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CRONACA

Palermo, università fantasma: perquisizioni della Guardia di Finanza. Tre indagati per truffa a studenti e riciclaggio

A Palermo, la Guardia di Finanza, ha eseguito numerose perquisizioni, nell’ambito dell’indagine sullo scandalo dell’università italo-bosniaca, guidata da Salvatore Messina, presidente del dipartimento tecnico-scientifico di studi europei “Jean Monnet”, che avrebbe truffato centinaia di studenti in tutta Italia con la promessa di lauree in medicina, medicina veterinaria, fisioterapia ed altre, mai riconosciute in Italia.

Non si indaga soltanto soltanto sulla maxi truffa ai danni degli studenti, ma anche per altre ipotesi di reato, quali: omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, autoriciclaggio e riciclaggio.

Sono stati iscritti nel registro degli indagati Salvatore Giuseppe Maria Messina, rettore per le attività internazionali e presidente del comitato tecnico-scientifico del Dipartimento di studi europei “Jean Monnet”, suo figlio Dario e Alessio Culotta, rappresentante della società “Italia è cultura srl”, una delle società che sarebbero state utilizzate da Salvatore Messina per far rientrare in Italia dall’estero i soldi pagati dagli studenti.

I finanzieri hanno perquisito l’abitazione di Messina, di suo figlio Dario e lo studio, a Marsala, di Alessio Culotta.

CRONACA

Marsala, ricettazione e indebito utilizzo di carte di pagamento: arrestato 29enne

I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Marsala, nei confronti di un 29enne, indagato per i reati di ricettazione ed indebito utilizzo di carte di pagamento.

L’attività d’indagine, condotta anche grazie all’acquisizione delle immagini della videosorveglianza urbana, avrebbero consentito di documentare come l’uomo, nell’arco temporale intercorrente tra maggio 2023 e gennaio 2024, sarebbe stato sorpreso alla guida di ben 7 veicoli, risultati oggetto di furto e successivamente abbandonati.

Nella circostanza sarebbero inoltre stati documentati prelievi bancomat e pagamenti pos effettuati dall’uomo con le carte che erano presenti all’interno delle autovetture in sosta e provento del furto.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, con braccialetto elettronico.

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CRONACA

Castelvetrano: attentato intimidatorio a casa di un noto pregiudicato. Indagini in corso dei Carabinieri

Attentato a Villa Cappello, a Castelvetrano nel Trapanese, dove una forte esplosione è stata avvertita ieri sera, intorno alle 23,30, in seguito allo scoppio di un ordigno esplosivo posizionato nel gabbia scala della casa di un pregiudicato del posto.

Davanti l’abitazione i Vigili del fuoco hanno trovato anche dei fiori, segno evidente di un gesto intimidatorio.

Nessun ferito, questo il bilancio, in alcune abitazioni però sono andati distrutti i vetri delle finestre.

Sull’accaduto indagano i Carabinieri della compagnia di Castelvetrano guidati dal capitano Pietro Calabrò.
   

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CRONACA

Pachino: arrestato pregiudicato 63enne originario di Mantova resosi irreperibile per sfuggire all’arresto per tentato omicidio

A Mantova, i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno arrestato un pregiudicato di 63 anni in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia.

L’uomo, condannato a 5 anni, 3 mesi, 8 giorni di reclusione e 3.400 euro di multa in quanto riconosciuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e di tentato omicidio, era irreperibile dallo scorso anno.

I militari, dopo la ricezione del provvedimento dell’Autorità giudiziaria, hanno immediatamente avviato le indagini, coordinate dalla predetta Procura Generale, per la ricerca del 63enne.

La scrupolosa e ininterrotta attività di ricerca effettuata attraverso le poche tracce lasciate dall’uomo ha condotto gli investigatori a Mantova, dove i Carabinieri di Pachino lo hanno rintracciato.

La localizzazione delle utenze acquisite nel corso delle indagini e i successivi pedinamenti e appostamenti nella città lombarda, con il supporto dei militari del luogo, hanno permesso di rintracciare il 63enne all’interno di un’abitazione che al momento dell’ingresso dei Carabinieri non ha opposto resistenza.

Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Mantova, come disposto dall’Autorità giudiziaria veneta.

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