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ATTUALITÀ

«Ti sparo addosso c******e! Ammazzo anche tuo figlio»: esplosi colpi fuori casa, era un debito di droga

GRAMMICHELE – I carabinieri della Stazione di Grammichele (Catania) hanno arrestato nella flagranza un 19enne del luogo, poiché ritenuto responsabile di estorsione aggravata.

L’assuntore, un 33enne anch’egli del luogo, aveva contratto un debito di 750 euro col giovane pusher per l’acquisto di sostanze stupefacenti (marijuana e cocaina), per le quali quest’ultimo chiedeva l’immediato pagamento.

Richiesta costellata da esplicite minacce: «Oggi se non ho almeno 300 euro va a finire male sia per me che per te, subito appena e mezza non sei qua ti sparo addosso coglione! Vieni subito. Ti ammazzo». E ancora, inasprendo l’intimidazione: «Se non mi dai i soldi me la prendo con tuo figlio. Se non mi dai i soldi ti mando gli albanesi», esplodendo altresì dei colpi di pistola all’esterno dell’abitazione della vittima al fine di costringerlo a saldare il debito.

Angosciato per le minacce patite, soprattutto per quelle rivolte al figlioletto di soli 2 anni, non avendo disponibilità di denaro utile a saldare il debito, ha chiesto aiuto ai carabinieri che, sentiti i fatti, hanno predisposto un servizio in occasione della consegna del denaro (300 euro che il poveretto aveva dovuto chiedere agli anziani genitori).

Circostanza avveratasi qualche ora dopo, quando l’estorsore si è presentato puntuale in casa della vittima per incassare la somma pattuita. All’uscita, il malvivente, accortosi della presenza dei carabinieri, ha tentato inutilmente di disfarsi del denaro appena incassato, recuperato all’istante dai militari sotto un’autovettura parcheggiata in strada.

I carabinieri, dopo averlo ammanettato, gli hanno perquisito l’abitazione, luogo in cui hanno trovato e sequestrato una pistola giocattolo, marca KIMAR – ITALY modello 75, cal. 8, che potrebbe essere l’arma utilizzata la sera precedente per esplodere alcuni colpi sotto l’abitazione della vittima, al fine di rendere più concreta la minaccia nel caso in cui non fosse stato sanato il debito.

L’arrestato, come disposto dal giudice per le indagini preliminari in sede di convalida, è stato ristretto agli arresti domiciliari.

ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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ATTUALITÀ

Ex Blutec Termini Imerese: il gruppo escluso deposita il ricorso al Tar del Lazio

E’ stato depositato ieri al Tar del Lazio, e protocollato, il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding.

A presentarlo è stato l’avvocato Anna Ferraris per conto della cordata Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl, la cui offerta non era stata ritenuta congrua dai commissari straordinari che hanno valutato le proposte per l’acquisizione dello stabilimento.

 

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