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SANITÀ

Sicilia, violenza di genere: al via il progetto “Dai segni ai sogni” promosso dalla Fondazioni Libellula e Vodafone con Asp Catania

In Sicilia è arrivata l’iniziativa “Dai segni ai sogni – Bright sky edition”: l’accordo siglato dalle Fondazioni Libellula e Vodafone per formare il personale socio-sanitario per riconoscere i segnali di violenza di genere partirà dalla provincia etnea grazie alla partnership con l’Asp di Catania.

Il progetto fornisce percorsi per individuare il più rapidamente possibile i segnali di una violenza e utilizzare strumenti relazionali idonei per approcciarsi alle vittime e metterle in sicurezza.

L’obiettivo del progetto è anche di attivare una rete d’intervento e protezione formata da organizzazioni, associazioni, enti e servizi del territorio, oltre che di creare un network tra gli ospedali aderenti per favorire lo scambio di best practice e il confronto su un fenomeno sociale di grande attualità. Nel caso dell’Asp di Catania saranno coinvolti il Pronto soccorso e le Unità operative di Chirurgia, Pediatria, Ortopedia e Traumatologia dei sette ospedali aziendali, insieme agli operatori delle Unità operative di Psicologia, Servizio sociale professionale, Professioni sanitarie, Coordinamento territoriale materno infantile e dei Consultori familiari. La formazione del personale sarà a cura di Fondazione Libellula, che ha già testato il progetto di cura “Dai segni ai sogni” sul personale dell’Asst-Gaetano Pini-Cto di Milano, poi replicato in altre sei edizioni nel Milanese.

La Fondazione Vodafone metterà a disposizione “Bright Sky”, l’app gratuita, sviluppata in collaborazione con Casa delle donne maltrattate e Polizia che fornisce informazioni sui diversi tipi di violenza e consente agli utenti di acquisire maggiore consapevolezza su come gestire la propria situazione.

L’ app offre inoltre una mappatura dei servizi di supporto che si occupano di maltrattamenti, sia a livello locale sia nazionale.

SANITÀ

Alzheimer: ok della Fda ad un nuovo farmaco che rallenterebbe il declino cognitivo del 35% nei casi medio-lievi

Parere favorevole del comitato di esperti della Food and drug administration (Fda) ad un nuovo medicinale per l’ Alzheimer e le demenze a livello ancora lieve o moderato.

Il prodotto della Eli Lilly – se autorizzato – sarebbe il secondo farmaco disponibile inizialmente negli Usa per rallentare la progressione della malattia.

Il farmaco funziona come un medicinale gia’ in commercio da un anno negli Stati Uniti rimuovendo parzialmente gli accumuli di placche amiloidi – caratteristiche dell’ Alzheimer – dal cervello dei malati. Il medicinale ha mostrato nei test su 1.700 pazienti sottoposti ad infusioni del prodotto una volta al mese, un rallentamento del 35% – rispetto a chi non prendeva il farmaco – della progressione del declino cognitivo, dei problemi di memoria e altri sintomi delle demenze a livelli lievi e medi. Prima di avviare le sperimentazioni i ricercatori hanno misurato i livelli della proteina tau nel cervello dei malati: gli effetti positivi del farmaco – secondo il comitato della Fda – sarebbero stati evidenti nei diversi sotto-gruppi di malati senza differenze significative relative al tasso di presenza della proteina.

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SANITÀ

Salute: dormire poco danneggia la memoria e altera la nascita dei ricordi a lungo termine

Dormire poco fa male alla memoria: un sonno disturbato e interrotto altera un segnale fondamentale nella formazione dei ricordi a lungo termine, e dunque studiare tutta la notte prima di un esame potrebbe non essere una buona strategia, come dimostra l’esperimento condotto sui ratti e pubblicato sulla rivista “Nature”.

In particolare, lo studio, guidato dalla Scuola di Medicina dell’Università del Michigan, indica che non basta una notte di sonno normale per rimediare al danno, poiché lo schema di attività cerebrale rimane alterato: ciò significa che l’interruzione del sonno potrebbe essere sfruttata per impedire a ricordi traumatici di entrare a far parte della memoria a lungo termine.

I neuroni spesso si attivano insieme secondo uno schema ritmico e ripetitivo: è il caso delle cosiddette ‘increspature delle onde acute’, uno schema di attivazione che si verifica nell’ippocampo, un’area fondamentale per la formazione della memoria e nella quale un primo grande gruppo di neuroni si attiva in sincronia, seguito da un secondo, e così via. Queste onde sono quelle che si verificano anche durante la fase Rem, quella più spesso accompagnata dai sogni e legata al consolidamento dei ricordi. Ricerche precedenti avevano evidenziato che, quando queste onde vengono disturbate, i topi mostrano difficoltà ad eseguire test di memoria, ma i ricercatori coordinati da Kamran Diba hanno analizzato in dettaglio in che modo ciò avviene.

Gli autori dello studio hanno registrato per diverse settimane l’attività dell’ippocampo in sette ratti lasciati liberi di esplorare un labirinto: alcuni sono stati regolarmente disturbati durante il sonno mentre altri hanno potuto dormire a piacimento. Con sorpresa dei ricercatori, gli animali che erano stati svegliati mostravano onde anche più frequenti e numerose degli altri, ma erano deboli e poco organizzate tra loro. Inoltre, anche dopo due notti tranquille, i ratti avevano recuperato lo schema cerebrale di base ma senza riuscire a raggiungere il livello di intensità corretto.

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POLITICA

Cardiochirurgia Taormina, Schifani: “Il Ministro valuterà la nostra richiesta di deroga”

Proseguono le interlocuzioni tra la Regione Siciliana e il ministero della Salute sul futuro del Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Nei giorni scorsi il presidente Renato Schifani, accompagnato dal dirigente generale del dipartimento della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute Salvatore Iacolino e dal capo di gabinetto di Palazzo d’Orleans Salvatore Sammartano, ha incontrato il ministro Orazio Schillaci.

Al centro della riunione la richiesta di deroga al “decreto Balduzzi”, che prevede una struttura ogni 5 milioni di abitanti, così come avviene già in Veneto (con Verona e Padova), avanzata lo scorso 15 maggio dalla Regione. «Abbiamo registrato – evidenzia il presidente Schifani – la disponibilità del Ministero a valutare la sostenibilità della nostra proposta sul piano assistenziale ed economico.

La procedura per continuare ad assicurare nell’Isola la presenza articolata dei Centri di cardiochirurgia pediatrica per soddisfare il bisogno di salute delle comunità interessate è stata pertanto incardinata. Non più la sola proroga, ma la deroga sarebbe una conquista della Regione, con la contestuale revisione della Rete ospedaliera. In ogni caso, qualora i tempi per la deroga dovessero allungarsi, il ministero della Salute ha manifestato la possibilità di assicurare un’ulteriore proroga del servizio, che scade il 31 luglio, per garantire la continuità assistenziale».

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