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ATTUALITÀ

Catania, arrestato un 31enne. Nel suo bar materiale esplosivo

CATANIA – Nel corso dei servizi predisposti dal Questore di Catania, nella mattinata del 21 dicembre 2019, personale della Squadra Amministrativa effettuava un controllo all’interno di un esercizio pubblico di bar sito nel Comune di San Gregorio di Catania, frazione Cerza. Nella circostanza, nel retrobottega del bar, veniva rinvenuto un ingente quantitativo di materiale esplodente di quinta categoria, costituito da batterie pirotecniche (cc.dd. cassette cinesi) da 100 colpi cadauna e alcuni candelotti, per un totale di 170 kg. lordi, con un principio attivo di 40 kg.

All’interno del locale dove è stato rinvenuto il materiale esplodente, posto al piano terra di un piccolo stabile con sovrastante un immobile per civile abitazione, oltre a due slot machine installate senza alcuna autorizzazione e non collegate alla rete dei Monopoli di Stato, si trovavano anche alcune bombole di gas che, in caso di eventi critici come un incendio o l’innesco del materiale esplodente, avrebbero potuto causare una potentissima esplosione tale da demolire l’intero edificio. Per porre in sicurezza tutto il materiale esplodente trovato all’interno dell’esercizio pubblico, interveniva il personale del Nucleo Artificieri della Questura di Catania; successivamente, tutto il materiale veniva rimosso e affidato per la custodia a una ditta autorizzata di questa provincia.

Il titolare del bar, B.D.C. di anni 31, in considerazione della quantità e qualità del materiale esplodente con elevata potenzialità, idoneo a provocare un’esplosione con rilevante effetto distruttivo, veniva tratto in arresto perché colto in flagranza del reato previsto dall’art. 2 della legge 895/67 che punisce “chiunque illegalmente detiene a qualsiasi titolo le armi o parti di esse, le munizioni, gli esplosivi, gli aggressivi chimici (…)” con la reclusione da uno a otto anni. Pertanto, su disposizione del Magistrato di turno, l’uomo veniva associato presso la locale Casa Circondariale di Piazza Lanza.

Adesso, per preservare la sicurezza pubblica e scongiurare ogni eventuale, possibile, reiterazione della condotta illecita che metterebbe a repentaglio l’incolumità di quanti abitano quell’edificio e le case vicine, il Questore di Catania dott. Mario Della Cioppa, nella sua qualità di Autorità di Pubblica Sicurezza, sta esaminando l’adozione di un provvedimento di applicazione dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di P.S. che comporterà la chiusura del locale per un congruo periodo.

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ATTUALITÀ

Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è diminuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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