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CRONACA

Biancavilla, controllo del territorio da parte dei Carabinieri: elevate sanzioni per oltre 23mila euro

BIANCAVILLA – I Carabinieri della Stazione di Biancavilla, con il supporto dei Carabinieri della C.I.O. del 12° Reggimento “Sicilia”, hanno eseguito un’attività di controllo straordinario del territorio a Biancavilla per prevenire la commissione di furti ai danni di esercizi commerciali e per garantire maggiore sicurezza ai residenti. Le operazioni, svolte nell’ambito dei servizi pianificati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania in linea con le direttive strategiche della Prefettura etnea, si sono svolte nelle centrali Piazza Sgriccio e Viale dei Fiori, nonché nelle zone periferiche, controllando attività commerciali e identificando numerosi soggetti transitanti a bordo di veicoli.

Il servizio ha permesso di effettuare numerose perquisizioni che hanno consentito di segnalare sette giovani alla locale Prefettura, quali assuntori di sostanze stupefacenti, in quanto trovati in possesso di modiche quantità di hashish per un uso personale.

I Carabinieri hanno inoltre proceduto a controlli finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in materia igienico-sanitaria e delle ordinanze sindacali in tema di orario di chiusura presso diverse attività commerciali.

I controlli effettuati alla circolazione stradale, per garantire il rispetto da parte degli utenti delle norme del C.d.S., hanno consentito di identificare oltre 80 persone e di controllare circa 60 veicoli.

Nel corso dell’attività sono state elevate circa 20 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, in particolare per mancanza della cintura di sicurezza, mancata copertura assicurativa, uso del telefono durante la guida e per guida senza casco, per un importo complessivo di oltre 23 mila euro, nonché il sequestro di 2 autoveicoli ed 1 motoveicolo poiché privi della copertura assicurativa.

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CRONACA

Ruba tubi e vari pezzi metallici da un autobus: 48enne arrestato a Mascali, nel catanese

L’altro giorno, un 48enne del posto è stato sorpreso dai Carabinieri mentre alleggeriva un autobus per tour turistici dalle tubazioni del sistemi di scarico, dell’aria condizionata e di raffreddamento, e quindi arrestato per “furto aggravato”.

Nel pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Mascali, già impegnati in un servizio rientrante tra quelli messi in campo per il contrasto all’illegalità diffusa, con particolare attenzione nei confronti dei reati “predatori”, sono intervenuti su indicazione e sotto il coordinamento della Centrale Operativa di Giarre in via San Giuseppe dove, poco prima, un passante aveva segnalato un possibile furto in atto ai danni di un autobus, parcheggiato sulla strada. 

Effettivamente i militari dell’Arma arrivati, in un batter d’occhio sulla predetta via, sono subito saliti sul bus dove hanno sorpreso, con le mani nel sacco, un uomo che rannicchiato all’interno del portabagagli, era ancora “impegnato” a smontare quanto di metallico trovasse a portata di mano.

Bloccato quindi e messo in sicurezza, l’uomo non è stato capace di fornire alcuna giustificazione della sua attività illecita. In particolare, come accertato dai Carabinieri, non si trattava di un “lavoro” improvvisato e rapido, perché sono stati recuperati un sacco grande trasparente per i rifiuti, già ricolmo di svariati pezzi metallici appena smontati, presi da diversi punti del pullman, quali i sistemi di scarico, di aria condizionata e di raffreddamento.

Ed ancora, gli operanti hanno trovato a portata di mano dell’uomo, identificato per un 48enne del posto e già conosciuto alle Forze dell’Ordine per altre vicende giudiziarie, un altro sacchetto con all’interno invece gli attrezzi da “lavoro”, guanti ed una pinza utilizzata per l’attività illecita.

Nella circostanza, i militari dell’Arma, dopo aver preso contatti con il titolare della società di trasporto proprietaria del mezzo e con sede a Giarre, hanno appreso che il giorno precedente l’autobus era stato lasciato parcheggiato in strada a causa di un incendio, che ne aveva danneggiato la parte posteriore, rendendo poco agevole l’immediata rimozione.

Altro duro colpo inferto, quindi, al fenomeno dei furti e commercio illegale dei materiali ferrosi destinati al mercato nero, che solitamente vengono acquistati illegittimamente per poi fonderli, facendone così poi perdere le tracce.

Il 48enne, che era già riuscito à smontare circa 40 Kg di rame e metalli vari dal mezzo, per un valore di circa 1000 €, è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato la misura.  

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CRONACA

Catania, sorpreso a rubare in un ristorante: 30enne catanese arrestato dalla Polizia di Stato

Gli agenti delle volanti della Questura di Catania hanno arrestato per tentato furto un 30enne, pregiudicato catanese, senza fissa dimora.

A seguito di una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa, i poliziotti sono intervenuti in un ristorante di piazza Federico di Svevia, dove l’uomo stava asportando della merce. I poliziotti lo hanno bloccato dopo che aveva creato un’apertura nel locale cucina, bucando la rete posta nella parte superiore della porta d’accesso, per poi rubare diversa merce per un valore commerciale di circa 1200 euro.

Dalla perquisizione effettuata, è emerso che l’uomo fosse in possesso di alcuni arnesi utili allo scasso, prontamente sequestrati dai poliziotti. È stato pertanto arrestato per tentato furto e denunciato in stato di libertà per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alternati e grimaldelli e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

L’operaio morto a Salemi non indossava sistemi di sicurezza: indaga la Procura di Marsala

Ambulanza

L’operaio morto mentre lavorava nella pala eolica del parco “Erg 69” di contrada Ranchibilotto a Salemi (Trapani) non indossava né il casco di protezione e nemmeno l’imbracatura necessaria per i lavori in quota.

E’ quanto hanno potuto accertare i vigili del fuoco intervenuti per il recupero del corpo di Giuseppe Carpinelli, 33 anni, originario di San Marco dei Cavoti e dipendente della Ivpc service.

L’uomo stata lavorando a circa 80 metri d’altezza insieme a un collega e per cause che sono ancora da accertare è precipitato sino a un’altezza di 50 metri da terra, sempre all’interno del pilone. La procura di Marsala ha aperto un’indagine.

   

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