Connect with us

ECONOMIA

Bonus colonnine elettriche 2024 destinato ai privati: modalità di presentazione della domanda e requisiti

E’ possibile presentare, già dall’8 luglio scorso, la richiesta per ottenere il Bonus colonnine elettriche destinato ai privati, cui verrà rimborsato l’80% del prezzo di acquisto e posa in opera degli impianti domestici. Il limite del contributo è stato fissato a 1.500 euro ma sale a 8.000 euro nel caso in cui le colonnine siano installate in aree condominiali.

Il bonus può essere richiesto esclusivamente tramite la piattaforma “invitalia”, cui è necessario accedere tramite il sistema pubblico di identità digitale, per poi compilare la domanda in ogni sua parte.

I documenti da inoltrare cambiano in base se la richiesta verrà fatta da un singolo cittadino privato a da condomini.

Sarà necessario  precisare che i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente con una di queste modalità: bonifici bancari, carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo.

Le richieste pervenute saranno esaminate in base all’ordine temporale di presentazione, e il contributo verrà corrisposto in un’unica tranche.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emetterà, entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello, il Decreto di concessione e pagamento dei contributi, seguendo rigorosamente l’ordine cronologico di ricezione delle richieste.

ECONOMIA

Potenziati i rimborsi degli interessi pagati dalle imprese, Schifani: “Intensifichiamo gli aiuti”

«Alla misura per l’abbattimento dei maggiori interessi pagati dalle imprese hanno già aderito circa 4500 aziende, adesso puntiamo ad intensificare l’aiuto per chi ha già fatto richiesta e ad aumentare la platea dei percettori e la soglia massima di beneficio concedibile. Un altro segnale concreto di vicinanza al sistema produttivo siciliano per sostenere la crescita e gli investimenti». Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la riunione di Giunta che ha approvato le modifiche al decreto che stanziava 45 milioni per la copertura dei maggiori costi finanziari sostenuti dalle aziende sulle operazioni in essere al primo gennaio 2024. Il nuovo provvedimento, proposto dall’assessore dell’Economia, Alessandro Dagnino, prevede l’aumento dell’intensità dell’aiuto che dal 30% passa all’80% degli interessi pagati.

Contestualmente viene aumentata anche la soglia massima del beneficio erogabile che da 10mila euro passa a 15mila euro, allo scopo di rendere maggiormente appetibile l’intervento alle imprese di dimensione maggiore. Infine, viene aumentato l’arco temporale all’interno del quale dovranno essere maturati gli interessi ammissibili al ristoro. Da un’iniziale previsione che si limitava al solo 2023 adesso saranno ammissibili anche i costi sostenuti sino al 30 giugno 2024. «Abbiamo deciso di estendere la misura al 30 giugno 2024 – afferma l’assessore Dagnino – in virtù del fatto che soltanto in quel mese si è registrata una flessione del picco del tasso di interesse di riferimento stabilito dalla Bce. Un apice, al 4,5 per cento, che si è protratto, dopo l’innalzamento graduale durante tutto il 2023, dal settembre di quell’anno a giugno 2024. Con l’intensificazione degli aiuti, inoltre, puntiamo a rendere il sostegno ancora più interessante per le imprese maggiormente esposte e dunque di dimensioni maggiori». Il documento è arrivato sul tavolo di Palazzo d’Orléans dopo un monitoraggio costante dell’intervento, voluto dal presidente della Regione e realizzato dagli uffici dell’Irfis Fin-Sicilia e previa condivisione tra l’assessorato dell’Economia e l’assessorato delle Attività produttive. Adesso sarà trasmesso alla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana per il parere previsto dalla legge.

Continua a leggere

ATTUALITÀ

Voli cancellati da Aeroitalia a Comiso, Federconsumatori Sicilia: ”Urge l’intervento di Schifani e Salvini”

Federconsumatori Sicilia apprende con stupore che la compagnia aerea Aeroitalia ha deciso di tagliare i voli da Comiso lasciando solo quelli con destinazione Roma Fiumicino, Milano Bergamo e Parma e, contemporaneamente, ha deciso anche di sospendere i voli da Trapani Birgi a Cuneo dal 26 gennaio al 29 marzo.

Spariscono, quindi, i collegamenti Aeroitalia dalla Sicilia a Cuneo, Firenze, Bologna e Perugia. Tutte le tratte che sono state, fino a l’altro ieri, l’unico modo per centinaia di giovani studenti siciliani per raggiungere le sedi universitarie di Torino, Firenze, Perugia e Bologna in tempi compatibili con la vita moderna, senza fare svariati cambi di treni, navi, autobus e senza spendere mezzo stipendio dei genitori.

“E’ l’ennesima conferma – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – che le compagnie aeree che operano negli aeroporti siciliani considerano i nostri concittadini solo come arance da spremere. Questa vicenda conferma ciò che Federconsumatori afferma da anni: non è possibile lasciare al mercato l’offerta dei voli da e per la Sicilia, ci deve essere una programmazione a lungo termine gestita insieme dalla politica regionale, dalle società aeroportuali e dalle compagnie aeree. A differenza di tutte le altre Regioni italiane – continua La Rosa – in Sicilia non c’è un’alternativa all’aereo per raggiungere, in tempi ragionevoli, gran parte del resto d’Italia e, per questo, non c’è concorrenza e le compagnie fanno quel che vogliono”.

Federconsumatori Sicilia auspica, quindi, che il governatore Renato Schifani chieda e ottenga un incontro su questo tema con il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

Il quale, a sua volta, invece di sognare ad occhi aperti faraonici ponti da 13 miliardi di euro (3,9 dei quali letteralmente rubati alle Regioni del Sud, poiché stornati dal Fondo Sviluppo e Coesione), dovrebbe mettersi a lavorare notte e giorno ad un piano dei trasporti aerei per la Sicilia razionale e di lungo periodo.

Continua a leggere

ECONOMIA

Messina, Schifani e Basile: ”Sul futuro dell’ex stabilimento Sanderson una progettazione condivisa”

«Per disegnare il futuro di quest’area è già in corso una progettazione avviata dal precedente governo regionale e non definitivamente conclusa, per cui c’è la disponibilità della Regione a promuovere un incontro con i progettisti, affinché possano recepire suggerimenti, integrazioni, modifiche che l’amministrazione comunale di Messina ha il diritto e il dovere di proporre, nel pieno rispetto della collaborazione istituzionale». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in occasione del sopralluogo effettuato con il sindaco Federico Basile nell’area ex Sanderson, a Messina. Una ricognizione che segue l’approvazione nella legge di Stabilità regionale di una norma che ha sancito il passaggio dell’ex sito industriale dall’Ente di sviluppo agricolo al Comune peloritano. «Riuscire a cambiare per sempre questo scenario che abbiamo sotto gli occhi – ha aggiunto Schifani – sarà un “miracolo” a vantaggio dei cittadini e di tutta la comunità. Le amministrazioni che vogliono lavorare bene sanno essere pienamente operative. La sfida del nostro governo è proprio questa, velocizzare la burocrazia favorendo la cultura del fare. Per raggiungere questo obiettivo confido sul rinnovamento della classe dirigente della nostra Regione». «Partiamo da una progettazione condivisa per ridare questo pezzo di città ai cittadini – ha sottolineato il sindaco Basile – poi c’è il tema della bonifica dell’area, per la quale ci sono già le risorse. Per la riqualificazione, poi, contiamo sui fondi comunitari destinati alla rigenerazione urbana. E questo è senz’altro un caso che vi rientra pienamente».

Continua a leggere

Notizie più lette