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ATTUALITÀ

Bronte, “no” alla chiusura del punto nascite

BRONTE – “La chiusura del punto nascite è una scelta incomprensibile. I Sindaci e i consigli comunali del comprensorio chiedano un incontro al Prefetto al fine di bloccare la decisione”. Lo dicono, all’unisono, l’avv. Giuseppe Gullotta, rappresentante dell’ associazione consumatori, Aiace e Salvatore Tirendi, dirigente del sindacato, NurSind in una missiva inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci, al direttore sanitario dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza ed ai sindaci del comprensorio.
“I lavori di adeguamento del punto nascita e la consequenziale sospensione della guardia attiva dei medici anestesisti e degli infermieri di sala operatoria – scrivono – è una scelta grave e incomprensibile: non la possiamo accettare. La rifunzionalizzazione dei locali destinati al punto nascite dell’ospedale di Bronte – ai sensi della determinazione n. 1720 del 6 aprile 2021 del Dipartimento risorse tecnologiche e finanziarie dell’Asp di Catania, di fatto sono lavori di modesto valore, complessivamente 48mila euro e a giudizio di molti possono essere benissimo eseguiti mantenendo regolarmente in attività il predetto punto nascita. Il provvedimento del Direttore sanitario dell’ospedale – a parere degli scriventi – quindi, risulta essere contraddittorio sul piano sostanziale perché il blocco operatorio e l’attuale sala parto (che tra l’altro a ben funzionato nel corso degli ultimi undici anni) non è interessato, pertanto, volendo si potrebbe continuare a partorire regolarmente, contestualmente all’esecuzione dei citati lavori di adeguamento. Ma vi è di più. La sospensione della guardia attiva del servizio di Anestesia e Rianimazione, esporrebbe ad ulteriori rischi anche il Pronto soccorso che vedrebbe aumentare la seria probabilità di un evento avverso, nel caso si arrivi in codice rosso, durante le ore notturne e festivi. In un momento come questo in cui la Sicilia è una delle regioni maggiormente devastata dal covid-19, costringere le partorienti dei comuni del comprensorio a recarsi in altri ospedali è una scelta incomprensibile e al tempo stesso rischiosa per la salute. Tra l’altro, il più vicino ospedale (quello di Biancavilla) ha fortemente ridotto la sua attività del punto nascita poiché convertito in covid Hospital. Sia chiaro, noi metteremo in campo tutte le azioni possibili affinché si possa tornare indietro sulle decisioni prese, ma per fare questo c’è bisogno di tanto aiuto da parte di tutti, in tal senso, lanciamo un appello ai Sindaci e ai Consigli comunali del territorio affinché chiedono un incontro urgente a sua eccellenza il Prefetto”.

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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