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ATTUALITÀ

Palagonia, sequestrata una Santa Barbara di botti illegali: in manette venditore ambulante

PALGONIA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia hanno arrestato nella flagranza un 60enne del posto, poiché ritenuto responsabile di detenzione illegale di materiale esplodente.

Blitz dei militari alla vigilia del Capodanno. L’intensificazione dei servizi mirati a contrastare la  produzione, il commercio e la detenzione illegale di artifizi pirotecnici, fortemente voluta dal Comando Provinciale di Catania in considerazione degli incidenti che nella notte di San Silvestro generano numerosi ferimenti, di cui alcuni mortali, ha consentito ieri sera di scovare un vero e proprio arsenale, pronto ad essere commercializzato, nascosto nell’abitazione del venditore ambulante, la quale, ubicata in pieno centro abitato, poneva in reale pericolo la pubblica incolumità.

Grazie all’intervento sul luogo degli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Catania (che proprio alcuni giorni fa avevano diffuso un decalogo per il corretto acquisto e utilizzo dei fuochi d’artificio), si è potuto catalogare il materiale esplodente così suddiviso:

  • 51 artifizi pirotecnici artigianali, denominati “cipolle”, del peso di grammi 190 cadauna, per un peso totale di 9,700 kg ;
  • 3 cartoni contenenti artifizi pirotecnici artigianali, denominati “caramelle” del peso di grammi 20 cadauna, avente un peso totale di 30 kg ;
  • 7 scatole di fuochi d’artificio denominati “thunder”, composte da 12 artifizi cadauna, classificati quali art. ce 1395, appartenente alla categoria f iv (fuoco d’artificio professionale);
  • 10 artifizi pirotecnici collegati con miccia e passa-fiamma denominati “mattarello”,  classificati quali ds75-gwi, appartenenti alla categoria f iv (fuoco d’artificio professionale);
  • 5 confezioni di micce per innesco denominate magic whip, appartenenti alla ex categoria f iv (fuoco d’artificio professionale);
  • 2 artifizi pirotecnici artigianali collegati con miccia e polvere nera grana grossa di 86 grammi cadauna con miccia della lunghezza di 70 cm  circa;
  • 678 grammi di zolfo;
  • 7 batterie di fuochi d’artificio denominati “brazil carnival” da 49 colpi cadauna, classificati quali art. ce 2463, appartenente alla categoria F II;
  • 33 scatole da 40 pezzi cadauna di fuochi d’artificio denominati “magnum”, classificati quali art. ce 1008, appartenente alla categoria F II;
  • 6 scatole di artifizi pirotecnici denominate “ora zero”, non classificati nella nuova normativa perché appartenenti a vecchia manifattura;
  • 3 confezioni di passa-fiamma;
  • 2 confezioni di fiaccole appartenenti alla categoria T-I;
  • 2 scatole di “silver font” classificati quali ce 1170 appartenenti alla categoria F-II;
  • 2 scatole da 60 pezzi cadauna denominate “piccolo”, classificati quali art. CE 0589 appartenenti alla categoria F-II;
  • 2 scatole di “magnum” con miccia, classificati quali art. ce 1170, appartenenti alla categoria F-II;
  • 2 confezioni  di “explosive v 200” classificati quali art.  ce 0589, appartenenti alla categoria F-II;
  • 3 confezioni di  “killer Bee”, classificati quali art. ce 1395, appartenenti alla categoria F-II;
  • 2 scatole di “morning glory”, classificati quali art. ce 1008, appartenenti alla categoria F-II;
  • 12 scatole di “whistling moon – traverles”, classificati quali art. ce 0589, appartenenti alla categoria F-II;
  • 6 confezioni di “fenix”, classificati quali art. ce 0589, appartenenti alla categoria F-II;
  • 4 batterie da 100 colpi “sexy beaty”, classificati quali art. ce 2463, appartenenti alla categoria F-II;
  • 4 batterie da 16 colpi “kasjopeja”, classificati quali art. ce 0589, appartenenti alla categoria F-II;
  • 1 batterie da 36 colpi “kaptain america”, classificati quali art. ce 0589 appartenenti alla categoria F-II;
  • 14 confezioni di “butter fly”, classificati quali art. ce 1008, appartenenti alla categoria F-II;
  • 16 confezioni di “kolorowe”, classificati quali art. ce 0589, appartenenti alla categoria F-II;
  • 11 confezioni di “multicolor”, classificati quali art. ce 0589 appartenenti alla categoria F-II;
  • 3 “fontane”, classificati quali art. ce 0163, appartenenti alla categoria F-II;
  • 1 confezioni di “pop pop” classificati quali art. ce 1170 appartenenti alla categoria F-II.

Il tutto detenuto illegalmente, senza la minima condizione di sicurezza e, come già detto, pronto alla vendita al dettaglio, tanto che alcuni prodotti recavano l’indicazione del relativo prezzo.

Il materiale esplodente, sequestrato, è stato posto in sicurezza dagli artificieri e affidato ad una ditta specializzata in fuochi d’artificio con sede a Militello Val di Catania. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari.

ATTUALITÀ

Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è diminuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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