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POLITICA

Rissa Bar Europa. Il Consiglio Comunale approva la mozione di Maurizio Mirenda

CATANIA – Nuova proposta di Mirenda: “In riferimento a quanto accaduto in Corso Italia, è necessario posizionare alcune pattuglie per presidiare siti strategici nel fine settimana e negli orari serali e notturni, ovvero nei momenti maggiormente fruiti dai giovani

Il Consiglio Comunale di Catania, ha approvato la mozione “Utilizzo fondi regionali in scadenza” proposta dal consigliere Maurizio Mirenda.
Si tratta di fondi messi a disposizione dall’Assessorato Regionale agli Enti Locali, attraverso il D.A n. 2GAB del 15/02/24, con scadenza ultima il 15/05/2024, per la presentazione di progetti di vario genere che, per il Comune di Catania, ammonterebbe a 40.000,00 euro per ogni progetto inoltrato.
Con la sua mozione, il consigliere Mirenda chiedeva di utilizzare questi fondi per contrastare il fenomeno dilagante della delinquenza a Catania, coinvolgendo le Associazioni di Volontariato delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile attraverso attività ed iniziative finalizzate al rafforzamento della coesione sociale intergenerazionale ed interetnica tra i giovani.
«Da molti mesi – spiega Maurizio Mirenda – affrontiamo in Consiglio Comunale il delicato tema sulla “Sicurezza”. Finalmente il Consiglio ha risposto positivamente alla mia proposta per contenere il dilagarsi di questo fenomeno».
A tal proposito, il capogruppo di Noi Democratici – Nuova DC ha menzionato durante la seduta di Consiglio quanto accaduto la scorsa domenica al Caffè Europa, in Corso Italia, lanciando un’altra proposta di immediata applicabilità: «Ho individuato dei siti strategici come piazza Stesicoro, piazza Teatro Massimo, via Etnea, piazza Europa, Lungomare, nei quali posizionare alcune pattuglie delle Forze dell’Ordine per presidiare il territorio nel fine settimana e negli orari serali e notturni, ovvero in quei giorni e in quei momenti maggiormente fruiti dai giovani. Questo per evitare il dilagarsi di queste risse che stanno imperversando in tutta la città».
«Chiedo pertanto al Sindaco di Catania Enrico Trantino come membro del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza di interloquire con il Prefetto, affinché questa soluzione si possa attuare nell’immediatezza. Atteso che – conclude Maurizio Mirenda – quello che è accaduto al Bar Europa non debba più accadere».

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POLITICA

Sicilia, Politiche sociali: si è insediato il gruppo di lavoro contro pedofilia e pedopornografia

Si è insediato, nella sede dell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali a Palermo, il gruppo interistituzionale per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia. Obiettivo, il coordinamento delle azioni a tutela dei minori vittime di sfruttamento sessuale e abuso.

L’organismo, che resterà in carica per tre anni, è composto da un pool di esperti: il presidente dell’Osservatorio permanente sulle famiglie; il garante per l’Infanzia e l’adolescenza per la Regione Siciliana; il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale; il direttore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie; i dirigenti dei centri operativi per la sicurezza cibernetica della Sicilia orientale e occidentale; il presidente del Corecom, tre componenti designati dalle associazioni regionali di volontariato che operano nel settore, il dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali.

Nel dettaglio, il gruppo si occuperà della progettazione triennale di un programma di attività, del monitoraggio per l’emersione di crimini sessuali e delle richieste di aiuto, sia da parte di minori vittime di abuso o sfruttamento sessuale o di potenziali “sex offender”, attraverso strumenti di supporto e accompagnamento. Particolare attenzione sarà rivolta a bambini e ragazzi in situazione di maggiore fragilità e vulnerabilità, come minori con disabilità, stranieri non accompagnati, richiedenti asilo o coinvolti nella crisi dei rifugiati.

Inoltre, sarà promossa una campagna di informazione e sensibilizzazione, anche attraverso la creazione di un apposito portale o mediante l’utilizzo di portali esistenti, su queste tematiche e sugli strumenti di contrasto messi in campo dalla Regione.

Prevista anche la stipula di protocolli d’intesa tra le istituzioni pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato, le forze dell’ordine e le case-famiglia, volti a rafforzare la rete territoriale già esistente e a effettuare un’analisi dei bisogni formativi degli operatori che intervengono sul fenomeno della pedofilia e pedopornografia.

Si procederà anche alla verifica dell’effettiva presenza e disponibilità sul territorio di strutture predisposte al soccorso e all’assistenza delle vittime con la predisposizione di un’apposita banca dati.

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POLITICA

Menfi, interventi sulla frana della collina di Porto Palo: pubblicata la gara per i lavori di consolidamento

La Regione Siciliana è pronta a intervenire sulla frana della collina di Porto Palo a Menfi, nell’Agrigentino. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano, ha infatti pubblicato la gara per affidare i lavori di messa in sicurezza del costone di roccia che nel novembre del 2021 si sbriciolò mettendo a rischio abitazioni ed esercizi commerciali sottostanti, dichiarati da quel momento inagibili.

Gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo hanno messo a disposizione un budget di poco più di 322 mila euro, fissando al prossimo 24 maggio la scadenza per la presentazione delle offerte.

Era stato proprio l’intervento di Palazzo d’Orleans ad assicurare i fondi necessari per le opere e ad avviare un decisivo confronto con l’amministrazione cittadina, incaricata di redigere il progetto esecutivo.  

La collina di Porto Palo, sulla quale si trova una torre saracena, è stata classificata ad alto rischio sin dal 1954 e un intervento di consolidamento che riguarderà l’intera altura è già stato inserito nel Programma della Protezione civile nazionale per un importo di sette milioni di euro.

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POLITICA

Siccità in Sicilia: il Consiglio dei ministri delibera l’emergenza nazionale e stanzia 20 milioni

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione. Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge.

Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione. Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.

Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.

Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino.

I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.

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