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CRONACA

Scicli, ubriaco tenta di aggredire i carabinieri con un coltello: fermato con l’utilizzo del taser

SCICLI – Nella notte di martedì un 30enne di origine rumena, domiciliato a Scicli, è stato denunciato in stato di libertà per resistenza e violenza nei confronti di Pubblico Ufficiale e porto di armi o oggetti atti ad offendere. In particolare i Carabinieri di Scicli, intervenuti presso l’abitazione del giovane su richiesta dei familiari, intimoriti dal suo atteggiamento distruttivo e minaccioso nei loro confronti, vista l’impossibilità di contenere il soggetto hanno dovuto richiedere il supporto dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica.

All’arrivo della pattuglia il giovane, in evidente stato di ebbrezza alcolica, si è avventato contro i militari brandendo un coltello da cucina. Ai continui rifiuti dell’uomo di gettare l’arma ed al suo ennesimo tentativo di aggressione, i Carabinieri si sono visti costretti ad impiegare la pistola ad impulsi elettrici, cosiddetta taser. Applicando correttamente la procedura prevista i militari hanno prima mostrato il dispositivo per indurre il soggetto a desistere, successivamente, non sortendo l’effetto sperato, hanno proceduto ad azionare il raggio elettrico di avvertimento. Rivelandosi vano anche questo ultimo tentativo, hanno infine colpito l’uomo con i dardi contenuti nella cartuccia della pistola.

I due dardi, una volta raggiunto il bersaglio, rilasciano una scarica elettrica che permette, solitamente nel giro di pochi secondi, di inabilitare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto attinto mediante contrazione involontaria dei muscoli. Intervenuto sul posto il personale sanitario ha provveduto a trasportare l’uomo presso l’Ospedale di Modica dove, visitato, è stato dimesso senza giorni di prognosi.

Il taser è in uso ai Carabinieri di Ragusa da circa un anno e questa è, di fatto, la prima occasione di utilizzo per i militari della Compagnia di Modica. Il suo impiego è determinante durante alcuni interventi. Grazie a quest’arma non letale, infatti, è ora possibile gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di elevato rischio.

Infatti, secondo la normativa vigente il Taser è un’arma propria impiegabile dall’operatore di polizia ove ricorrano le condizioni previste dagli articoli del codice penale 51, 52 e 53 ovvero nei casi di esercizio di un diritto o adempimento di un dovere, legittima difesa e uso legittimo delle armi. L’operatore, sulla base della specifica formazione ricevuta e valutato lo scenario operativo, può farne uso secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità per consentire il controllo fisico di un soggetto al fine di renderlo inoffensivo e/o immobilizzarlo, neutralizzandone la minaccia.

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CRONACA

Associazione “Mareamico”: tartaruga Caretta caretta ritrovata morta ad Agrigento sulla spiaggia di San Leone

Grossa tartaruga trovata senza vita in spiaggia ad Agrigento

L’ associazione Mareamico ha trovato morta nella spiaggia di San Leone ad Agrigento una grossa tartaruga Caretta caretta, trasportata a riva dal moto ondoso e dalle correnti.

“Dall’ispezione della carcassa non abbiamo rinvenuto né ami, né malattie parassitarie e neanche grosse ferite che potrebbero giustificare questa fine, quindi la causa probabile di morte, come avviene per la gran parte di questi rettili trovati a riva, è sicuramente la plastica”, affermano gli ambientalisti.

“Questi splendidi animali scambiano i sacchetti e le bottiglie di plastica per le meduse, delle quali vanno ghiotti, provocando l’occlusione intestinale e quindi la morte – aggiungono – Vista l’impossibilità di trasporto della tartaruga all’Istituto Zooprofilattico di Palermo, abbiamo affidato il rettile al Comune di Agrigento che ha provveduto alla sua distruzione mediante la ditta incaricata”.

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CRONACA

Catania: denunciato in stato di libertà minorenne accusato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno denunciato in stato di libertà una minorenne catanese per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il tutto è iniziato con una chiamata al 112 da parte di un passante che, diligentemente, ha segnalato una accesa lite tra un ragazzo ed una ragazza in un parcheggio di un noto lido, sito lungo viale Kennedy alla Plaia.

L’operatore della centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, ricevuta la segnalazione e, ritenendo che si trattasse di una violenza di genere per il quale ormai vi è la consapevole circa l’importanza di un tempestivo intervento, ha subito girato l’intervento ad una “gazzella” del Radiomobile di Catania, già in perlustrazione sul territorio con l’obiettivo di contrastare ogni attività illecita.

La pattuglia, ricevuta la comunicazione, in pochissimo tempo ha raggiunto il luogo della lite dove, effettivamente, in mezzo ad un capannello di giovani, hanno subito individuato i due “contendenti” ancora molto infervoriti: una ragazza ed il proprio fidanzatino, entrambi minorenni.

Separati, quindi, i due litiganti, mentre il ragazzo non ha esitato a farsi identificare e a collaborare con i militari la ragazza, invece, ha iniziato ad inveire contro gli stessi operanti e contro l’uomo che si era prodigato ad avvisare le Forze dell’Ordine e che, nel frattempo, aveva tentato di sedare la lite, in difesa della giovane.

Alla richiesta, quindi, dei documenti ed a quella di salire sulla macchina di servizio, per essere accompagnata in caserma per il successivo necessario riaffido ai genitori, la ragazza non ne ha voluto sapere, anzi, ha dapprima urlato e poi strattonato e colpito ad un braccio un militare del Radiomobile.

Successivamente, riportata alla calma, solo la fermezza e professionalità del militare aggredito, ha permesso di persuadere la ragazza a salire sull’autovettura di servizio per essere condotta negli uffici di San Giuseppe alla Rena. Li, entrambi i minori venivano, pertanto, affidati ai rispettivi genitori nel frattempo sopraggiunti ma, mentre, la ragazza è stata anche denunciata per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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CRONACA

Randazzo: gli agenti del X reparto mobile incontrano gli studenti nell’ambito del progetto “Legalità Scuola Rugby”

Nell’ambito del progetto denominato “Legalità Scuola Rugby” promosso dalla Polizia di Stato nel campo delle attività di prossimità e di solidarietà nelle scuole secondarie di primo grado, per favorire la diffusione della legalità e dell’inclusione sociale, lo scorso mercoledì, una rappresentanza del X Reparto Mobile di Catania ha incontrato gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Don Milani” di Randazzo (CT).

Dopo una breve introduzione sul gioco del rugby da parte degli istruttori ed una fruttifera chiacchierata con i piccoli protagonisti della giornata sui temi della legalità, dei valori e del rispetto delle regole, in campo e fuori, per un’ordinata e pacifica convivenza sociale, si sono tenute, in palestra e per gruppi, attività ludiche propedeutiche al gioco del rugby tra i piccoli alunni di 4^ elementare, che hanno mostrato particolare gradimento per l’iniziativa.

Tale iniziativa, insieme alla collaborazione della Polizia di Stato – Fiamme Oro – con la Federazione Italiana Rugby – Comitato Reginale Sicilia – e le associazioni sportive presenti sul territorio nazionale, permette di veicolare i principi della legalità e dello sport tra i giovani studenti, in particolare, delle scuole secondarie di I e II grado.

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