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CRONACA

Messina, Guardia di Finanza in azione: scoperta discarica abusiva nei pressi del fiume Mela

A Messina, la Guardia di Finanza di Messina, nell’ambito di un servizio volto alla tutela dell’ambiente, ha sequestrato, a ridosso dell’alveo del torrente Mela, una vasta superficie adibita a discarica abusiva, dell’estensione di 3mila metri cubi circa.

Durante l’operazione, condotta in collaborazione con i funzionari dell’A.R.P.A., sono stati rinvenuti, all’interno di un terreno in uso ad una società, enormi ammassi di materiale da risulta proveniente dalle demolizioni e lavorazioni del manto stradale, in particolare granulato di conglomerato bituminoso, cosiddetto fresato di asfalto.

All’origine delle indagini delle Fiamme Gialle peloritane, il sorvolo condotto da parte di un velivolo del Corpo appartenente alla Sezione Aerea di Manovra di Catania che, nel corso di una missione addestrativa nell’area del torrente Mela, ha notato, attraverso l’utilizzo della “sensoristica di missione”, presente a bordo dell’aeromobile, nel territorio di Santa Lucia del Mela, la presenza di mezzi pesanti adibiti a movimentazione terra, ritenendo sussistente la violazione della normativa ambientale.

Il titolare della società proprietaria del terreno, è stato quindi deferito all’autorità giudiziaria di Barcellona Pozzo di Gotto, per le condotte costituenti gravi violazioni delle norme in materia di tutela ambientale, e i Militari hanno sequestrato l’area oggetto di sversamento illecito, per evitare l’ulteriore compromissione dell’ambiente naturale circostante, prossimo ad un’ampia sezione del letto del fiume Mela.

CRONACA

Ricostruzione della strage di Casteldaccia: vittime investite dal gas dopo la rottura del “tappo”

Sono scesi in tre nella prima “stanza” dell’impianto fognario per cercare di sbloccare la sonda di spurgo che era bloccata.

Dopo ore di tentativi, all’improvviso, il tappo di liquami che impediva il lavoro della sonda è saltato e ha investito gli operai, che hanno perso i sensi e sono precipitati nella vasca sitiata tre metri più sotto.

Sarebbe questa la dinamica dell’incidente costato la vita a quattro operai della Quadrifoglio Group e a un interinale dell’Amap.

La ricostruzione spiega perché i lavoratori della società che gestiva la rete fognaria per Amap, in subappalto, si trovassero nell’impianto e non in superficie come prevedeva il contratto.

Vedendo che i primi tre operai non risalivano, sono scesi altri tre colleghi, tra cui Giuseppe La Barbera, l’interinale che aveva mansioni di accertatore, doveva cioè vigilare sulle transenne piazzate in strada. Intanto il gas killer era risalito e li ha investiti. Due sono stati trovati morti, uno è in fin di vita. Per recuperare i compagni precipitati nella vasca sono serviti i sommozzatori dei vigili del fuoco.

Secondo le prime ricostruzioni, gli operai avevano chiesto l’autorizzazione a lavorare all’interno dell’impianto al direttore dei lavori e responsabile della sicurezza di Amap, sentito a lungo, ieri, dalla polizia. Il capo squadra responsabile della sicurezza della Quadrifoglio era Epifanio Alsazia, contitolare della ditta, tra i primi a morire.

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CRONACA

Maltempo in Sicilia: per la giornata di domani emesso lo stato di allerta gialla dalla Protezione Civile

Nel corso della giornata di domani, il Sud Italia sarà interessato dal maltempo che porterà con sè precipitazioni, soprattutto temporalesche, sulle regioni meridionali e in particolare sulla Sicilia dove il dipartimento regionale della Protezione civile ha emesso un’ allerta giallo.

In Sicilia, previste piogge da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia centro occidentale, con quantitativi cumulati moderati; sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle restanti zone, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati.

Venti forti sul versante settentrionale della Sicilia Occidentale.

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CRONACA

Casteldaccia, tragedia sul lavoro: posta sotto sequestro la sede della “Quadrifoglio Group”

Posta sotto sequestro la sede della “Quadrifoglio Group”, sita in via Milano a Partinico, nel Palermitano.

L’ingresso è presidiato da una pattuglia della Polizia, recatasi già ieri sul posto, per prendere documenti, contratti di appalto e le schede degli operai che lavoravano per conto dell’impresa a Casteldaccia.

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