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CULTURA

Catania, evento “Grani e granite all’ombra dell’Etna” per rievocare la colazione storica etnea

CATANIA – Gradevole incontro gastronomico al “Corthè” di Catania, dove la chef glacier e la panificatrice hanno “rievocato” la colazione storica etnea

L’obiettivo cultural-gastronomico era quello di rievocare e celebrare la storica colazione catanese, fatta con le granite e con il pane. La volontà, poi, era anche quella di suscitare il più possibile gradevoli emozioni a chi si apprestava alla degustazione. E sono riuscite in entrambe le cose la chef glacier Serena Urzì e la panificatrice Valeria Messina.

Serena Urzì, Chef Glacier etnea, sempre più apprezzata nel panorama dell’alta gelateria artigianale
italiana, ha preferito divisa e toque bianchi alla toga nera da avvocato, riscuotendo subito grandi consensi.

Valeria Messina, anche lei, come Serena, decide di cambiare vita e, a 44 anni, sveste la toga da
avvocato – era la responsabile dell’ufficio legale di una società nel catanese – e diventa fornaia. Era alla
ricerca di un buon pane da dare alle sue bambine, tracciabile dal campo di coltivazione del grano alla sua
macinazione.

Due professioniste, accomunate dallo stesso ingrediente: la passione che mettono nel proprio lavoro. Non quello di avvocatesse (per entrambe, ormai, un mondo, quello legale, ancorato al passato!), ma quello della gelateria artigianale, per Serena, e della panificazione attenta e ricercata, per Valeria. Così, dall’unione e dalla professionalità delle due donne-imprenditrici etnee è nato il gradevole evento: “Grani e granite all’ombra dell’Etna”.
Soprattutto, la domanda che si sono poste entrambe è stata: “Cosa ci è rimasto di veramente prezioso del nostro passato?”. Ed entrambe si sono risposte: “Il metodo di lavoro!”… Per questo, l’idea della chef glacier Serena Urzì di rievocare la storica colazione etnea con le granite ha subito trovato l’approvazione dell’amica
e panificatrice Valeria Messina.

Ambientazione della storica colazione, con ottimi padroni di casa Kathy e Luigi, è stato l’accogliente ed
elegante Corthè, artistico angolo di relax e aperitivi in perfetto equilibrio tra la Catania nuova (che contempla il corso Italia, il Tribunale, la piazza Verga) e la città antica (con alle spalle la via Umberto e le sue storiche arterie). È qui che gelatiera e fornaia hanno presentato le loro creazioni, spiegando a una nutrita platea di giornalisti del settore il perché delle loro scelte e dei loro abbinamenti.
Ad aprire l’interessante percorso di assaggi è stata una Granita al pistacchio siciliano e fiori di gelsomino
con pane integrale di Russello e Timilia. “Ho utilizzato solo pistacchi siciliani al 100% – ha spiegato Serena Urzì ai giornalisti – e la loro genuinità e insularità traspariva già dal colore. La presenza dei fiori di
gelsomino è stata accentuata, inoltre, grazie alla loro infusione a freddo, per 8 ore”
.

Questa granita – ha aggiunto Valeria Messinapur essendo corposa, ha ben presente la nota floreale e quindi ho ritenuto opportuno abbinare un pane abbastanza neutro, che consentisse di continuare a godere di questa sensazione. Quello utilizzato è il nostro pane base”.
A richiamare a nuove emozioni i palati ci ha pensato, poi, una Granita al limone dell’Etna I.G.P. e finocchietto selvatico con chips di pane integrale con semi di zucca, girasole e lino. Stessa infusione a freddo anche per il finocchietto, come per i fiori di gelsomino, ma questa volta fino a 12 ore. La scelta del pane, invece, è stata legata alla voglia di frescura che la granita ispira, al desiderio di dissetare più che di nutrire. Dunque, l’idea di giocare con la consistenza di un pane croccante, sempre integrale, ma di Perciasacchi, dunque ancora più delicato.
E, trattandosi di rievocazioni storiche della Sicilia, non poteva mancare una Granita al cioccolato di Modica
I.G.P. 70% con pane semintegrale di Maiorca e Perciasacchi con frutta secca.

“Quella al cioccolato – ha spiegato Serena – è l’unica granita che deve cuocere. Non ho messo cacao, perché non mi interessava raggiungere un colore scuro, ma mi bastava mantenere il colore chiaro che già possedeva. Una preparazione che si può sentire anche al naso, di quanto è intensa”. “Modica e il suo cioccolato mi hanno fatto pensare subito alla frutta secca – ha detto Valeria – e ad un pane più morbido. Da qui, l’idea di usare un semintegrale di Maiorca arricchito di nocciole, mandorle, noci e pistacchi”.

Con la Granita alla ricotta di pecora con pane integrale di Maiorca e segale con cioccolato e scorze d’arancia il richiamo alla Sicilia storica è stato corale. La chef glacier ha usato ricotta di Aidone (EN), 100% di pecora, e dunque in questo caso era presente il latte. Il pane, invece, ha richiamato la classica cassata, poiché l’associazione era immediata, con l’uso di Maiorca, per conferire morbidezza al panificato.
L’aggiunta di cioccolato e arancia, poi, non è stata una scoperta ma una piacevole conferma. A giocare con gli zuccheri e con gli equilibri, ci ha pensato poi la “spettacolare” Granita alle fragoline di bosco di Maletto e Syrah “leggermente appassito” con pane semintegrale di miscuglio evolutivo.

Ho usato solo fragoline ed un Syrah in purezza, della cantina siciliana Tenute Orestiadi – ha chiarito la gelatiera – perché il vino non doveva essere né eccessivamente giovane né troppo strutturato per comporre una granita che già ha i suoi zuccheri. La scelta di questo vino ci ha permesso di avere un gusto equilibrato”.

Ancora più personalizzata la scelta di Valeria, che ha richiamato i suoi ricordi d’infanzia: “Un piacevole gioco aromatico mi si è impresso dinanzi. Da qui, l’idea di mantenere la percezione olfattiva, facendo strofinare, prima dell’assaggio, sulle mani o delle foglie di menta o di basilico, per poi passare all’abbinamento con il miscuglio evolutivo”.
Quello del miscuglio evolutivo è stato un chiaro richiamo della panificatrice al progetto universitario portato avanti dal prof. Salvatore Ceccarelli ed alla visione che mira a gestire l’emergenza climatica e le produzioni contemporanee dell’agricoltura.
A far chiudere in bellezza un incontro gastronomico così piacevole, infine, non poteva che essere una preparazione originale e che richiamasse il più possibile la campagna siciliana e le tradizioni alimentari dei contadini. Sembrava, infatti, di essere immersi in una novella di Verga o di Pirandello, quando Serena e Valeria hanno presentato la Granita alle fave fresche con crostini di farro semintegrale.

“Siamo andati oltre i gusti canonici – ha spiegato la chef glacier. – Le fave sono state leggermente sbollentate e poi passate in acqua e ghiaccio. Ciò ha permesso di mantenere il colore vivo e la cremosità. Ho scelto le fave perché volevamo usare un legume di stagione, che al contempo rievocasse l’antico pasto dei contadini siciliani, dove le fave erano ingrediente principale”. “Per questa granita – ha concluso Valeria – ho pensato subito a una minestra di fave primaverile e così è stato immediato il gioco del crostino di farro, irrorato solo a crudo con olio del progetto Boniviri, una gradevolissima Tonda iblea in purezza, e sale integrale delle Saline di Trapani presidio Slow Food”.

La foto della copertina è di Paola Nicolosi

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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CULTURA

Santa Maria di Licodia: incontro tra il X Reparto Mobile di Catania e gli studenti nell’ambito del progetto “Legalità Scuola Rugby”

Il progetto “Legalità Scuola Rugby”, promosso dalla Polizia di Stato e dedicato alle attività di prossimità e solidarietà nelle scuole secondarie di primo grado, ha raggiunto una nuova tappa significativa. Il 3 maggio scorso, una delegazione del X Reparto Mobile di Catania ha incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” di Santa Maria di Licodia.

Come negli incontri precedenti, l0obiettivo principale di questa iniziativa è stato quello di promuovere la cultura della legalità e dell’inclusione sociale. La giornata si è svolta nella vivace cornice di Piazza Umberto I, dove gli istruttori delle associazioni sportive catanesi hanno fornito una breve introduzione al gioco del rugby. Successivamente, gli studenti hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le regole del gioco partecipando a partite amichevoli che hanno permesso loro di sperimentare direttamente questo sport.

L’iniziativa, realizzata con la collaborazione della Polizia di Stato – Fiamme Oro, della Federazione Italiana Rugby – Comitato Regionale Sicilia e delle associazioni sportive locali, ha dimostrato concretamente la capacità dello sport di veicolare i principi della legalità tra gli adolescenti.

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CULTURA

Gangi, concorso “Enzo D’Alessandro – Un pensiero per la mamma”: premiati 8 giovani

Sono stati circa 60 i giovani che hanno partecipato al concorso “un pensiero per la mamma”, patrocinato dal Comune di Gangi e promosso dall’associazione “Enzo D’Alessandro” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Francesco Paolo Polizzano. Otto i ragazzi premiati per aver scritto una singolare poesia sulla Mamma. L’associazione “Enzo D’Alessandro” prende il nome del maresciallo comandante della stazione dei carabinieri di Cuorgnè, in provincia di Torino, deceduto in servizio l’8 marzo 2004.

I premi sono andati, per la scuola primaria, a Salvatore Nasello (primo posto), Antonino Filippone (secondo posto) e Marta Patti (terzo posto). Scuola secondaria: Ettore Domina e Marco Caruso(primo posto), Aurora Palmeri (secondo posto) e Vincenzo Farinella e Giuseppe Vitale(terzo posto. Premio speciale per la poesia dedicata alla mamma scritta in dialetto è andato a Irene Ciuro. Altro premio a Emma Sottile. A leggere le poesie Mariolina Mocciaro e Dario Torregrossa.

La cerimonia si è svolta nell’aula Polifunzionale sotto piazzetta Vitale, alla presenza del sindaco Giuseppe Ferrarello, del dirigente del “Polizzano” Francesco Serio e Carmela Ciuro presidente dell’associazione “Enzo D’Alessandro”. In collegamento via web anche la giuria che ha valutato le poesie e il sindaco di Valperga (Torino), dove ha sede l’associazione, Walter Giuseppe Sandretto.

Dopo la premiazione degli studenti è seguita la benedizione della stele a cura di don Giuseppe Amato e del percorso culturale allestito nel parco giochi “Robinson” di viale delle Rimembranze. Una stele omaggio a mamma Gandolfa, madre di Carmela, Aldo e Pino Ciuro, e a tutte le mamme gangitane.

Il Comune di Gangi è stato scelto come luogo del concorso rivolto alle scuole in quanto è il paese natio del presidente dell’associazione Carmela Ciuro, moglie del compianto maresciallo D’Alessandro, che assieme alla figlia, Laura, hanno voluto raccogliere il testimone del maresciallo dando vita ad un’associazione che, in ricordo del marito e papà, si facesse promotrice nei confronti di coloro che saranno i cittadini del domani, dell’importanza del rispetto delle regole e della cultura della legalità che sono le fondamenta della società civile.

La stele posizionata nel parco Robinson di viale delle Rimembranze è stata realizzata dal ceramista Alessandro Actis Grosso. Nella stele una vera opera d’arte è stata trascritta la poesia, dedicata alla mamma. di Emma Sottile.

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