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ATTUALITÀ

Maratona di preghiera degli “Amici del Rosario”

CATANIA – “Sant’Agata entrata poi nuovamente nel carcere, allargò le sue braccia al Signore, e disse: Signore che mi hai creato e custodito dalla mia infanzia, e che nella giovinezza mi hai fatto agire virilmente; che togliesti da me l’amore del secolo, che preservasti il mio corpo dalla polluzione, che mi facesti vincere i tormenti del carnefice, il ferro, il fuoco e le catene, che mi donasti fra i tormenti la virtù della pazienza; Ti prego di accogliere ora il mio spirito: perché è già tempo che io lasci questo mondo per tuo comando e giunga alla tua misericordia. Dette queste parole alla presenza di molti con forte grido, rese lo spirito.”

Nonostante la pandemia, ancora in corso, Catania, seppur nel rispetto delle norme anti-covid, non rinuncia ai festeggiamenti in onore di Sant’Agata. A causa della pandemia, anche quest’anno non c’è stata la processione del busto reliquiario, niente candelore in giro per la città. Seguitissime le trasmissioni in streaming degli eventi religiosi solenni della festa, come la messa dell’Aurora del 4 e le celebrazioni di giorno 5 febbraio.  

Ma anche quest’anno, non è mancato il cordone virtuale,  la staffetta dell’amore. Infatti, dalle ore 5 alle 24 del 4 febbraio e dalle 8 fino alle 24 del 5 febbraio, gli “Amici del Rosario”, stanno ripercorrendo idealmente, le vie della città, attraverso la recita del Rosario, con un collegamento ogni ora, OnLine: “loderemo il Signore guardando alla luminosa testimonianza della nostra amata patrona e concittadina Sant’Agata. Oranti aspettiamo di vederti, saremo ancora i tuoi occhi per le strade della città”.

Straordinaria la presenza del primo gruppo di preghiera, che ha preso il nome di “Amici del Rosario” al mondo, fondato il 16 luglio 1995 con Statuto firmato da S.E.R. Luigi Bommarito, Arcidiocesi di Catania. L’Associazione è diretta da Giuseppe Carbonaro, coadiuvato da uno staff infaticabile, unito da un’unica devozione per Sant’Agata. A Catania, tuttavia, il clima non sembra di festa: l’associazione delle candelore, elemento tanto folcloristico quanto religioso della tradizione catanese, è ufficialmente in protesta. L’associazione aveva anche lanciato una raccolta firme popolare. “È trascorsa una settimana dal nostro pubblico appello – ha dichiarato Piero Lipera del Cereo Ortofrutticoli – con cui si invocava la opportunità, così come previsto dallo Statuto e dai Regolamenti del Comitato dei Festeggiamenti Agatini, di convocare il previsto tavolo di confronto. Nessuna risposta”.  

Inoltre, il segretario dell’associazione di categoria Cidec, Lorenzo Costanzo, ha lanciato un appello alle istituzioni per chiedere di discutere l’ipotesi di uscire a spalla ed effettuare una breve processione più lunga del solito con il Busto reliquiario della Santa, proprio come accadde nel 1991, mentre si combatteva la prima Guerra del Golfo. Inoltre, come dichiarato dall’Arcivescovo Gristina, per venire incontro al desiderio dei devoti “sarà organizzata una esposizione straordinaria del busto-reliquiario e delle reliquie non appena le condizioni della emergenza epidemiologica lo consentano, anche prima delle celebrazioni di agosto”.

Ma questo, non è lo spirito giusto della festa che i devoti vogliono. Il silenzio, la devozione, la preghiera deve essere messa in primo piano. Ed ecco che si alza il grido per Agata, grazie anche alla “maratona” di preghiera, OnLine, via streaming, degli “Amici del Rosario”,  invitando tutti per chi volesse aggiungersi nella preghiera. La maratona in presenza, invece, c’è stata davanti all’altarino, con l’icona della Madonna della Lettera e Sant’Agata di via Porticello, dove ogni anno, dopo la messa dell’aurore, l’arcivescovo si sofferma a pregare i misteri gaudiosi del Santo Rosario e benedicendo i “rosari”, che saranno consegnati ai devoti.

Ma l’impegno del gruppo di preghiera era già iniziato ancora prima dei festeggiamenti, infatti, come ogni anno, gli Amici del Rosario hanno animato il Santo Rosario meditato del Triduo in onore alla martire Sant’Agata. Presenti, inoltre, in preghiera nella chiesa Madonna del Carmine di Nicolosi, dove è custodito una delle riproduzioni più antiche del busto di Sant’Agata.

Chiudiamo con una testimonianza ma anche un bel ricordo di qualche anno fa. Nella Basilica Collegiata parrocchiale “Santa Maria dell’Elemosina” di Catania, in occasione della solenne esposizione della reliquia del Velo di Sant’Agata, l’amministratore parrocchiale mons. Barbaro Scionti, alla presenza dei soci del “Circolo Cittadino Sant’Agata” e degli “Amici del Rosario”, aveva benedetto ritualmente una pregiata e fedele antica copia del busto reliquiario di Sant’Agata, fatto ristrutturare e restaurare a regola d’arte da bravi mastri artigiani catanesi, per iniziativa di Giuseppe Carbonaro, fondatore e Presidente del Gruppo Diocesano di preghiera “Amici del Rosario”, l’associazione di ferventi ed infaticabili devoti cittadini agatini nata spontaneamente, nel 1992, tra i cordoni della vara di Sant’Agata durante i giri del 4 e del 5 febbraio.

L’artistico busto è stato donato a Giuseppe Carbonaro dal compianto cav. Agostino Valenti, storico socio del Circolo, poeta e autore del testo di popolari canti in onore dei santi catanesi, tra i quali l’inno ufficiale dei soci del Circolo. Il busto in questi giorni è esposto alla venerazione dei fedeli nella chiesa parrocchiale “Santa Maria della Salute” in Picanello.

Semu tutti Devoti tutti. Cittadini. Viva Sant’Agata

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Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è dimunuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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