SANITÀ
Nuovo ospedale di Siracusa, assessorato regionale alla Salute: “L’opera è interamente finanziata”

Garantita dal governo regionale l’intera copertura finanziaria per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di Siracusa. Lo ribadiscono i vertici dell’assessorato regionale della Salute con una nota nella quale chiariscono le perplessità sollevate in occasione della recente seduta della Conferenza dei sindaci a proposito della sostenibilità economica del progetto. La missiva è stata trasmessa al commissario straordinario del nuovo ospedale e, per conoscenza, al presidente della Regione, al sindaco, al commissario straordinario dell’Asp aretusea e al rup dell’opera.
Durante un incontro operativo, lo scorso 13 maggio, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, del dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, del commissario straordinario per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale, del commissario straordinario dell’Asp e del rup, la Regione ha assicurato che l’Asp concorrerà con circa 47 milioni a raggiungere la copertura dell’intero importo progettuale pari a oltre 347 milioni di euro.
In particolare, come già annunciato dal presidente della Regione nel febbraio scorso a Siracusa, l’opera sarà finanziata con 200 milioni dell’Accordo di programma siglato con lo Stato nel 2020 e finanziato con fondi ex art. 20 legge 67/88; altri 100 milioni sempre di fondi ex art. 20 legge 67/88 approvati recentemente dalla giunta regionale; mentre la rimanente parte sarà assicurata dall’Asp, al netto del ribasso d’asta e dei servizi di supporto non assistenziali per i quali potrà essere attivata la finanza di progetto, con apposito rimborso da parte dell’assessorato della Salute per l’intesa perfezionata proprio durante l’incontro del 13 maggio.
ATTUALITÀ
Asp Catania, avviata la fase operativa del progetto ”Mission”: 4 le scuole coinvolte

CATANIA – Monitoraggio della qualità dell’aria indoor nelle scuole. Entra nel vivo la fase operativa del progetto MISSION, il progetto approvato dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNC-E.1), finalizzato alla creazione di una rete tecnico-scientifica a livello nazionale, con l’obiettivo di sviluppare strategie di monitoraggio e prevenzione della qualità dell’aria indoor nelle scuole, riducendo così i rischi sanitari per la popolazione scolastica.
«Questo progetto rappresenta una opportunità, sia in termini di salute pubblica sia di sviluppo scientifico e innovazione, che dimostra l’impegno delle Istituzioni nel perseguire obiettivi strategici a lungo termine per la sostenibilità e la promozione di un ambiente scolastico sano e sicuro – afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. Con il progetto MISSION, puntiamo inoltre a offrire il nostro contributo per creare un modello replicabile in tutto il Paese, che possa servire da guida per altre iniziative simili».
L’intervento, finanziato per un importo di 2.099.725,98 euro, coinvolge sei Regioni: Lombardia (capofila), Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e Toscana, con l’intervento, in questi territori, di varie Unità Operative con competenze sanitarie, ambientali e di ricerca (ASP, ARPA, Università, CNR). La Sicilia partecipa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania e con l’Istituto di Farmacologia Traslazionale (IFT CNR) di Palermo.
L’obiettivo principale è valutare l’esposizione degli alunni e degli insegnanti delle scuole primarie agli inquinanti presenti negli ambienti indoor e studiare la correlazione tra tale esposizione e la salute. Il fine ultimo è ridurre i rischi sanitari legati all’inquinamento atmosferico all’interno delle aule scolastiche.
«Siamo orgogliosi di poter offrire il nostro contributo a un progetto che si propone di realizzare un modello innovativo di monitoraggio e di prevenzione per la comunità scolastica – spiega il direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina -. Il nostro obiettivo finale è guidare le comunità verso scelte più consapevoli e sostenibili, tutelando la salute delle giovani generazioni e creando un ambiente scolastico più sicuro e salutare per tutti».
A Catania sono stati selezionati:
- l’Istituto Comprensivo “C. Battisti”.
- l’Istituto Comprensivo “Rapisardi-Alighieri”
- l’Istituto Comprensivo “S.G. Bosco”
- l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”.
Le attività nelle scuole sono condotte dell’UOC Igiene Ambienti di Vita (SIAV) e dall’UOC Laboratorio di Sanità Pubblica, strutture afferenti al Dipartimento di Prevenzione.
«È per noi un motivo di orgoglio essere protagonisti di una rete tecnico-scientifica a livello nazionale, altamente qualificata, che darà un rilevante impulso al rinnovamento e miglioramento delle conoscenze scientifiche» ha detto il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Antonio Leonardi.
La fase operativa prevede un monitoraggio sanitario tramite la somministrazione di questionari e l’esecuzione di test clinici su alunni e insegnanti. Contestualmente, si effettua un monitoraggio ambientale dei parametri chimici, microbiologici e fisici all’interno delle classi.
«Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta della Regione Lombardia – afferma il direttore dell’UOC Igiene Ambienti di Vita, Rosa Rita Lo Faro -. Stiamo lavorando sul progetto ormai da due anni e continueremo a impegnarci con la stessa passione e perseveranza che ci ha permesso di affrontare non poche criticità legate alla complessità del progetto e alla eterogeneità delle Unità Operative coinvolte».
La fase successiva del progetto, denominata “fase migliorativa”, si svolgerà nelle stesse aule individuate nella prima fase durante l’anno scolastico 2025/2026. Questa fase sarà preceduta dall’installazione di sistemi per il miglioramento della qualità dell’aria indoor nelle classi. In seguito, verranno ripetuti i monitoraggi sanitari e ambientali, al fine di valutare l’efficacia delle misure adottate per ottimizzare le condizioni ambientali e ridurre i potenziali impatti sulla salute respiratoria.
Sulla base dei risultati ottenuti, saranno aggiornate le conoscenze scientifiche e verrà avviato un programma di diffusione di linee guida per il miglioramento della qualità dell’aria nelle scuole.
ATTUALITÀ
Asp Catania e IACP: insieme per promuovere l’iniziativa ”Quartiere InSalute”

CATANIA – Siglato ieri, presso la Direzione Generale dell’Asp di Catania, il protocollo d’intesa tra l’Azienda sanitaria provinciale e l’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania (IACP) per l’avvio del progetto “Quartieri InSalute”. L’iniziativa mira a realizzare, nei condomini di edilizia residenziale pubblica, interventi per la promozione del benessere e il miglioramento della qualità della vita degli assegnatari degli alloggi popolari.
L’accordo è stato sottoscritto dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, e dal presidente dello IACP, Angelo Sicali, con l’obiettivo di creare un “sistema” di intervento coordinato fra le Istituzioni, aperto alla partecipazione di associazioni e organizzazioni del Terzo Settore attive nel territorio, attraverso il quale integrare interventi di welfare, orientare la popolazione interessata ai servizi socio-sanitari, realizzare azioni di promozione della salute, promuovere il benessere abitativo e sociale, con particolare attenzione ai soggetti più fragili (anziani, bambini e persone con disabilità).
«Questa iniziativa – ha affermato Laganga Senzio – rappresenta un’opportunità per la realizzazione di un modello innovativo di welfare di comunità nello spirito del DM 77, basato sulla collaborazione tra Istituzioni e realtà del territorio. Siamo grati al presidente Sicali per averci coinvolto in questo progetto con il quale puntiamo a garantire risposte integrate e personalizzate ai bisogni della comunità, favorendo il benessere individuale e la coesione sociale».
«Voglio ringraziare il direttore generale Laganga Senzio per la disponibilità e la sensibilità espresse – ha detto Sicali -. Questo progetto rappresenta una sperimentazione concreta di un modello innovativo di politiche abitative e di welfare locale che integra servizi socio-sanitari e abitativi. Non si tratta solo di riqualificare gli spazi, ma di promuovere la cultura della salute, del benessere e della partecipazione sociale. Vogliamo anche dare un forte segnale di cambiamento nelle politiche abitative, superando il concetto tradizionale di “costruire solo alloggi” per concentrarci sulla costruzione di sinergie e opportunità per le persone che abitano i nostri quartieri».
Sono intervenuti, il direttore generale dello IACP, Patrizia Giambarveri, e per l’Asp di Catania, il direttore dell’UOC Coordinamento Staff, Daniela Castronovo, e il direttore del Dipartimento delle Risorse Tecnologiche e Finanziarie, Francesco Alparone.
Il Protocollo d’intesa stabilisce le linee guida per la realizzazione di un sistema integrato di azioni mirate, tra cui:
- la promozione della salute e del benessere attraverso la diffusione di informazioni e la realizzazione di interventi socio-sanitari
- il contrasto all’isolamento sociale
- l’accessibilità ai servizi socio-sanitari nei quartieri di edilizia popolare, riducendo la necessità di spostamenti per i residenti
- la sperimentazione di progetti di riqualificazione urbana e di promozione della cultura della salute, con la collaborazione di associazioni del Terzo Settore
- la definizione di progetti individuali volti alla cura e alla presa in carico delle persone, fornendo una risposta globale ai bisogni e garantendo continuità assistenziale.
Prevista l’attivazione di Sportelli per il supporto informativo, l’orientamento ai servizi sanitari, la realizzazione di programmi di prevenzione sanitaria per le fasce di popolazione più vulnerabili.
Il Protocollo ha una durata di due anni, rinnovabile previo accordo tra le parti. Le azioni saranno avviate a partire dal mese di giugno 2025, e saranno coordinate da un Gruppo di lavoro interistituzionale (GDL) “Quartieri InSalute”.
ECONOMIA
Asp Catania: assunti 67 nuovi operatori per potenziare i servizi sanitari e la rete assistenziale

Sono 67 gli operatori assunti all’Asp di Catania nel mese di marzo, che saranno in servizio a partire da oggi 1° aprile.
Si tratta di:
- 31 tecnici della prevenzione
- 5 dirigenti medici di Anatomia patologica
- 1 dirigente medico di Cardiologia
- 7 dirigenti veterinari-disciplina sanità animale
- 9 ostetriche
- 11 autisti di ambulanza
- 3 operatori informatici
«L’ingresso di questi nuovi operatori rappresenta un ulteriore passo concreto nel consolidamento dei servizi e della nostra rete assistenziale – ha detto il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. Il nostro obiettivo è duplice: da un lato, garantire una copertura adeguata dei servizi assistenziali, riducendo le criticità legate alla carenza di personale; dall’altro, puntare sullo sviluppo organizzativo e sulla crescita della qualità dei servizi attraverso nuove competenze e professionalità. Desideriamo, inoltre, ringraziare il Dipartimento delle Risorse Umane per l’impegno profuso per il conseguimento di questo ulteriore obiettivo di programmazione».
Le procedure di reclutamento sono state curate dall’UOC Risorse umane, diretta da Santo Messina, tramite l’UOS Reclutamento risorse umane, guidata da Fabrizia Tiralongo.
L’assunzione di 31 tecnici della prevenzione rafforza le attività di vigilanza e controllo svolte sul territorio dal Dipartimento di Prevenzione (al quale sono stati assegnati 25 operatori) e dal Dipartimento di Prevenzione veterinaria (al quale ne sono stati assegnati 6). Si tratta di un investimento fondamentale per la tutela della salute pubblica e la sicurezza nei luoghi di lavoro. I tecnici della prevenzione svolgono, infatti, un ruolo cruciale per la prevenzione, con particolare riferimento a attività di controllo e vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sull’igiene ambientale e sulla sicurezza alimentare, garantendo il rispetto delle normative per la tutela della salute pubblica.
Il dirigente medico di Cardiologia e i 5 dirigenti medici di Anatomia Patologica prenderanno servizio presso le rispettive Unità Operative di Cardiologia e di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Caltagirone. Quest’ultima andrà così ad organico pieno. Tre dirigenti medici di Anatomia Patologica sono medici specializzandi, assunti a tempo determinato secondo le previsioni del “decreto Calabria” che consente l’assunzione di specializzandi per rafforzare gli organici ospedalieri. Subito dopo la specializzazione il loro contratto verrà trasformato a tempo indeterminato.
I 7 dirigenti veterinari-disciplina sanità animale sono stati assegnati alle Unità Operative di Sanità Pubblica Veterinaria. Avranno il compito di gestire le attività di salute animale, monitorare la salute degli animali e coordinare attività sanitarie per contrastare le zoonosi, malattie che possono passare dagli animali all’uomo.
L’ingresso di 9 ostetriche potenzia l’assistenza materno-infantile negli Ospedali e nei Servizi territoriali, garantendo un supporto qualificato alle donne in gravidanza, durante il parto e nel post-partum.
I 3 operatori informatici prenderanno servizio presso l’area dei Servizi territoriali. Per quanto riguarda gli autisti di ambulanza, con le nuove assegnazioni ciascun Pronto Soccorso aziendale avrà almeno 4 unità di personale a garanzia delle esigenze istituzionali. Oltre ad essere autisti di ambulanza i neo assunti sono anche autisti soccorritori, elemento questo di ulteriore qualificazione e di garanzia per i pazienti.
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