CRONACA
Truffa sul bonus cultura: denunciato un commerciante a San Cataldo, avviato il recupero delle somme percepite indebitamente
SAN CATALDO – Cellulari e videogame venivano ceduti al posto di libri e biglietti per spettacoli teatrali o al cinema, beni, questi ultimi, previsti dal “bonus cultura”.
Una truffa costata la denuncia a un commerciante di apparecchi elettronici di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, che si era accreditato al sistema “18App”, la piattaforma ufficiale utilizzata per l’erogazione dei fondi, per poi rivendere prodotti diversi da quelli indicati nella norma.
A scoprirlo, in seguito a una segnalazione, il nucleo speciale Spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza.
Il “bonus cultura” è destinato ai ragazzi che apprestano a conseguire la maggiore età per promuovere l’acquisto di prodotti culturali come libri, biglietti per concerti e rappresentazioni teatrali per un valore massimo spendibile di 500 euro. Il commerciante sancataldese, secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe comunicato falsamente al MiC la rivendita di libri, biglietti di spettacoli teatrali e/o ingresso al cinema, cedendo invece beni da lui commercializzati quali cellulari, videogiochi e computer, non contemplati nelle categorie ammesse al beneficio. Sanzioni per l’illecito utilizzo del “bonus cultura” sono state elevate anche nei confronti di 360 fruitori, tutti residenti nella provincia nissena e in quelle limitrofe, per un ammontare complessivo di oltre 160.000 euro.
Al termine delle attività svolte, il ministero della Cultura è intervenuto con l’immediata sospensione dell’accreditamento del profilo virtuale dell’esercente dal sistema “18 App” e avviato le procedure di recupero delle somme indebitamente percepite.
CRONACA
Ricostruzione della strage di Casteldaccia: vittime investite dal gas dopo la rottura del “tappo”
Sono scesi in tre nella prima “stanza” dell’impianto fognario per cercare di sbloccare la sonda di spurgo che era bloccata.
Dopo ore di tentativi, all’improvviso, il tappo di liquami che impediva il lavoro della sonda è saltato e ha investito gli operai, che hanno perso i sensi e sono precipitati nella vasca sitiata tre metri più sotto.
Sarebbe questa la dinamica dell’incidente costato la vita a quattro operai della Quadrifoglio Group e a un interinale dell’Amap.
La ricostruzione spiega perché i lavoratori della società che gestiva la rete fognaria per Amap, in subappalto, si trovassero nell’impianto e non in superficie come prevedeva il contratto.
Vedendo che i primi tre operai non risalivano, sono scesi altri tre colleghi, tra cui Giuseppe La Barbera, l’interinale che aveva mansioni di accertatore, doveva cioè vigilare sulle transenne piazzate in strada. Intanto il gas killer era risalito e li ha investiti. Due sono stati trovati morti, uno è in fin di vita. Per recuperare i compagni precipitati nella vasca sono serviti i sommozzatori dei vigili del fuoco.
Secondo le prime ricostruzioni, gli operai avevano chiesto l’autorizzazione a lavorare all’interno dell’impianto al direttore dei lavori e responsabile della sicurezza di Amap, sentito a lungo, ieri, dalla polizia. Il capo squadra responsabile della sicurezza della Quadrifoglio era Epifanio Alsazia, contitolare della ditta, tra i primi a morire.
CRONACA
Maltempo in Sicilia: per la giornata di domani emesso lo stato di allerta gialla dalla Protezione Civile
Nel corso della giornata di domani, il Sud Italia sarà interessato dal maltempo che porterà con sè precipitazioni, soprattutto temporalesche, sulle regioni meridionali e in particolare sulla Sicilia dove il dipartimento regionale della Protezione civile ha emesso un’ allerta giallo.
In Sicilia, previste piogge da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia centro occidentale, con quantitativi cumulati moderati; sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle restanti zone, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati.
Venti forti sul versante settentrionale della Sicilia Occidentale.
CRONACA
Casteldaccia, tragedia sul lavoro: posta sotto sequestro la sede della “Quadrifoglio Group”
Posta sotto sequestro la sede della “Quadrifoglio Group”, sita in via Milano a Partinico, nel Palermitano.
L’ingresso è presidiato da una pattuglia della Polizia, recatasi già ieri sul posto, per prendere documenti, contratti di appalto e le schede degli operai che lavoravano per conto dell’impresa a Casteldaccia.
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