Connect with us

CRONACA

Catania, ruba gratta e vinci in un bar: Polizia arresta pregiudicato 38enne accusato di furto aggravato

Nel corso dei servizi notturni di controllo del territorio è pervenuta, alla Sala Operativa della Questura di Catania, la segnalazione da parte del dipendente di un bar di un’area di servizio dell’asse dei servizi, di furto di diversi gratta e vinci, del taglio di 20 euro, avvenuto all’interno della stessa attività da parte di un uomo del quale è stata anche fornita una dettagliata descrizione.

Quest’ultimo, approfittando di un attimo di distrazione del dipendente, aveva sottratto i gratta e vinci per poi allontanarsi velocemente dal luogo, a bordo di un’autovettura. La scena, però, era stata ripresa dalle telecamere del circuito di videosorveglianza.

Sul posto sono stati inviati gli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso Pubblico che, dopo aver acquisito le prime informazioni, si sono messi alla ricerca dell’autore del furto.

Giunti nelle vicinanze via Fontanarossa, gli operatori sono riusciti ad individuare il malvivente a bordo della sua autovettura. L’uomo, corrispondente al soggetto ripreso dalle telecamere del circuito di videosorveglianza, è stato fermato e sottoposto a perquisizione personale che ha dato esito positivo I Poliziotti, infatti, sono riusciti a rinvenire 15 gratta e vinci, del valore di 20 euro, precedentemente rubati.

All’interno della vettura sono stati rinvenuti anche tre telefoni cellulari, dei quali non è riuscito a fornire spiegazioni plausibili circa il possesso, nonché un coltello multiuso.

Al termine delle attività di rito, l’uomo, un 38enne pregiudicato catanese, è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato e denunciato in stato libertà per ricettazione e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Dell’arresto è stato informato il Pubblico Ministero di turno che ha sottoposto l’uomo alla misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio di convalida

CRONACA

Polizia Adrano: denunciato 40enne tunisino presente clandestinamente sul territorio italiano

Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, hanno indagato un uomo di 40 anni, di nazionalità tunisina, in quanto irregolare sul territorio italiano, dando così corso alle successive attività finalizzate al rimpatrio.

In particolare, gli agenti della Volante del Commissariato hanno notato l’uomo nel corso di un controllo di un autocarro sul quale viaggiava, in qualità passeggero e sprovvisto di documenti di riconoscimento. Alla richiesta di fornire le proprie generalità il 40enne ha riferito di essere cittadino tunisino. È stato pertanto accompagnato presso gli uffici del Commissariato, dove sono state compiute tutte le operazioni necessarie per confermarne l’identità ed eventuali precedenti. In quella sede i poliziotti hanno appurato come l’uomo non avesse ottenuto alcun titolo che ne regolarizzasse la posizione, dopo l’ingresso illegale nel territorio italiano.

È stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Successivamente è stato condotto presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, dove sono state avviate le procedure finalizzate all’espulsione e al rimpatrio mediante accompagnamento alla frontiera

Continua a leggere

CRONACA

Catania, tenta di fuggire al controllo: 22enne denunciato per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere

Nella notte tra sabato e domenica gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, in corso Indipendenza, hanno tentato di effettuare il controllo di un giovane a bordo di una vettura, ma questi, alla vista dei poliziotti si è dato alla fuga.

È nato così un lungo inseguimento che si è concluso, grazie all’intervento di un’altra Volante giunta in ausilio, in viale Mario Rapisardi.

Identificato è risultato essere un 22enne pregiudicato catanese, privo di patente di guida. Il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale, poi estesa al veicolo, che ha consentito di rinvenire diversi attrezzi atti allo scasso, sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso totale lordo di 0,91 grammi e sostanza stupefacente del tipo crack, per un peso totale lordo di 0,57 grammi.

È stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e segnalato amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale. Contestualmente gli sono state contestate le diverse violazioni commesse alle norme del Codice della Strada.

Continua a leggere

CRONACA

Randazzo: arresti domiciliati e applicazione del braccialetto elettronico per un 33enne accusato di tentata estorsione e spaccio di stupefacenti

La Procura della Repubblica di Catania, nell’ambito delle indagini a carico di un 33enne di Randazzo, indagato per i reati di tentata estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania l’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Randazzo.

I fatti che hanno originato l’emissione del provvedimento restrittivo, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con gli indagati, hanno fatto luce su una vicenda che avrebbe visto l’indagato, nel giugno dello scorso anno, perpetrare un tentativo di estorsione nei confronti di un uomo 51enne, padre della propria ex convivente di 35 anni.

In particolare, l’indagato avrebbe preteso la somma di €. 850,00 dal padre della sua ex fidanzata, quale rimborso spese a suo dire, per l’acquisto della droga che la 35enne, avrebbe utilizzato durante la loro relazione amorosa finita circa tre mesi prima.

Il 33enne, non si sarebbe limitato ad una semplice richiesta, ma è andato oltre quando il 6 giugno dello scorso anno, avrebbe minacciato il padre della sua ex compagna, inviando sul suo smartphone dei messaggi di testo e vocali tutti intimidatori.

In particolare l’indagato, in quella data, era stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio dai Carabinieri della Stazione di Randazzo e, nell’attesa dell’udienza di convalida, posto ai domiciliari.

È stato proprio durante i suoi arresti domiciliari, quindi, che avrebbe inviato quei messaggi all’uomo, promettendogli che avrebbe fatto del male a lui e alla figlia se non gli avesse dato i soldi: <<…sperate che domani mi arrestano (cioè mi destinano al carcere, n.d.r.) che se domani non mi prendo il carcere e sono agli arresti domiciliari sicuro che vi vengo a trovare a tutti e due!!! >> e poi << …Ora che mi hanno preso (arrestato, n.d.r.) non è più tempo di risolvere la situazione …, da stasera inizia a prendere 50€ al giorno ad arrivare a 850 €… se c’è da fare discussione rompo pure gli arresti, tranquillo!>>.

Alla luce di quelle gravi minacce e, in relazione all’esito dell’udienza di convalida del 33enne, nel corso della quale l’Autorità Giudiziaria aveva disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari, il 51enne, preoccupato per l’incolumità della figlia, si è rivolto ai Carabinieri che, acquisiti gli elementi indiziari e svolti i necessari riscontri, ne hanno compendiato l’esito alla locale Procura della Repubblica con la successiva emissione dell’ordinanza cautelare a carico del 33enne.

Continua a leggere

Notizie più lette