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ATTUALITÀ

Enna, uno è latitante, l’altro non ha i documenti: nei guai due georgiani

Enna

ENNA – Nel pomeriggio  di ieri, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Enna hanno dato seguito all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, nei confronti di Ivane Gvenetadze, georgiano classe 1983, riconosciuto responsabile del reato di guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti (fatti risalenti al 2016), e per questo condannato alla pena di 10 mesi di reclusione e alla ammenda di 2000 euro.

Contestualmente, gli uomini dell’Ufficio Immigrazione della medesima Questura hanno proceduto all’espulsione di un altro georgiano, classe 1997, per essersi trattenuto nel territorio dello Stato in violazione della normativa in materia di immigrazione.

In particolare, Gvenetadze e il connazionale, si aggiravano a piedi, con fare sospetto, nei pressi del parcheggio di un noto supermercato di Enna Bassa.

Così, i poliziotti della Squadra Mobile, Sezione contro la Criminalità diffusa, in servizio di pattugliamento, si avvicinavano ai due uomini per identificarli. Il primo esibiva subito un passaporto mentre l’altro risultava sprovvisto di qualsiasi documento identificativo.

Ulteriormente insospettiti, i poliziotti procedevano a una rapida perquisizione sul posto nei loro confronti e subito venivano colpiti dalla presenza, addosso a uno dei due, di uno strano arnese da lavoro, anche noto come “chiave a bussola”. Alla domanda degli investigatori sulle ragioni per cui i due uomini si trovassero in quel parcheggio del supermercato, questi rispondevano “per raccogliere le olive”, sostenendo di svolgere tale attività nelle campagne circostanti.

A quel punto i due georgiani venivano accompagnati in Questura, al fine di verificare l’identità dell’uomo sprovvisto di documenti tramite i rilievi dattiloscopici che, per scrupolo, venivano effettuati su entrambi.

Mentre veniva accertata l’identità del più giovane e riscontrata la sua irregolarità rispetto alle leggi riguardanti l’immigrazione, circa il georgiano più anziano, Gvenetadze, i poliziotti della Squadra Mobile, con la collaborazione della Polizia Scientifica si ritrovavano davanti a una serie di risultanze diverse, in quante le sue impronte digitali risultavano riconducibili a più individui con nomi diversi ma con date di nascita simili, nonostante l’esibizione di un passaporto apparentemente regolare.

Solo così i poliziotti si rendevano conto che sul soggetto, avente diversi precedenti di polizia, pendeva un ordine di esecuzione, per pena definitiva, emesso dal Tribunale di Milano nell’ottobre di questo anno, e pertanto procedevano all’immediato arresto. Così, ultimati gli adempimenti di rito, i poliziotti lo accompagnavano presso la casa circondariale di Enna per la pena definitiva di 10 mesi di reclusione. Invece, il connazionale veniva espulso con provvedimento del Prefetto di Enna.

ATTUALITÀ

Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è diminuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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