CRONACA
Palermo, rissa in un bar di via Maqueda provoca due feriti: due arresti e due denunce
A Palermo, due tunisini di 21 e 22 anni sono stati arrestati e due bengalesi di 37 e 36 anni denunciati per la rissa scoppiata in un bar di via Maqueda che ha causato due feriti (uno grave).
I due tunisini non volevano pagare il conto e hanno colpito alla testa, con una bottiglia, il titolare del bar, soccorso dai sanitari del 118 e finito all’ospedale come gli altri coinvolti nella rissa, compresi i due dipendenti bengalesi.
Ingenti i danni al locale.
I carabinieri hanno eseguito le indagini, sentito i testimoni e acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza. I due arrestati fanno parte di un gruppo di ragazzi che stazionano nella zona di via Maqueda all’altezza di via Fiume, dove nei giorni scorsi un loro connazionale è stato pestato da un gruppo di palermitani, provenienti dal vicino mercato di Ballarò, ed è in coma.
CRONACA
Carlentini, scontro tra auto e moto in via Madonna delle Grazie: deceduto uno studente 17enne
Uno studente di 17 anni è morto in un incidente stradale in via Madonna delle Grazie a Carlentini.
Il ragazzo, che frequentava l’ultimo anno dell’istituto industriale, era alla guida della sua moto quando per cause da accertare si è scontrato contro una Renault Modus, guidata da una donna.
Il 17enne è stato sbalzato a terra. I medici del 118 tentato di rianimarlo ma inutilmente. I carabinieri hanno effettuato i rilievi e raccolto le dichiarazioni della donna sotto choc che era al volante dell’auto.
CRONACA
Catania: gli agenti della Polizia di Stato incontrano gli studenti dell’istituto scolastico Angelo Musco
Nuovo appuntamento degli studenti catanesi con la Polizia di Stato. L’iniziativa, capace di suscitare particolare interesse e curiosità, si inserisce nell’ambito del progetto di sensibilizzazione e di educazione alla cultura della legalità, promosso dalla Questura di Catania e sviluppato in quattro scuole del capoluogo etneo, in sinergia con i Dirigenti scolastici e con realtà imprenditoriali, sociali e della comunicazione.
Il secondo appuntamento di questo ciclo di incontri si è svolto nel quartiere Librino, nell’Auditorium dell’Istituto scolastico “Angelo Musco”, e ha visto la presenza del Questore, Giuseppe Bellassai, della presidente di Confindustria Catania, Maria Cristina Busi Ferruzzi, del giornalista Michele Cucuzza, del Dirigente scolastico prof. Mauro Mangano e della prof.ssa Concetta Valeria Aranzulla.
L’intervento del Questore, fin da subito, ha catturato l’attenzione degli studenti soprattutto nel momento in cui ha raccontato la sua personale esperienza di investigatore, impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, nella provincia di Ragusa.
La mafia erode le fondamenta della società ha ricordato il Questore, descrivendo ai ragazzi l’azione che le organizzazioni criminali conducono quotidianamente, in maniera a volte silenziosa, cercando di raggiungere l’obiettivo finale che consiste nel ricavare un profitto illecito a svantaggio dell’intera società.
Importante il passaggio in cui sono state ricordate le bellezze artistiche e naturali del capoluogo etneo, sottolineando il contrasto con il degrado di alcune zone del centro e della periferia, condizione fertile in cui la mafia può attecchire più facilmente. Il concetto della bellezza, del rispetto delle regole e dell’ambiente può essere considerato, invece, il volano di un’azione di rilancio, di crescita e di sviluppo, dove i protagonisti sono proprio i giovani, le nuove generazioni, gli adulti del futuro.
Diversi gli interventi delle studentesse e degli studenti che hanno rivolto domande soprattutto sulla condizione del mondo giovanile ed anche sui metodi per contrastare ipotesi di usura ed estorsione. Nel suo intervento, il Questore si è soffermato sui rimedi previsti dallo Stato per fronteggiare questi fenomeni legati alle azioni delle organizzazioni criminali, ricordando ai ragazzi che le forze dell’ordine sono impegnate, quotidianamente, nella lotta alla mafia e, a questo impegno, va aggiunta la decisiva collaborazione di tutti i cittadini ed in particolare dei giovani.
Stimolante l’intervento del giornalista Michele Cucuzza, capace di affrontare il tema leggendolo attraverso una diversa prospettiva, quella dei giornalisti impegnati ad informare la collettività.
Ha destato interesse anche l’intervento di Maria Cristina Busi Ferruzzi, presidente di Confindustria Catania, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio catanese, potendo contare sempre sul supporto delle forze di Polizia.
La campagna informativa della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
CRONACA
Sant’Agata Li Battiati: presentato il vademecum della Polizia di Stato contro truffe e rapine
La Polizia di Stato ha presentato nella parrocchia “San Tommaso Vescovo e Martiri Inglesi” di Sant’Agata Li Battiati il vademecum “Insieme, per la sicurezza” che raccoglie consigli pratici e suggerimenti utili per non cadere nei tranelli di truffatori senza scrupoli.
L’iniziativa rientra nella campagna di sensibilizzazione che, nei diversi Comuni del catanese, sta riscuotendo particolare interesse e partecipazione, soprattutto tra i più anziani che, spesso, loro malgrado, si trovano coinvolti in truffe e raggiri.
A tal proposito, per scongiurare il verificarsi di spiacevoli situazioni, il funzionario della Questura di Catania ha evidenziato le tecniche più comuni che vengono utilizzate in particolar modo nell’ultimo periodo, come pure sono stati illustrati quei comportamenti semplici ed efficaci in grado di tenere a distanza rapinatori e truffatori. A riguardo, sono stati presentati casi concreti di truffe effettuate, nei mesi scorsi, con pressanti richieste di denaro, avanzate tramite messaggi inviati sul numero di cellulare di ignari cittadini. Carpita la buona fede della vittima del raggiro, i truffatori sono in grado di agire in pochi secondo, giocando anche sull’aspetto emotivo, facendo allusioni al coinvolgimento in situazioni di pericolo o di necessità di familiari e parenti. È in queste circostanze che non bisogna mai cedere alle richieste, anche quando possono sembrare verosimili, chiedendo l’intervento della Polizia di Stato.
Ai più giovani che hanno chiesto chiarimenti sulla sicurezza dei pagamenti on line, è stato ricordato di preferire sempre siti certificati e di utilizzare carte ricaricabili per effettuare acquisti, in modo da limitare i dati condivisi.
I poliziotti hanno inoltre evidenziato l’importanza di contattare sempre, in caso di necessità, il Numero Unico di Emergenza 112 ed è stata ricordata la possibilità di utilizzare l’app “YouPol” che consente, tramite il proprio smartphone, di segnalare alla Polizia di Stato, in tempo reale, casi di illegalità diffusa. L’app è scaricabile in tutti i telefoni e rappresenta uno strumento messo a disposizione dei cittadini per segnalare anche situazioni di violenza domestica di cui si è vittima o di cui si è a conoscenza.
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