che diventa realtà e di cui tutti devono essere orgogliosi. Ringrazio chi ha creduto in questa visione di territorio a cominciare dal fautore del progetto, il compianto prof. Ing. Lorenzo Leone e portato a termine, nell’ambito del suo studio dai figli, gli ingegneri Francesco e Marco Leone e dai suoi collaboratori ing. Giuseppe Pulvirenti e l’arch. Patrizia Spicuzza”. “Si tratta dell’opera magna della nostra amministrazione – soggiunge l’assessore ai Lavori pubblici, Rosario Caltabiano – ringrazio il sindaco che ha voluto fortemente questa dorsale stradale che ha difeso strenuamente e che, oggi, diventa realtà”.

L’OPERA INFRASTRUTTURALE
La Mareneve si snoda su un tracciato di circa 3,5 km, collegando il lungomare di Torre Archirafi (via Salvatore Patti) con la Statale 114, all’ingresso sud di Giarre, svolgendo anche una fondamentale funzione di “via di fuga” in tema di Protezione Civile. Il tracciato è molto impegnativo, per la presenza dei numerosi elementi di vincolo sia planimetrici che altimetrici esistenti lungo il percorso, evidenziati dal rilievo topografico di dettaglio, come l’attraversamento in sottopasso del ponte delle Ferrovie dello Stato in corrispondenza del quartiere di Altarello-Cozze, gli incroci con le due strade provinciali Sp 117/21 e la Sp. 2/ I e II, nonché l’innesto, attraverso il primo tratto di progetto con la strada urbana esistente di collegamento alla SS.114, e il raccordo con le viabilità distributive esistenti nella zona. Ulteriori elementi di vincolo sono stati tutti gli ingressi alle proprietà private esistenti lungo il tracciato, e gli accessi di servizio a varie infrastrutture. Durante la fase progettuale si sono resi necessari studi e vari approfondimenti anche di natura idrogeologica per la verifica delle scelte progettuali oltre che per garantire la stabilità del ponte, coinvolgendo quindi diversi enti nel rilascio delle successive autorizzazioni.

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