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ATTUALITÀ

Cani malnutriti a protezione della cocaina, spaccio giorno e notte: 6 arresti nell’operazione Bugs Bunny – FOTO, NOMI e VIDEO

ROSOLINI – Nella mattinata odierna, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto (Siracusa), coadiuvati nella fase esecutiva da militari del Comando Provinciale di Siracusa, da un elicottero del 12° Elinucleo Carabinieri di Catania e da un’unità cinofila del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi (CT), su disposizione del sostituto procuratore, dott. Gaetano Bono, che dirige l’indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica, dott.ssa Sabrina Gambino, e dal procuratore aggiunto dott. Fabio Scavone, hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, dott. Andrea Migneco, nei confronti di:

  • Salvatore Cannata, di 50 anni;
  • Giuseppe Conte, di 31 anni;
  • Pietro Conte, di 51 anni;
  • Loredana Cannata, di 42 anni;
  • Giovanni Di Mare, di 21 anni;

a carico dei quali sono stati riconosciuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, con purezza variabile tra il 50 e l’80%, in concorso.

L’attività di indagine, iniziata nel mese di luglio 2018 a seguito di diversi sequestri di sostanza stupefacente, deferimenti in stato di libertà e segnalazioni di assuntori, ha permesso di appurare come Salvatore Cannata, figura già nota nell’ambito criminale rosolinese, avesse avviato una collaborazione criminosa con i propri più stretti familiari, in particolare la sorella Loredana, il cognato Pietro Conte e il nipote Giuseppe Conte, per condurre nelle loro rispettive abitazioni un’ampia e fiorentissima attività di spaccio di sostanze stupefacenti, avvalendosi anche di un giovane rosolinese, Giovanni Di Mare , già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, anche specifici.

A seguito di approfondite indagini, i militari operanti hanno potuto ricostruire le modalità di distribuzione dello stupefacente, che veniva spacciato dall’intera famiglia prevalentemente nella contrada Perpetua di Rosolini (SR), sede di una abitazione degli arrestati a ogni ora del giorno e della notte, e che veniva abilmente nascosto e camuffato in modi disparati, come per esempio all’interno di capsule in plastica, che anziché contenere giochi per bambini dissimulavano dosi di stupefacenti.

Il sodalizio criminoso è stato avvantaggiato dalla zona impervia in cui operava, tant’è che sono state utilizzate sofisticate attrezzature tecniche per documentare l’attività di spaccio della cocaina che non conosceva soste: giorno e notte acquirenti della provincia siracusana, ma anche della contermine ragusana, affluivano verso le abitazioni degli arrestati, anche più volte al giorno, per acquistare le proprie dosi di sostanza stupefacente.

Neanche le misure alternative alla detenzione sono riuscite a fermare le condotte illecite del sodalizio che, non curante della sottoposizione di uno degli odierni arrestati alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, ha continuato ad approvvigionare, detenere e spacciare sostanza stupefacente, evidenziando una particolare pervicacia nell’intendimento criminale di perpetrare il delitto in questione.

Gli arrestati, inoltre, al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine, utilizzavano nei terreni dove celavano la droga addirittura 13 cani, che all’atto degli arresti, sono stati trovati in pessime condizioni igienico-sanitarie e con evidenti segni di malnutrizione e che, pertanto, dopo essere stati soccorsi da un medico veterinario, sono stati tutti collocati in idonee strutture della provincia di Ragusa.

Nel corso delle attività d’indagine, i carabinieri avevano già arrestato 6 persone, sequestrato un totale di 12 grammi di cocaina e recuperato materiale per il taglio, il confezionamento e la pesatura delle dosi, una rivoltella, un passamontagna e oltre 60.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita, a riprova dell’eccellente andamento commerciale della piazza di spaccio.

Nella nottata odierna, nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, i militari hanno perquisito le abitazioni in uso agli arrestati, trovando 4 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina suddivisa in 16 dosi, 7 di sostanza da taglio tipo mannitolo, materiale per il confezionamento delle dosi, una pistola a salve cal. 8, nonché la somma contante di 7.400 euro ritenuta provento dell’attività illecita e proceduto, nella flagranza di reato all’arresto di Giuseppe Conte, di Pietro Conte e delle loro compagne, D. G., di 28 anni, e I. T., di 41.

Questi ultimi arrestati, espletate le formalità di rito, così come disposto dall’autorità giudiziaria con decreto motivato ai sensi dell’art. 121 delle norme di attuazione del codice penale, venivano rimessi in libertà.

Al termine delle operazioni, Salvatore Cannata, Giuseppe Conte e Giovanni Di Mare sono stati accompagnati nel carcere “Cavadonna” di Siracusa, mentre Pietro Conte e Loredana Cannata attenderanno il processo in regime di arresti domiciliari.

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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