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ATTUALITÀ

Messina, stavano svaligiando alcuni negozi: arrestati due ladri

MESSINA – Questa notte, i carabinieri del Nucleo Radiomobile e i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Messina, hanno arrestato in flagranza due messinesi già noti alle forze dell’ordine. Un 43enne, Romano Carmelo, in atto sottoposto agli arresti domiciliari e che, pertanto, è stato ritenuto responsabile anche del reato di evasione, e un 25enne, Arrigo Alex. Entrambi sono ritenuti responsabili di un tentativo di furto ad un panificio e di un furto a un negozio di calzature del rione Giostra.

I due ladri, intorno alle 23.00, hanno tentato di forzare la saracinesca di un panificio sito sul Viale Giostra, angolo via R. Margherita, senza riuscire a introdursi nell’esercizio commerciale e poco dopo, dopo avere danneggiato la porta a vetro dell’ingresso, si sono introdotti in un negozio di calzature per bambini nella vicina Via Santa Maria di Gesù Inferiore dove hanno rubato la somma di 60 euro in contanti e 4 paia di scarpe.

Il tentativo di furto è stato segnalato al numero di emergenza 112 NUE e sul posto sono intervenute le pattuglie del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri ed una pattuglia della Squadra Mobile della Questura di Messina che hanno bloccato e tratto in arresto il quarantatreenne, mentre il complice è riuscito a dileguarsi. L’esame delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona ha consentito però di identificare il fuggitivo nel giovane venticinquenne che, poco dopo, è stato rintracciato ed arrestato presso il suo domicilio.

Le perquisizioni personali e domiciliari a carico dei due arrestati hanno consentito di rinvenire, oltre una parte della refurtiva restituita al titolare del negozio, gli abiti indossati dai due ladri mentre commettevano i reati che sono stati sottoposti a sequestro per le comparazioni con le immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza degli esercizi commerciali.

I due arrestati, oltre che di furto aggravato in concorso, dovranno rispondere anche del reato di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità per non aver ottemperato al divieto di circolazione senza comprovato motivo previsto dal decreto in materia di contenimento dell’emergenza sanitaria per contrastare la diffusione del virus Covid-19. Inoltre il quarantatreenne, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per precedenti reati, dovrà rispondere anche del reato di evasione.

I due arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, sono stati sottoposti al regime di arresti domiciliari e tradotti presso le rispettive abitazioni e questa mattina compariranno davanti al Giudice del Tribunale di Messina per l’udienza di convalida dell’arresto e la celebrazione del processo con rito direttissimo.

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Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è diminuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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