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CRONACA

Catania, due rapine in pochi giorni in una rivendita di tabacchi: due arresti da parte della Polizia

CATANIA – In data 15 febbraio 2023, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha delegato la Polizia di Stato per l’esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale nei confronti di CAUDULLO Giovanni (cl. 1977) e GIUFFRIDA Germana (cl. 1979), in quanto gravemente indiziati, allo stato degli atti e in relazione ad una fase processuale che non consente l’intervento delle difese, di una rapina commessa , il 30 marzo 2022, in danno di una rivendita di tabacchi.

Le indagini coordinate da questo Ufficio e svolte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile – Squadra Antirapina, hanno consentito di acquisire, mediante l’ analisi delle immagini, estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale e da altri sistemi installati in prossimità dello stesso, elementi che dimostrerebbero come entrambi gli indagati abbiano concorso nel fatto-reato commesso, rivestendo ,in particolare : l’uomo , il ruolo di colui che, con il volto travisato da un passamontagna ed armato di una pistola, entrato nella tabaccheria , si era impossessato della somma di 500,00 euro dopo avere puntato l’arma all’indirizzo di una dipendente ed essersi fatto aprire la cassa; la donna , il ruolo di chi , qualche minuto prima della commissione della rapina, ,aveva verificato la presenza di eventuali clienti all’interno, per poi lasciare aperta la porta d’ingresso al fine di consentire al complice di agire con maggiore facilità.

Le medesime telecamere hanno specificatamente ripreso la targa del veicolo con cui il responsabile del reato era fuggito, consentendo di risalire al suo intestatario, ossia CAUDULLO Giovanni ed alla sua convivente, identificata in GIUFFRIDA Germana, la stessa che, successivamente, mediante la comparazione delle immagini acquisiste , si sarebbe verificato corrispondere alla donna che aveva partecipato al reato.

A distanza di qualche giorno, entrambi i soggetti venivano tratti in arresto, nella flagranza del reato, dalla Squadra Mobile, per altra rapina aggravata posta in essere, con analoghe modalità, ai danni del medesimo esercizio commerciale.

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto per entrambi l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere che la Squadra Mobile ha eseguito la mattina del 15 febbraio, rintracciando i destinatari nelle loro abitazioni e traducendoli presso la locale Casa Circondariale.

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CRONACA

Catania, processo Agorà: 47 imputati condannati complessivamente a oltre 400 anni di reclusione

In totale oltre 400 anni di carcere per 47 imputati e sette assoluzioni: è la sentenza del processo, celebrato col rito abbreviato, emessa dal gup Dora Catena incardinato sull’inchiesta Agorà della Dda della Procura etnea su rapporti tra la ‘famiglia’ Santapaola di Catania e il clan Nardo di Lentini, entrambi appartenenti a Cosa nostra, che avrebbero fatto affari insieme, nel traffico di droga e nel controllo del tessuto imprenditoriale, ma avevano anche contrasti economici in settori di interesse comune.

Dalle indagini di Carabinieri del Ros di Catania e del comando provinciale di Siracusa è nata la misura cautelare che il 16 giugno del 2022 ha portato all’arresto di 47 persone e alla notifica di un’ordinanza non restrittiva per altri nove indagati.

Tra le condanne comminate: 11 anni e 8 mesi di reclusione a Gioacchino Francesco ‘Gianfranco’ La Rocca, figlio dello storico capomafia “Ciccio” deceduto nel dicembre 2020, venti anni a Salvatore Rinaldi, 19 anni e 4 mesi ad Antonino Guercio, 16 anni a Gesualdo Briganti, 14 anni e 6 mesi a Orazio Papale.

Assolti Mario Brullo, Vincenzo Comparato, Francesco Giordano, Domenico Querulo, Egidio Russo e Gabriele Garasi. Il gup ha anche disposto la confisca della Cutrera onoranze funebri srl e del suo compendio aziendale, il dissequestro e la restituzione al legittimo proprietario dell’impresa individuale Salvatore Orefice e il risarcimento danni, da liquidarsi in separata sede, nei confronti dei Comuni di Vizzini e Caltagirone che si erano costituiti parte civile nel processo.

Durante le indagini militari dell’Arma hanno sequestrato complessivamente 108 chili di marijuana, 2,6 kg di cocaina e 57 kg di hashish. Secondo la Dda della Procura di Catania grazie alla indagini dei Carabinieri sarebbe stato anche “documentato come alcuni dipendenti del Comune di Caltagirone, non destinatari di provvedimento cautelare, ma indagati” avrebbero “‘modellato i bandi per favorire aziende riconducibili a La Rocca”.

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CRONACA

Casteldaccia, tragedia sul lavoro: 5 operai morti uno dopo l’altro dopo essere scesi in un tombino

Tragedia a Casteldaccia, dove sono morti, uno dietro l’altro, 5 operai, calandosi in un tombino dell’impianto fognario.

E’ questa la prima ricostruzione della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia che ha causato cinque morti mentre un sesto è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni.

Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme. Quattro vittime sono operai della Quadrifoglio di Partinico, tra di loro figurerebbe anche il titolare della ditta; il quinto è un lavoratore interinale dell’Amap.

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CRONACA

Tremestieri Etneo, operazione “Pandora”: resta in carcere l’ex primo cittadino Santi Rando

Operazione “Pandora”: i giudici hanno confermato l’ordinanza cautelare in carcere per l’ex sindaco Santi Rando indagato per voto di scambio politico-mafioso facendo decadere uno dei casi di corruzione contestati, e per Piero Cosentino indicato come il contatto tra il politico e il clan Santapaola-Ercolano.

Confermati anche gli arresti domiciliari per il farmacista e consigliere comunale Mario Ronsisvalle indagato per corruzione con l’accusa di essersi interessato per non far aumentare il numero di farmacie a Tremestieri Etneo.

Nell’inchiesta su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo, è coinvolto anche anche Luca Sammartino, uomo forte della Lega nell’isola, eletto con circa 21mila preferenze alle regionali del 2022, risultando il secondo più votato in Sicilia, attualmente indagato.

Il 17 aprile scorso si è dimesso da vicepresidente della Regione Siciliana e da assessore all’Agricoltura dopo che è stato sospeso dalle funzioni pubbliche dal gip perchè indagato per due presunti casi di corruzione.

Il suo legale, l’avvocato Carmelo Peluso, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha presentato appello contro il provvedimento.

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