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CRONACA

Catania, Monte Po, accoltellano uomo in strada: arrestati i responsabili del tentato omicidio

Nella serata del 21 aprile scorso, personale della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura etnea ha proceduto all’arresto di due fratelli gemelli di anni 38 in quanto ritenuti responsabili del reato di tentato omicidio in concorso e di porto di strumenti atti ad offendere.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile, congiuntamente con personale della squadra Volanti della Questura, hanno permesso di acquisire,allo stato degli atti, elementi che dimostrerebbero come i due arrestati sarebbero gli autori di gravi condotte illecite perpetrate ai danni di un 56enne.

In particolare, le investigazioni hanno tratto origine dalla segnalazione – giunta alla Sala Operativa, nel primo pomeriggio – di una lite avvenuta in piazza Mercato, nel rione Monte Po, a seguito della quale una persona era rimasta gravemente ferita poiché attinta da più colpi di arma da taglio.

Sebbene sul luogo segnalato non vi fosse la presenza di alcun soggetto, nei pressi, precisamente in via Gaetano Di Giovanni, personale delle Volanti ha notato alcune tracce ematiche, un tagliabalsa per poi scorgere degli astanti intenti ad indicare la presenza della persona ferita.  Giunti sul posto e trovata la vittima insanguinata, con evidenti lacerazioni alle mani, al capo e al fianco sinistro, è stata identificata e fatta trasportare dal personale del 118, nel frattempo, allertato, presso l’ospedale “San Marco”, in codice rosso.

Sul luogo teatro degli eventi, oltre agli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti già presenti, sono stati inviati agenti specializzati del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, per il sopralluogo e la repertazione di tracce ematiche e del citato tagliabalsa.

A seguito dei tempestivi approfondimenti svolti da personale della Squadra Mobile, in collaborazione agli agenti delle volanti, principalmente consistenti in attività di escussione testimoniale, che hanno consentito la ricostruzione della dinamica dei fatti ovvero la circostanza che, dopo una prima accesa lite avvenuta telefonicamente tra uno dei fratelli e la persona offesa, in ragione di problematiche concernenti la relazione sentimentale tra quest’ultima e la compagna, madre degli autori del delitto, entrambi i fratelli si sarebbero presentanti, a bordo della loro autovettura, sotto l’abitazione della persona offesa, ingaggiando una animata discussione degenerata poi nel tentato omicidio.

Nel corso delle serrate indagini, presso un altro nosocomio cittadino, si è presentato con un coltello, a suo dire, sottratto alla vittima durante le fasi di colluttazione, parimenti posto sotto sequestro, uno dei due predetti fratelli, il quale, dopo essere stato medicato, con diagnosi di “piccola infrazione della porzione superiore del versante anteriore delle ossa nasali. FLC del naso”, prognosi di 30 giorni, è stato condotto negli Uffici della Squadra Mobile, ove ha reso spontanee dichiarazioni, confermando sostanzialmente le responsabilità sue e del fratello, anch’egli rintracciato in serata presso la sua abitazione.

Dalle risultanze di indagine acquisite è emerso che l’evento delittuoso sarebbe maturato nel contesto familiare, per la disapprovazione della relazione tra la vittima e la compagna, madre dei fratelli.

Informato dell’avvenuto arresto, il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno ha disposto che i due indagati venissero associati presso il carcere di piazza Lanza, in attesta dell’udienza di convalida dinnanzi al competente Giudice per le indagini preliminari.

Sul conto del ferito, tuttora ricoverato, in terapia intensiva e rianimazione, con prognosi riservata, è stata indicata la diagnosi provvisoria di “ferite da taglio multiple con iniziale compromissione emodinamica, ferite (multiple) di sede non specificata, con complicazioni”.

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CRONACA

Isole Eolie: ritrovato sacchetto con 2 chili di cocaina sugli scogli di Vulcano. Indagini in corso

Un involucro in cellophane con oltre due chilogrammi di cocaina è stato trovato in località Vulcanello di Vulcano, alle Eolie, dai carabinieri.

I militari hanno notato una busta di plastica adagiata in una cala della scogliera e dentro al sacchetto c’era un involucro con la cocaina.

Lo stupefacente è stato sequestrato e, per stabilirne il grado di purezza, sarà analizzato dai carabinieri del Ris di Messina.

I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire alla provenienza della cocaina, verosimilmente dispersa in mare da qualche imbarcazione e poi trasportata sulla scogliera dalla marea. 

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciato 32enne accusato di due furti ai danni di un’attività di ristorazione

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, a seguito di una mirata attività di indagine, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 32enne che si era reso responsabile di due furti in un’attività di ristorazione.

A seguito della denuncia presentata dalla vittima presso gli uffici del Commissariato, i poliziotti hanno appreso di due furti consumati ai danni di una locale panineria, durante i quali, con pressoché identiche modalità, erano stati asportati alimenti e bevande per un valore complessivo di circa mille euro.

Sono state avviate immediatamente le indagini che hanno consentito di acquisire tutti gli elementi utili all’individuazione dei responsabili. Un’accurata analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area, hanno permesso di identificare l’uomo quale persona già nota al personale del Commissariato in quanto gravato da precedenti per analoghi reati.

È stato pertanto denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per furto con specifico riguardo ad entrambi gli episodi evidenziando la condotta recidiva del medesimo.

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CRONACA

Catania, si presenta per una denuncia ma era senza permesso di soggiorno: denunciata 46enne cubana

Gli agenti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato una donna di 46 anni, di nazionalità cubana, ritenuta responsabile del reato di soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

La donna si è presentata presso gli uffici del Commissariato per denunciare lo smarrimento di una carta prepagata Poste Pay, allorché, l’operatore dell’ufficio denunce, durante il controllo del passaporto per l’identificazione, ha accertato che la stessa era priva del permesso di soggiorno risultando così irregolare.

Pertanto, esperiti gli adempimenti di rito, i poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato la donna reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione e, di concerto con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, hanno disposto l’esecuzione del decreto di espulsione con accompagnamento alla frontiera.

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