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ATTUALITÀ

Le origini del culto e della Calata di San Filippo: il libro del prof Longo Minnolo restituisce a Calatabiano la sua identità

CALATABIANO – Ancora una volta, l’Associazione Portatori di San Filippo Siriaco ha lasciato il segno. E lo ha fatto restituendo alla comunità di Calatabiano un pezzo fondamentale della sua storia, legata inevitabilmente alla devozione per il Santo esorcista e alla celebra “Calata”.

Nel corso di un evento culturale, organizzato con il patrocinio dell’ARS (Assemblea Regionale Siciliana) e svoltosi nella suggestiva cornice del ristorante “Il Borgo del Saraceno”, situato ai piedi del Monte Castello, il direttivo dell’associazione, guidato dal presidente Giuseppe Di Gangi, ha presentato alla città il libro “Il culto, l’abbatia, la calata di San Filippo a Calatabiano” (edizioni La Rocca), scritto dal professor Salvatore Longo Minnolo, stimato docente e studioso, il quale, dopo aver analizzato alcune preziose e antichissime pergamene custodite nell’archivio dell’Abbazia di San Filippo ad Agira, ha raccolto in quest’opera una serie di informazioni inedite sulle origini dell’antico culto a Calatabiano (risalente, con ogni probabilità, all’epoca normanna) e della tradizionale “Calata”. Stando alle rivelazioni fatte da Longo, la spettacolare discesa del Santo, che si svolge ogni anno nel mese di maggio, sarebbe nata da un cosiddetto “furto sacro”, avvenuto intorno agli anni quaranta del 1700.

“Questo libro lo avete scritto voi – ha dichiarato il professor Longo rivolgendosi ai calatabianesi – i vostri padri, i vostri antenati, lo hanno scritto con la loro fede, con il loro amore, con il loro culto a San Filippo. Ho assistito alla Calata e alla Cchianata e ritengo che la fatica dei portatori sia una vera e profonda preghiera al Santo, perché non si può affrontare un tale stress fisico se non si crede fortemente in quello che si fa. Io li ho ammirati, mi sono emozionato. A Calatabiano ho percepito una profonda fede in questo grande Santo. Nel libro troverete il perché dell’attuale Calata”.

Ad aprire la serata, facendo gli onori di casa, il presidente dell’Associazione Portatori di San Filippo, che ha illustrato il “Progetto Marzacchina”, attraverso il quale si intende restituire alla comunità locale l’originario luogo di culto dedicato al “Siriaco”. Si tratta di un sito di grande importanza dal punto di vista storico e religioso, purtroppo abbandonato a sé stesso ormai da troppi anni e quasi “cancellato” dalla memoria. Secoli fa, infatti, esisteva un’abbazia dedicata a San Filippo d’Agira situata in contrada Marzacchina (zona distante pochi chilometri dal centro abitato di Calatabiano), luogo in cui i calatabianesi del tempo, prima della nascita della “Calata”, veneravano e festeggiavano il loro Santo protettore. L’Associazione punta all’acquisto del terreno (oggi di proprietà privata) in cui sorgeva l’antico edificio, di cui rimangono solo alcuni ruderi, con l’intento di riqualificare l’area e restituirla, come detto, alla città.

“È un luogo di culto molto antico e per noi è di vitale importanza – ha affermato il presidente Di Gangitrovo sia doveroso restituirlo alla comunità. Non abbiamo alcuna intenzione di stravolgere l’attuale festa: il progetto consiste nel comprare il terreno (che insiste all’interno del palco fluviale dell’Alcantara), bonificarlo e restituirlo alla collettività. Potrebbe diventare un sito importante: i calatabianesi torneranno ad avere questo luogo di culto, questo è il nostro obiettivo”.

Una promessa, più che un semplice obiettivo, fatta da Di Gangi al numeroso pubblico che ha assistito all’evento, allietato dalle voci di Carmen Barone (soprano) e Dino Lanzafame (tenore) e dalle note del pianista Alessandro Benedetto. Devoti di Agira, Aci San Filippo, Limina e non solo si sono presentati a Calatabiano per assistere alla conferenza e rafforzare ulteriormente il legame di reale e concreta fratellanza tra le varie località fedeli al Santo.

Il tavolo dei relatori

Tra i relatori della serata – oltre al capovara Salvatore Benedetto, il giornalista Giuseppe Fumia e il dottor Concetto La Spina, psicologo e sociologo – anche il priore dell’abbazia di San Filippo d’Agira, padre Giuseppe La Giusa: “Amate San Filippo – ha rimarcato – perché una devozione cresce se la vogliamo noi. Cerchiamo, dove è spenta la devozione, di riprenderla, perché appartiene alla nostra cultura e al nostro passato, che non si può abbandonare. La storia deve essere fatta con i documenti alla mano, perché altrimenti si parla di leggenda, di sentito di dire. Non immaginavo si arrivasse alla realizzazione di un libro, per questo ringraziamo il Signore e la buona volontà di coloro che si sono impegnati a mettere per iscritto una pagina storica di Calatabiano che non si conosceva. Ora non c’è più il sentito dire, ma ci sono la realtà e i fatti, e quando ci sono i fatti che parlano bisogna tacere”.

In platea, in compagnia del parroco di Calatabiano, Salvatore Sinitò, anche monsignor Giovanni Mammino, Vicario Generale della Diocesi di Acireale: “Il progetto Marzacchina è un’opera encomiabile – ha dichiarato – un’opera di qualità. A volte nelle associazioni si portano avanti iniziative superficiali, qui invece c’è qualità e lì dove c’è qualità la Diocesi apprezza e sostiene in ogni modo. Questa è la strada da seguire: mi auguro che questo progetto vada a buon fine, perché non possiamo perdere i luoghi della nostra identità, i luoghi della nostra memoria. Mi auguro con tutto il cuore che questo progetto vada avanti”.

Insomma, una serata all’insegna della cultura, della storia, della devozione. Il ricavato del libro – dotato di codice ISBN e quindi acquistabile online in tutto il mondo – servirà a finanziare il “Progetto Marzacchina”, il grande sogno dell’Associazione Portatori di San Filippo Siriaco.

Il pubblico presente all’evento

ATTUALITÀ

“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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ATTUALITÀ

“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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AMBIENTE

Bandiere blu, in Italia salgono a 236: tre nuovi ingressi per la Sicilia, ora a quota 14

Salgono a 236 le località costiere che potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2024, dieci in più dell’anno scorso.

Vessillo che quest’anno, per la 38/a edizione, sventolerà su 485 spiagge con mare eccellente per 4 anni consecutivi (27 in più rispetto al 2023) che corrispondono a circa l’11,5% di quelle premiate a livello mondiale.

Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for Environmental Education) sulla base di 32 criteri del Programma.

Sul podio sempre prima la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi Comuni e un’uscita mentre seguono a pari merito con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 Bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino Alto Adige sale a 12 con due Comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.

In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). 

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