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CRONACA

Controlli dei Nas in Sicilia presso le mense ospedaliere e scolastiche: riscontrate diverse irregolarità

PALERMO – I Carabinieri del N.A.S. di Palermo, nell’ambito di servizi predisposti a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, finalizzati alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso strutture ospedaliere e sanitarie, hanno proceduto ad una serie di attività di verifica sui territori delle province di Palermo, Agrigento e Trapani, con la collaborazione dei Comandi territoriali dell’Arma e delle A.S.P. competenti, finalizzate a verificare la corretta gestione in materia di sicurezza ed igiene.

Nel corso dei controlli sono state ispezionate 37 aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado e a conclusione delle attività ispettive sono state accertate irregolarità in 13 strutture, a seguito delle quali sono state segnalate alle competenti Autorità amministrative 11 persone, contestando 13 violazioni amministrative e comminando sanzioni per 6.000 euro.

La maggioranza delle infrazioni ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali e delle attrezzature destinati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo, mentre in un caso sono risultati non regolamentari 4 campioni di acqua prelevati, nel corso di attività ispettiva, in diversi punti della rete idrica interna dello stabilimento di produzione di una ditta di ristorazione della provincia di Agrigento, per la preparazione e distribuzione dei pasti destinati a presidi ospedalieri della zona ed è stata disposta la chiusura dell’attività nonché la sanificazione allo scopo di ripristinarne le condizioni di salubrità.

A seguito di un ulteriore controllo svolto, nella provincia di Palermo, presso la mensa di una casa di cura convenzionata, è stato riscontrato che il formaggio distribuito per la refezione dei pazienti era di tipologia diversa e meno pregiata, nonché di peso inferiore a quella concordata.

All’esito di un controllo effettuato dai Nas di Ragusa, è stata invece disposta la chiusura dei locali della cucina adibiti allo smistamento dei pasti per i degenti di un ospedale della provincia di Siracusa, dove sono state accertate gravi carenze igienico-sanitarie riconducibili alla presenza di ratti deceduti e loro deiezioni, sporco diffuso, cumuli di materiale di risulta, scarti derivanti da lavori di ristrutturazione di altri locali, materiale in disuso, etc.

Infine, nel corso di un’ispezione igienico-sanitaria eseguita presso i locali adibiti a laboratorio cucina di una casa di cura privata accreditata della provincia di Catania, è stata rilevata l’omessa attuazione delle prescritte procedure di autocontrollo alimentare HACCP in quanto non venivano effettuate le analisi microbiologiche periodiche degli alimenti e delle superfici di lavorazione. Il titolare dell’attività di ristorazione è stato segnalato all’Autorità Amministrativa per i provvedimenti di competenza.

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CRONACA

Catania, via Di Giacomo: Carabinieri arrestano altri 4 pusher nel quartiere San Cristoforo

Ennesimo colpo al fenomeno del traffico di droga, una delle maggiori fonti di approvvigionamento della criminalità organizzata, operato da parte dei militari dell’Arma di Catania.

In particolare, questa volta è stata l’attenzione ai dettagli e la capillare conoscenza dell’ambiente in cui si opera, che ha consentito, ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante, di arrestare in flagranza 4 catanesi di 27, 23, 22 e 18 anni, ritenuti responsabili del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Al riguardo, intorno alle ore 17.00, i militari dell’Arma, durante una mirata attività info-investigativa che aveva l’obiettivo di contrastare lo smercio di droga nel quartiere di San Cristoforo, passando lungo la Via di Giacomo, hanno notato uno strano “via vai” di persone che dopo essere entrati all’interno di un appartamento ne uscivano dopo pochi minuti.

I militari, ormai ottimi ed esperti conoscitori del territorio e delle illecite dinamiche del posto, perciò, hanno messo in atto dei servizi di appostamento, in modalità “discreta” e mimetizzati tra la gente del quartiere, che dopo pochissimo tempo hanno confermato la loro ipotesi investigativa circa la concreata presenza di una fruttuosa attività di spaccio di droga.

Pertanto, acquisite tutte le informazioni utili per predisporre un minuzioso piano d’azione, i Carabinieri, consapevoli della presenza di alcune telecamere istallate dagli spacciatori, hanno deciso di entrare all’interno della palazzina, accodandosi ad alcuni, ignari, clienti.

I militari, quindi, ormai giunti davanti la porta dell’abitazione, hanno potuto fare irruzione nell’istante in cui il pusher ha dovuto necessariamente aprire per consegnare la dose all’acquirente.

All’ingresso, appoggiato su di una scrivania, il monitor con le riprese delle telecamere di videosorveglianza e, accanto, i 4 giovani che, come i cavalieri di re Artù, erano seduti ad una tavola rotonda ma, invece di discutere di gesta eroiche, si dividevano droga e banconote.

Nello stabile, perquisito a fondo, sono stati recuperati complessivamente 10 dosi per un totale di in oltre 30 grammi di marijuana, bilancini di precisione oltre al necessario materiale per il confezionamento della droga e 355 €, sicuramente guadagnati in seguito allo spaccio.

I 4 giovani pusher sono stati arrestati e il loro arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria. La droga trovata, assieme a tutto il materiale per confezionarla, nonché la tv collegata all’impianto di videosorveglianza, sono stati sottoposti a sequestro.

La zona in argomento, continuamente monitorata dagli investigatori dell’Arma, è stata già oggetto di numerose significative operazioni antidroga che hanno permesso di arrestare sette persone per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

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CRONACA

Polizia Catania: arrestati due pluripregiudicati accusati di evasione dagli arresti domiciliari

Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Catania hanno tratto in arresto per evasione un 39enne, noto pregiudicato catanese, in quanto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

I poliziotti transitando per viale Kennedy hanno incrociato un’auto, con il solo conducente a bordo, che, alla vista della Volante, nei pressi della piscina Comunale, ha effettuato una manovra repentina che ha fatto insospettire gli operatori.

Gli agenti hanno raggiunto la macchina e sottoposto il conducente a controllo. L’uomo ha fornito agli operatori false generalità così come rilevato da ulteriori accertamenti. È emerso, infatti, come l’uomo fosse sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Pertanto, dopo averlo tratto in arresto e ad aver informato il Pubblico Ministero di turno, i poliziotti, su disposizione dell’A.G., lo hanno sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

L’uomo è stato anche denunciato in stato di libertà per il reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale in ordine alla propria identità personale.

Successivamente gli agenti hanno individuato, in piazza Stazione Acquicella, un altro noto pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, autore di numerose evasioni dagli arresti domiciliari.

Dagli accertamenti eseguiti, l’uomo – un 29enne catanese – è risultato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ricercato da giorni, per poter dare esecuzione al provvedimento giudiziario.

A quel punto i poliziotti, dopo averlo identificato, lo hanno tratto in arresto. Al termine degli accertamenti di rito e informato il Pubblico Ministero di turno, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.

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CRONACA

Catania: incontro tra gli alunni dell’istituto comprensivo “Casella” e gli agenti della locale Questura

Una giornata davvero speciale, quella di venerdì scorso, in cui gli uomini e le donne della Polizia di Stato hanno dedicato l’intera mattinata ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Casella” a Pedara.

Gli agenti della Questura, insieme ai poliziotti della Squadra Cinofili, hanno incontrato gli alunni di ben 12 classi, cinque della scuola elementare, nei plessi “De Gasperi” e “Pennisi” e sette della scuola media, nel plesso centrale, per un numero complessivo di circa duecentocinquanta ragazzi.

Particolarmente calorosa l’accoglienza che i polizotti hanno ricevuto dagli insegnanti, dalla docente responsabile dei progetti legalità, dalla vice dirigente dall’Istituto.

Che cos’è la legalità? Questo potrebbe essere il titolo dell’incontro in cui i ragazzi hanno affrontato, insieme ai poliziotti, il delicato quanto importante tema della legalità, trattato attraverso due diverse modalità.

Per i più piccoli il focus si è concentrato sul concetto di legalità in senso stretto: cosa sono le regole, perché è necessario rispettarle, il valore della solidarietà tra le persone, l’io e il noi, l’importanza del buon esempio. Al termine, gli alunni delle quinte elementari, hanno avuto la grande quanto inaspettata sorpresa di incontrare gli agenti della Squadra Cinofili della Questura di Catania, con al seguito Ultimo, un labrador con un fiuto formidabile per la ricerca degli esplosivi.

Incontenibile la gioia dei ragazzi che con le loro mille domande rivolte ai poliziotti e le tantissime coccole per Ultimo hanno dimostrato en­tu­siasmo e soddisfazione per la bella giornata, passata insieme alle donne e agli uomini della Polizia di Stato.

Per i ragazzi più grandi, della scuola media, l’incontro si è concentrato sul tema della legalità, con particolare riguardo non solo al rispetto delle regole ma anche e soprattutto sul rispetto dell’altro.

Durate l’incontro i poliziotti hanno affrontato anche il delicato tema del bullismo e cyberbulliso. Attraverso la visione di un breve ma toccante video gli agenti hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che, nel silenzio dell’aula, quasi in una atmosfera sospesa, si sono sentiti coinvolti al punto di esprimere le loro riflessioni, le loro esperienze, le loro emozioni.

In questo contesto, gli agenti hanno cercato di sottolineare come la legalità non può essere considerata il fine ma il mezzo che racchiude il senso autentico del vivere insieme.

L’incontro si è concluso con la proiezione di un video sui diritti umani che ha incontrato il gradimento degli alunni e ha fornito spunti importanti per un dialogo educativo tra i docenti e le scolaresche.

Un momento di crescita e di confronto per i ragazzi, un momento di grande emozione e soddisfazione per i poliziotti, che tornano ai reparti di appartenenza arricchiti dalla bellissima esperienza.

L’iniziativa, in grado di promuovere la cultura della legalità, si inserisce nel solco delle attività di prossimità promosse e volute dal Questore di Catania e incarna appieno lo spirito della missione della Polizia di Stato “Esserci sempre”.

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