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CULTURA

Gangi: l’arte fotografica di Paolo Staccioli in mostra nelle sale nobili del Palazzo Bongiorno

E’ un viaggio affascinante, attraverso l’illusione della profondità e movimento, quello proposto dall’estro fotografico di Paolo Staccioli.

L’artista romano di nascita, toscano di adozione, oggi trapiantato a Palermo presenterà i suoi scatti in una mostra fotografica dal titolo “Luci dipinte” che sarà visitabile nelle prossime settimane nelle sale nobili di Palazzo Bongiorno a Gangi (Pa). L’inaugurazione è prevista per sabato prossimo, 13 aprile, alle ore 17. Assieme all’artista saranno presenti il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e la presidente dell’Istituzione Gianbecchina Rosanna Migliazzo. Una mostra promossa dal Comune di Gangi e curata dall’istituzione Gianbecchina.

“La mostra che abbiano voluto ospitare a palazzo Bongiorno, grazie alla collaborazione con l’Istituzione Gianbecchina, sarà un percorso che porterà il visitatore a scoprire le varie sfumature della luce attraverso delle foto – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – un gioco di luci, ombre e colori che permetterà di immergersi nelle creazioni innovative di Staccioli”.

“Le sue sono qualcosa di più di semplici foto, sono una luce riflessa che ridisegna un oggetto, portandolo ad assumere una nuova forma” ha detto la presidente dell’Istituzione Gianbecchina Rosanna Migliazzo.

CULTURA

TrapanIncontra ospita in prima assoluta nazionale Rosita Manuguerra con ”Malanima”

Prosegue con successo la VII edizione di TrapanIncontra “Parole di Donne”, la rassegna dedicata alla saggistica e letteratura femminile contemporanea, curata dal giornalista e scrittore Giacomo Pilati e organizzata dal Comune di Trapani – Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Fardelliana.

Mercoledì 9 aprile alle ore 18:00, la Biblioteca Fardelliana di Trapani ospiterà Rosita Manuguerra, scrittrice favignanese formatasi alla prestigiosa Scuola Holden di Torino, che presenterà in prima assoluta nazionale il suo romanzo d’esordio “Malanima”, edito da Feltrinelli.
La storia di una giovane autrice siciliana il cui percorso creativo, partito dalle isole Egadi, l’ha portata a distinguersi nel panorama letterario nazionale. “Malanima” è un romanzo intenso che esplora le profondità dell’animo umano attraverso partenze e ritorni, trasformando itinerari geografici in mappe emotive di complessità e bellezza.
La narrazione, ambientata tra la Sicilia e altri luoghi simbolici, intreccia storie di legami, radici e metamorfosi, in un’indagine profonda sulle relazioni umane e sul significato dell’appartenenza.
Durante l’incontro, moderato da Giacomo Pilati, l’autrice si soffermerà sul processo creativo che ha dato vita al romanzo, le influenze della sua formazione alla Scuola Holden e il legame tra le sue origini isolane e la sua scrittura.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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CULTURA

San Giovanni Montebello: grande partecipazione di giovani alla Festa del Perdono

Si è svolta giovedì 3 aprile con grande partecipazione, nella chiesa San Giovanni Battista di San Giovanni Montebello, l’annuale Festa del Perdono, un evento molto sentito dai giovani della diocesi di Acireale, organizzato dal direttore della Pastorale Giovanile don Orazio Sciacca.

La veglia, animata dalla PG Band, gruppo musicale guidato da Don Sebastiano Leotta e da anni a servizio della pastorale giovanile diocesana, ha visto la presenza di circa 200 giovani e di oltre venti sacerdoti, che hanno offerto il loro servizio per le confessioni.

Lo slogan scelto per l’edizione di quest’anno, “Piantati nella Speranza”, si allinea al tema del Giubileo in corso, ed ha offerto ai partecipanti un’occasione di riflessione e preghiera.

L’evento ha preso ispirazione dalla parabola del seminatore, con un’ambientazione che ha guidato i partecipanti lungo un simbolico cammino di conversione: dai rovi ai sassi, fino alla terra buona, rappresentando visivamente il racconto evangelico e accompagnando i giovani a vivere in profondità il messaggio di speranza.

Un segno concreto del seme che cresce in un terreno fertile è stato rappresentato dalle matite piantabili, che, una volta consumata la mina, possono dare vita a una nuova pianta, segno di rinascita e crescita spirituale.

Così don Orazio Sciacca:

“Un momento di grazia in cui, soprattutto i giovani, riscoprono la bellezza del sacramento della riconciliazione e l’amore di Dio. Ognuno di noi è sia seme chiamato a portare frutto sia terreno da bonificare per accogliere la Parola. Anche il suolo più arido, se ripulito, può diventare fertile. Dio, con la Sua misericordia, rimuove ostacoli e impurità, facendo emergere il terreno buono che è in noi”.

La veglia si è conclusa con un momento di riflessione guidata, incentrata sulla domanda-provocazione: “Io dove ho posto le mie radici?”. La risposta è arrivata nel segno della Speranza: solo mettendo radici in Cristo si può giungere alla vera felicità e diventare testimoni di una fede gioiosa.

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CULTURA

Scuola, studiare il siciliano: la Regione finanzia la seconda edizione di “Non solo Mizzica”

Promuovere lo studio delle tradizioni, della cultura e del dialetto siciliano tra i banchi di scuola. È l’obiettivo del progetto “Non solo Mizzica – Il siciliano, la lingua di un popolo”, giunto alla seconda edizione grazie a un nuovo finanziamento di 500 mila euro della Regione Siciliana per il biennio 2025-2026. L’assessorato regionale dell’Istruzione e formazione professionale ha emanato una circolare destinata agli istituti scolastici con sede in Sicilia. Sono due le tipologie di finanziamento per iniziative curriculari ed extracurriculari da realizzare nelle scuole: le azioni di “tipo A”, che riguardano gli istituti di ogni ordine e grado, da finanziare con un importo massimo di cinquemila euro ciascuna; quelle di “tipo B”, destinate ai progetti di partenariato tra istituti superiori con un liceo coreutico-musicale nel ruolo di capofila, per un costo massimo finanziabile di 40 mila euro ciascuno. «Con questa iniziativa – sottolinea l’assessore Mimmo Turano – diamo ai nostri studenti l’opportunità di conoscere le tradizioni linguistiche e culturali della nostra terra. Sostenere percorsi di studio della lingua siciliana significa contribuire a “fare memoria”, tramandare conoscenza e riscoprire un patrimonio culturale unico, straordinario e dalle radici antiche». Le attività potranno riguardare, tra l’altro, studi e ricerche sui dialetti locali (anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti), poesie, detti, canti, nenie, filastrocche, “cunti”, secondo i diversi codici espressivi (fonici/uditivi, visivo/gestuali), incontri e giornate studio organizzati anche in forma aggregata tra più scuole, Meta finale, anche nella seconda edizione, sarà una manifestazione pubblica con artisti siciliani, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo in veste di testimonial.

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