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ATTUALITÀ

Produzione, detenzione e traffico di droga: in manette un 24enne a Messina

Messina

MESSINA – I Carabinieri della Stazione di Messina Gazzi hanno arrestato in flagranza di reato un 24enne incensurato (M.P. le sue iniziali) ritenuto responsabile del reato di produzione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.

Nel pomeriggio di ieri è scattata l’operazione antidroga nel “Rione San Giovannello” di Messina dove, da alcuni giorni, i militari dell’Arma seguivano i movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione del giovane. Dopo diversi appostamenti, i carabinieri della Stazione di Gazzi hanno fatto irruzione in casa e hanno perquisito i locali nella disponibilità del ragazzo, rinvenendo e sequestrando oltre 16 kg di marijuana e 32 grammi di cocaina.

Lo stupefacente, confezionato in diversi involucri, era nascosto in parte in un locale adibito a cabina armadio, un ulteriore quantitativo era conservato in una borsa frigo nella cucina dell’appartamento mentre la maggior parte era detenuta nella cantina dell’abitazione dove i militari hanno rinvenuto due grossi borsoni di colore nero con all’interno 19 involucri in cellophane sottovuoto contenenti marijuana.

Nel corso della perquisizione, sempre all’interno della cantina, i Carabinieri hanno notato una finestra che non affacciava all’esterno ed era parzialmente occultata dal materiale depositato. Insospettiti, i militari hanno verificato che questa apertura dava accesso a un’intercapedine adibita all’essiccazione e al confezionamento dello stupefacente dove erano installate delle lampade a incandescenza che illuminavano e riscaldavano il locale ed erano ancora appesi a fili di nylon dei residui di rami e foglie morfologicamente riconducibili a quelle della cannabis sativa.

Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti anche due bilancini di precisione, una piastra per il confezionamento sottovuoto e oltre 2.000 euro in contanti in banconote di vario taglio, ritenuti il provento dell’attività illecita.

Il 24enne è stato arrestato per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa di comparire davanti al Giudice del Tribunale di Messina per il rito direttissimo.

ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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ATTUALITÀ

Ex Blutec Termini Imerese: il gruppo escluso deposita il ricorso al Tar del Lazio

E’ stato depositato ieri al Tar del Lazio, e protocollato, il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding.

A presentarlo è stato l’avvocato Anna Ferraris per conto della cordata Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl, la cui offerta non era stata ritenuta congrua dai commissari straordinari che hanno valutato le proposte per l’acquisizione dello stabilimento.

 

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