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ECONOMIA

Carta risparmio spesa 2024: destinatari, requisiti, novità e modalità di fruizione del bonus

Anche per il 2024 torna la Carta Risparmio Spesa, il bonus per l’acquisto di prodotti di prima necessità, ma con alcune novità.

A partire da settembre 2024, sarà attiva la Carta risparmio spesa “Dedicata a te” per acquistare beni di prima necessità, benzina o abbonamenti a trasporti pubblici. Il suo valore nel 2024 sale a 500 euro per ciascun nucleo familiare e potrà essere utilizzato anche per la benzina.

Tra le altre novità del 2024, per la Carta risparmio spesa ci sono anche il requisito della presenza di almeno 3 persone nel nucleo familiare con ISEE sotto i 15.000 euro e l’inserimento di nuovi prodotti tra quelli acquistabili con la social card.

La carta risparmio spesa è una carta di pagamento elettronica prepagata del valore di 500 euro, destinata a famiglie in difficoltà economica, che serve per acquistare i beni di prima necessità (alimentari), ma anche benzina o abbonamenti a trasporti pubblici.

I beneficiari vengono individuati dall’INPS tra coloro che hanno un ISEE non superiore a 15.000 euro con almeno 3 persone nel nucleo familiare, secondo un ordine di priorità che considera il numero dei componenti della famiglia, la presenza di figli e la loro età.

I beneficiari vengono identificati dall’INPS – entro il 25 luglio 2024 – in collaborazione con i Comuni italiani e questi ultimi inviano la comunicazione agli aventi diritto. I beneficiari, dopo aver ricevuto la comunicazione, devono recarsi presso un ufficio di Poste Italiane portando con sé i documenti e i moduli indispensabili per ritirare la carta elettronica Postepay prepagata e già attiva.

Non tutte le famiglie, però, in possesso dei requisiti sopra indicati sono automaticamente beneficiare della carta risparmio spesa in quanto i fondi per ogni Comune sono limitati.  Per poter essere presi in considerazione dall’INPS, che effettuerà la selezione dei possibili beneficiari, è indispensabile aver compilato Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la richiesta dell’ISEE 2024.

Da settembre 2024, come detto, saranno introdotte anche delle novità, ossia: nuove categorie di prodotti ammessi all’acquisto con la social card, ossia prodotti DOP e IGP, ortaggi surgelati, prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola. Restano ammissibili, i costi degli abbonamenti per i trasporti pubblici e le spese per la benzina; uno sconto aggiuntivo del 15% sui prodotti acquistati nei negozi aderenti.

ECONOMIA

Buseto Palizzolo, inaugurato il primo sportello virtuale dei Centri per l’impiego in Sicilia

L’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano, ha inaugurato questa mattina a Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani, il primo sportello virtuale in Sicilia dei Centri per l’impiego. Erano presenti anche il sindaco Francesco Poma e il direttore del dipartimento regionale del Lavoro, Ettore Foti. L’utente, recandosi nella sede del Comune, troverà un totem e, assistito da un impiegato appositamente formato, potrà interfacciarsi con un operatore del Cpi di Trapani e reperire tutte le informazioni.

«Rendiamo sempre più capillare e diffusa la possibilità di accesso alle politiche attive del lavoro per cittadine, cittadini e imprese che si trovano lontani dai grandi centri urbani – ha dichiarato l’assessore Albano – Il mercato del lavoro è mutato negli ultimi tempi e adesso, anche grazie all’ausilio della tecnologia, rafforzeremo la prossimità e la qualità dei servizi per trovare un’occupazione, favorendo le connessioni tra tessuto imprenditoriale e lavoratori. Altri sportelli virtuali verranno aperti nei prossimi giorni in Comuni siciliani con poca densità abitativa».

Il cittadino, tramite il portale Silav, dovrà prima effettuare una prenotazione e attendere un’email nella quale verranno comunicati giorno e orario in cui recarsi allo sportello virtuale e un codice pin da inserire una volta giunto alla postazione del municipio di Buseto Palizzolo. Il totem darà la possibilità di scansionare documenti e apporre firme. Lo sportello virtuale, che ha come partner tecnologico Vodafone, offrirà tutti i servizi propri dei Centri per l’impiego, dalla prima accoglienza all’informazione orientativa, dai percorsi di orientamento individualizzato all’iscrizione nelle liste dedicate alle categorie fragili.

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ECONOMIA

Attività produttive in Sicilia: Tamajo incontra i vertici di Confindustria Catania

Incontro sullo sviluppo delle imprese locali tra i vertici di Confindustria Catania e dell’assessorato delle Attività produttive della Regione Siciliana nella sede etnea dell’associazione degli industriali in viale Vittorio Veneto. L’assessore Edy Tamajo, durante la riunione di ieri pomeriggio con il consiglio di presidenza guidato da Maria Cristina Busi Ferruzzi, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione regionale a rafforzare il tessuto produttivo dell’area e ha delineato una visione di cooperazione con gli industriali del territorio.

«La sinergia tra la Regione Siciliana e Confindustria Catania rappresenta un passo importante verso lo sviluppo economico locale per potenziare la competitività e sostenere la crescita delle imprese – ha dichiarato Tamajo –. L’associazione degli industriali catanesi è un punto di riferimento importante per il nostro assessorato, e la nostra presenza qui, insieme al direttore generale del dipartimento, Carmelo Frittitta, e al commissario dell’Irsap, Marcello Gualdani, è un segno concreto dell’impegno a ridurre le distanze con le associazioni imprenditoriali. Abbiamo l’opportunità di mettere a disposizione un miliardo e mezzo di euro attraverso il Fesr 2021-2027, destinato a settori chiave come ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, transizione digitale ed efficientamento energetico».

Tamajo ha sottolineato, inoltre, la necessità di garantire una maggiore presenza amministrativa a Catania per migliorare l’efficienza burocratica e facilitare l’accesso delle imprese alle risorse regionali. «Stiamo lavorando per attrarre nuovi investimenti nelle nostre aree industriali, con un’attenzione particolare alla zona di Catania, che è un motore fondamentale per l’economia della Sicilia», ha ribadito l’assessore.

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ECONOMIA

Emergenza idrica, Schifani incontra il commissario Dell’Acqua: «Su dissalatori fare prima possibile»

«Ho rappresentato al commissario Dell’Acqua l’importanza di riattivare il prima possibile i tre dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, ormai dismessi da oltre dieci anni. Il governo della Regione ha già individuato nella sua strategia le risorse necessarie, stanziando 90 milioni di euro all’interno dell’accordo di coesione sottoscritto con il governo nazionale. Per accelerare l’iter ho chiesto e ottenuto da Roma che a occuparsene sia il commissario nazionale, al quale la legge ha assegnato pieni poteri di deroga sui tempi di realizzazione. Da parte nostra assicuriamo, nello spirito di leale collaborazione istituzionale, la massima disponibilità a offrire l’appoggio logistico e le risorse umane che dovessero essere necessarie». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che questo pomeriggio ha incontrato a Palazzo d’Orléans, il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, che da domani effettuerà un sopralluogo nei tre siti che ospitano i dissalatori. Erano presenti l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, e il coordinatore della cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, Salvo Cocina. Il commissario Dell’Acqua si è impegnato ad avviare con immediatezza l’iter di evidenza pubblica per l’attivazione in pochi mesi di tre moduli mobili di dissalazione e nel contempo ad approfondire le procedure per l’avvio del percorso di realizzazione dei tre impianti definitivi, da completare entro la prossima estate. «La Regione – ha aggiunto Schifani – ha già avviato gli interventi a breve termine per mitigare gli effetti dell’eccezionale crisi idrica che ha colpito l’Isola e ritiene, comunque, i dissalatori fondamentali per il prossimo futuro per garantire in modo continuo adeguate forniture idriche, visto che a seguito dei cambiamenti climatici saremo costretti sempre più spesso a fare i conti con lunghi periodi di siccità».

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