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CRONACA

Palermo, controlli della Guardia Costiera: sequestrate una discarica abusiva a Sferracavallo e un’area di rimessaggio all’Arenella

A Palermo, la Guardia Costiera di Palermo ha sequestrato una discarica abusiva a Sferracavallo e un’area di rimessaggio in una società che opera nel settore della cantieristica e rimessaggio all’Arenella.

Sia i titolari del terreno che quelli della società, sono stati denunciati per gestione dei rifiuti non autorizzati e inquinamento ambientale.

Nella discarica abusiva a Sferracavallo, sono stati trovati rifiuti speciali, pericolosi e non, abbandonati in un terreno agricolo privato. Tra i rifiuti: elettrodomestici in disuso, bombole di gas, residui di pittura e materiali ferrosi di vario genere, determinando la trasformazione del fondo in una discarica a cielo aperto.

Nella azienda nautica all’Arenella, invece, i Militari della Guardia Costiera, coadiuvati dai tecnici dell’Arpa, hanno accertato l’assenza delle autorizzazioni ambientali, oltre che la gestione illecita dei rifiuti presenti nei luoghi. Dalle indagini, è emerso che la stessa società, secondo l’accusa, effettuava attività di lavorazione e manutenzione meccanica sui motori delle unità da diporto senza le necessarie autorizzazioni. Il titolare è stato denunciato per esercizio abusivo della professione e dell’attività senza la prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera, gestione di rifiuti non autorizzata, abbandono e deposito incontrollato di rifiuti.

Anche in tale circostanza, l’area occupata da tali attività è stata sequestrata insieme ai rifiuti, classificati speciali pericolosi e non pericolosi – composti da decine di motori fuoribordo smembrati nella loro componentistica meccanica ed elettronica, contenitori ricolmi di olii esausti, carburanti ed acidi tossici, solventi chimici, materiale ferroso di diversa natura, per circa 7,5 tonnellate di rifiuti.

CRONACA

Catania, via del Principe, spaccio di sostanze stupefacenti: arrestati due giovani ventenni

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania hanno tratto in arresto due 20enni catanesi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, durante i regolari servizi di controllo del territorio, transitando per via del Principe, hanno effettuato il controllo di una vettura con a bordo due persone.

Durate le prime fasi del controllo sono stati rinvenuti, dentro una busta di plastica, 16,46 grammi di marijuana e 4,48 grammi di cocaina, divise in dosi.

A quel punto i due giovani sono stati sottoposti a perquisizione personale che ha consentito di recuperare, addosso ad uno dei due, marijuana per un peso complessivo di 9,41 grammi, mentre addosso all’altro soggetto altra marijuana, per un peso totale di 8,30 grammi.

La perquisizione è stata poi estesa al domicilio di uno dei due, sempre in via del Principe, dove è stata rinvenuta una pistola mod. 92 cal. 8 mm, con matricola abrasa, presumibilmente modificata e priva di tappo rosso, una cartuccia calibro 7.62, una busta con 81,34 grammi di marijuana, una ulteriore busta con 7,20 grammi di marijuana e 3,36 grammi di cocaina.

I due giovani sono stati tratti in arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il Pubblico Ministero di turno, immediatamente informato, ha disposto di sottoporli agli arresti domiciliari in attesa di convalida innanzi al G.I.P.

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CRONACA

Sciacca, controlli antidroga in un istituto superiore: ritrovate 23 dosi tra hashish e marijuana

Durante un controllo effettuato dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza, nei plessi scolastici del locale istituto superiore “Don Michele Arena”, a Sciacca, nell’Agrigentino, sono state trovate complessivamente ventitré dosi tra hashish e marjuana, già confezionate e pronte allo spaccio.

Con alcune unità cinofile messe a disposizione dalla questura di Palermo, i poliziotti hanno controllato aule, palestre, bagni e corridoi, recuperando così la sostanza stupefacente.

Sono in corso gli accertamenti per risalire all’identità di chi deteneva la droga, che è stata ritrovata per terra o nascosta in alcuni locali.

Le ulteriori perquisizioni negli zaini degli studenti hanno permesso agli agenti di individuare un giovane in possesso di altre due dosi di hashish.

Nei suoi confronti è scattata la segnalazione alla prefettura di Agrigento in quanto assuntore di stupefacenti.

L’intervento dei poliziotti era stato richiesto nelle ore precedenti dalla stessa dirigente scolastica.
   

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CRONACA

Aci Catena, lascia a casa l’amico per evadere dai domiciliari:  un arresto e una denuncia

Senz’altro pensava di aver risolto il problema del controllo dei Carabinieri a casa, lasciando un amico al posto suo, il 33enne catanese, detenuto ai domiciliari ad Aci Catena, che è stato arrestato dai militari della locale Stazione per “evasione”.

Al riguardo, un equipaggio del Nucleo Radiomobile di Acireale, impegnato nella tarda mattinata in un servizio di contrasto all’illegalità diffusa, che prevede anche il  controllo del rispetto degli obblighi a cui sono sopposti tutti quei beneficiari delle misure di detenzione alternative al carcere, ha effettuato un controllo presso l’abitazione dell’uomo, già avvezzo ad “uscite” non autorizzate, per verificare il rispetto della misura cautelare alla quale era sottoposto per i reati di  rapina e detenzione di armi.

Il 33enne, in effetti non è stato rintracciato in casa dove, tuttavia, al suo “posto” i Carabinieri hanno trovato un 30enne straniero che ha riferito loro di trovarsi in quell’abitazione su richiesta del suo amico al quale aveva, anche, prestato la sua auto, una Mercedes Classe B con cui si allontanava.  

In costante coordinamento con la Centrale Operativa, sono quindi scattate le ricerche dell’evaso, mediante la perlustrazione delle zone circostanti da parte di tutti gli equipaggi già presenti sul territorio.

In tale contesto i militari della Stazione di Aci Catena, dopo solo una ventina di minuti, hanno intercettato, su via Aldo Moro, il 33enne alla guida del Mercedes.  I Carabinieri, quindi, gli hanno intimato l’alt ma l’uomo, invece di fermarsi, ha accelerato la marcia per fuggire al controllo.

Ne scaturiva un inseguimento, tra le vie di quel centro, che aveva termine sotto casa dell’uomo che, dopo aver abbandonato l’auto, cercare di rientrare nel suo luogo di detenzione convinto di aver eluso il controllo dei Militari.

Qui, il fuggiasco, certamente non poteva immaginare che ad attenderlo nei pressi di casa, vi fosse un equipaggio del Nucleo Radiomobile che, opportunamente posizionato in modalità discreta e in abiti borghesi, attendeva il suo rientro.  

Il 33enne pertanto è stato subito bloccato e quindi arrestato per evasione, provvedimento che l’Autorità Giudiziaria a convalidato, mente il 30enne è stato denunciato per “procurata evasione”.

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