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CRONACA

Catania, era latitante dal 2013: la Polizia di Frontiera Area arresta un marocchino all’aeroporto Fontanarossa

Aeroporto di Catania

CATANIA – Lo scorso 4 dicembre, durante un’attività di verifica documentale eseguita da personale della squadra di Polizia di Frontiera Aerea in servizio presso l’aeroporto di Catania nei confronti dei passeggeri di un volo in arrivo da Casablanca, è stato arrestato un cittadino marocchino di 39 anni, sul quale pendeva un provvedimento di revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), per il reato di sottrazione di minori, dovendo espiare la pena di anni 2 di reclusione.

Lo straniero, che era latitante dal 2013, sperava di potere riuscire a superare indenne i controlli in arrivo, ma gli operatori di Polizia di Frontiera, insospettiti anche dal suo atteggiamento, sono riusciti ad identificarlo e catturarlo.

A conclusione degli atti di rito, l’arrestato veniva associato presso la Casa Circondariale di Catania – Piazza Lanza a disposizione della A.G. competente.

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CRONACA

Acireale: divieto di avvicinamento e applicazione del braccialetto elettronico per un 36enne accusato di maltrattamenti in famiglia

La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Acireale a carico di un 36enne di Acireale, indagato per “maltrattamenti in famiglia”, “atti persecutori”, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, nei suoi confronti, la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con applicazione del dispositivo elettronico, eseguita dal medesimo Comando.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, hanno fatto luce sulle condotte ingiuriose, minacciose e di violenze fisiche, ripetute sin dall’inizio della convivenza intrapresa circa 7 anni fa tra l’indagato e la sua convivente, una 26enne catanese.

La vittima, sottoposta per anni a minacce di morte accompagnate da eccessi d’ira, aggressioni fisiche e verbali, anche in presenza dei tre figli in tenera età della coppia, viveva ormai nel terrore delle reazioni del convivente tanto da decidere di interrompere il loro rapporto sentimentale.

La scelta della donna, tuttavia, non era stata accettata dal 36enne il quale, aveva iniziato ad estendere le minacce anche ai congiunti di lei. In particolare, alcuni messaggi vocali, acquisiti dal telefono della giovane dai militari dell’Arma di Acireale, evidenziano un atteggiamento ossessivo compulsivo molto allarmante e gravemente “incombente” per l’incolumità della destinataria.

Determinata a riacquistare un po’ di serenità la malcapitata si era temporaneamente trasferita in Toscana, presso alcuni familiari, senonché l’indagato, nel frattempo, si è anche presentato a casa della madre di lei, cercando di intimidirla, per carpire informazioni sul luogo preciso dove si trovava.

La vittima, rientrata in Sicilia nei primi giorni di aprile, aveva poi accordato la richiesta telefonica dell’ex di vedere i figli, con l’accorgimento di organizzare tale incontro in sua assenza presso l’abitazione di sua madre.

In qualche modo, però, il 36enne, dopo visto i figli, era riuscito ad individuare e raggiungere la donna nei pressi di una chiesa, minacciandola ripetutamente peraltro in presenza di altre persone.

Tali condotte sono state riscontrate compiutamente e comunicate dai militari dell’Arma all’Autorità Giudiziaria che, in ragione delle esigenze cautelari ravvisate, ha disposto nei confronti del 36enne l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, ai suoi prossimi congiunti, né al luogo di lavoro ed agli altri luoghi da costoro abitualmente frequentati, e di mantenere da questi ultimi, dalla loro abitazione e dai detti luoghi una distanza di almeno cento metri, con assoluto divieto di comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con la persona offesa e con i suoi familiari.

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CRONACA

Catania, colto con le mani nel sacco mentre scassina un furgone: denunciato dai Carabinieri

Si aggirava spesso nei pressi della stazione ferroviaria di Catania, il 40enne di origini tunisine che è stato sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania mentre tentava di rubare degli attrezzi da lavoro e una bici dall’interno di un furgone.

In particolare, erano circa le 5 del mattino, quando è stato segnalato un possibile tentativo di furto lungo Corso Martiri della Libertà alla Centrale Operativa dell’Arma, che ha subito allertato una “gazzella” che si trovava già in zona, in un servizio dedicato alla prevenzione e contrasto dei reati predatori.

Nello specifico, i militari del 62° Reggimento Fanteria Sicilia, impegnati nell’operazione “Strade Sicure”, insospettiti da un uomo che si aggirava nei pressi di un camioncino, lo hanno seguito e sorpreso mentre rompeva il finestrino posteriore del mezzo. A quel punto, sono intervenuti fermandolo e hanno chiesto l’ausilio dei Carabinieri, che in pochi istanti hanno raggiunto il luogo indicato, sorprendendo il 40 enne che, munito di un “piede di porco” e di un cacciavite, stava armeggiando su un furgone, posteggiato a margine della carreggiata.

Immediate a quel punto le operazioni di sopralluogo e la perquisizione, che hanno consentiti di accertare come il ladruncolo avesse appena infranto il lunotto posteriore del veicolo commerciale, per cercare di rubare, dall’interno del vano di carico, alcuni utensili ed una bicicletta.

L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto e danneggiamento, e il proprietario del veicolo è stato subito contattato per la restituzione della merce.

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CRONACA

Acireale: sospensione della circolazione veicolare sulla SS114 in direzione Catania nei giorni 8 e 9 maggio

Il sindaco Roberto Barbagallo comunica alla cittadinanza che mercoledì 8 e giovedì 9 maggio l’ANAS eseguirà i lavori di scarificazione e bitumazione della sede stradale sul tratto della SS114 che interessa il Comune di Acireale.

Il comandante della Polizia locale Alfio Licciardello, con apposita ordinanza, ha apportato delle modifiche alla circolazione veicolare per garantire l’esecuzione dei lavori.

Sarà istituito il divieto di circolazione sulla SS. 114 direzione Catania (nel tratto compreso tra l’intersezione semaforica della SS.114, all’altezza del semaforo Bellavista e Via Santa Caterina) dalle ore 07:00 alle ore 19:00 dell’8 e del 9 maggio 2024.

I veicoli marcianti sulla SS.114 provenienti da Giarre con direzione Catania, giunti all’intersezione con Viale C. Colombo, dovranno proseguire la marcia su Viale Cristoforo Colombo in direzione dei caselli autostradali;

I veicoli marcianti su Viale Cristoforo Colombo provenienti dai caselli autostradali con direzione SS.114, giunti all’intersezione con la stessa, avranno l’obbligo di svoltare sulla SS114 dir. Messina; I veicoli provenienti dalla Via Prov.le per Riposto giunti all’intersezione con la SS114 potranno procedere su Viale R. Margherita oppure sulla SS114 dir. Messina;

I veicoli provenienti da Viale R. Margherita giunti all’intersezione con la SS114 potranno procedere sulla SS114 dir. Messina oppure sulla Via Prov.le per Riposto;

I veicoli provenienti da Via Aquilia Nuova giunti all’intersezione con la SS114 potranno procedere sulla SS114 dir. Messina, sulla Via Prov.le per Riposto oppure su Viale R. Margherita;

Sarà interdetta la circolazione veicolare su via Vito D’Anna in direzione della SS114. I veicoli marcianti sulla SS114 provenienti da Catania percorreranno regolarmente la medesima strada statale.

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