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Sugar tax, Musumeci incontra Candiani (Lega): “Battaglia condivisa”

PALERMO – “Ho incontrato a Catania il senatore Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia, e assieme abbiamo condiviso la necessità di esercitare una pressione parlamentare sul governo nazionale affinché venga eliminata la tassa sulle bibite. Un balzello che rischia di mandare in ginocchio tante aziende operanti nell’Isola e nel Sud”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Com’è noto – ha aggiunto il Governatore – sono già intervenuto su Palazzo Chigi evidenziando, quale conseguenza, il rischio di una grave crisi occupazionale, impensabile in una Regione come la nostra che sconta tante vertenze non ancora risolte”.

“Ringrazio il senatore Candiani perché con il gruppo parlamentare nazionale intende assumere ogni utile iniziativa a sostegno della comune difesa delle produzioni agricole siciliane e del lavoro. Abbiamo condiviso inoltre – ha concluso Musumeci – la necessità e l’opportunità di una sempre più stretta collaborazione finalizzata allo sviluppo e alla crescita della Sicilia”.

“Con la Sugar e la Plastic Tax il governo sta pregiudicando in modo drammatico l’intero settore delle bibite e la filiera agrumicola siciliana. Ho incontrato il presidente della Regione Musumeci che ha già scritto a Conte e i principali attori della Filiera che sono pronti a un ricorso al Tar”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Stefano Candiani, senatore leghista e coordinatore della Lega in Sicilia, dopo l’incontro con il governatore Nello Musumeci e la presidente di Sibeg (Coca-Cola Sicilia).

“Le nuove tasse imposte con la Manovra dal governo giallorosso – prosegue Candiani – faranno scappare le industrie all’estero, ad esempio in Albania, dove c’è la Flat Tax, creando una grave crisi occupazionale in Sicilia. Stiamo parlando ad esempio della Sibeg che oggi ha 350 dipendenti e un fatturato di 115 milioni che nel 2021 pagherà solo per Plastic e Sugar tax 20 milioni di tasse andando fuori mercato. Oppure la Tomarchio che come tanti altri piccoli marchi del territorio non sopravviverà a questa mazzata che nulla ha a che fare con la salute delle persone ma mira unicamente a rastrellare soldi”.

“Le imprese e i lavoratori siciliani – conclude Candiani – non meritano questo trattamento. La Lega continuerà a battersi contro questa scelta illogica e illiberale. La Sicilia ha bisogno di meno tasse non di un Governo in guerra contro le imprese, gli investimenti e il lavoro”.

Fonte: ANSA

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Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è diminuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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