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Taormina: “L’ho scampata bella”, il racconto di Maria, sopravvissuta al bombardamento del 9 luglio del 1943

TAORMINA – Ancora una sopravvissuta racconta il bombardamento del 9 luglio del 1943. Allora – riferisce, Maria Cutrufelli, nella testimonianza raccolta dall’esperto di storie della seconda guerra mondiale, Piero Arrigo – dovevo avere 19, 20 anni non ancora compiuti e devo dire che l’ho scampata bella insieme al mio amico Aldo Bonaventura.

C’era in corso alle 12,30 una riunione dell’alto comando tedesco al San Domenico quando arrivarono due ricognitori sopra l’Albergo per lanciare alcune bombe e spezzoni incendiari che provocarono pochi danni ma un vasto incendio nel vallone sottostante forse per segnalare il target a chi sarebbe venuto dopo. I tedeschi che si erano riuniti per un “pranzo di guerra” sbaraccarono in fretta e furia e i bombardieri delle 16.30 non trovarono nessuno e fecero una devastazione secondo me inutile ma solo intimidatoria visto che gli Alleati preparavano lo sbarco del giorno dopo.

Il semaforo non diede per tempo l’allarme: colpa del comandante ufficiale di marina e per giunta taorminese? Si chiacchiero’ molto dopo ed a guerra finita di questo signore simpatizzante degli Alleati con moglie americana e cognata pure statunitense . Si discuteva anche di un volantino lanciato dai ricognitori per invitare la gente a mettersi in salvo, ma nessuna certezza. Con Aldo e con la faccia annerita ed i capelli bianchi dalla polvere dopo i cinque minuti terribili sotto le bombe delle 16,30 lasciammo il portone di Casa Caprino dove ci eravamo rifugiati e saltando sulle macerie e sulle travi che ingombravano il corso ci dirigemmo verso piazza Duomo dove tra la polvere ancora fitta ed il fumo degli incendi aleggiava la morte. Qui’ incontrammo una mia amica italo svedese che si uni’ a noi. Dappertutto lamenti ed invocazioni di aiuto. Aldo scosto’ un corpo insanguinato per scoprirne un altro coperto dal primo ma ancora in vita. La casa del sarto D’Allura colpita in pieno ma lui salvo sotto lo spesso tavolo di legno della sartoria che invocava aiuto. Ci facemmo spazio per tentare di soccorrerlo rimuovendo i detriti ma era impossibile tirarlo fuori perche’ una barra di ferro gli immobilizzava la gamba.

Unica cosa possibile era cercare di rincuoralo aspettando i soccorsi. Da li a poco arrivo’ un reparto militare tedesco insieme ad uomini dell’UNPA che si misero a scavare freneticamente alla ricerca di superstiti e devo dire che pure accorsero molti compaesani per dare una mano a quei ragazzi in uniforme. Una macchina militare tedesca (Kubelwagen ndr) era ferma e coperta da calcinacci di fronte il Municipio ed il soldato ci guardava immobile. Gli gridai di darci una mano e Aldo si diresse verso di lui per scuoterlo ma appena gli fu vicino si accorse con orrore che gli mancava tutta la parte posteriore del cranio e dopo si accascio’ inerte sul volante . Che spettacolo…dappertutto sangue e tracce di resti umani con quella polvere impalpabile che si posava tra i capelli e penetrava nelle narici. I soccorritori lavorarono incessantemente fino alle 2 di notte e noi pure con loro. Tutti nel pomeriggio sfollarono nelle campagne eccetto la mia famiglia che il giorno dopo venne prelevata da alcuni amici e condotta a Gaggi nella loro residenza dove attendemmo la fine della guerra in Sicilia”.

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Anci Sicilia: dal 2019 al 2023 la popolazione è diminuita del 1,93%. Registrato un andamento negativo di oltre 94mila abitanti

In Sicilia, dal 2019 al 2023, la popolazione è diminuita dell’1,93%.

I numeri evidenziano un andamento negativo di oltre 94 mila abitanti

Le uniche province in controtendenza sono Catania, dove lo spopolamento è dello 0,26% (-2.836 abitanti) e Ragusa, dove invece la popolazione aumenta dello 0,71% (+2.229).

Il dato è emerso nel corso del convegno organizzato da Anci Sicilia che si svolge oggi a San Marco D’Alunzio, in provincia di Messina.

La maglia nera della crisi demografica spetta al territorio di Enna, (-4,58%, -7.431 abitanti). Seguono Caltanissetta (-3,91%, -10.155), Agrigento (-3,46%, -14.826), Messina (-3%, -18.533), Palermo (-2,23%, -27.413), Trapani (-2,13, -9.033), Siracusa (-1,67%, -6.530).

Tra i capoluoghi di provincia, a soffrire di più dello spopolamento è Trapani, con -15,80%, -10.473. Seguono Enna che segna una perdita del 4,46%, -1.193 abitanti, Agrigento (-4,36%, -2.538), Messina (-4,31, -9.823), Caltanissetta (-3,90, -2.391), Palermo (-3,10%, 20.221), Siracusa (-2,57%, -3.075): in controtendenza Catania che cresce, dove la popolazione cresce dello 0,66% (+1.978) e Ragusa con +2,95% (+2.102 abitanti).

“Purtroppo – dice il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano- lo spopolamento non riguarda solo le aree interne o montane. Non è una questione limitata. In tutte le province i dati precisano che, tranne a Ragusa e Catania, negli ultimi 5 anni la popolazione dell’Isola ha subito un preoccupante decremento. Credo che nell’agenda politica il problema sia entrato solo a livello superficiale senza una reale volontà di risolverlo.

Come sarà la Sicilia nei prossimi anni è un argomento che bisogna affrontare ogni giorno. Sulla base del censimento chiuso al 31 dicembre 2022, la popolazione siciliana risulta ammontare a 4.814.016 residenti. Un dato in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge la crisi finanziaria che colpisce i comuni da anni e che Anci Sicilia non smette di denunciare: allo stato attuale abbiamo 70 comuni in dissesto, 43 comuni in piano di riequilibrio”.

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“La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”

CATANIA – Il fenomeno sempre più diffuso delle recensioni sul web, che possono danneggiare i ristoratori e al tempo stesso confondere i clienti, sarà uno dei temi al centro del convegno organizzato da Fipe Confcommercio Catania dal titolo “La comunicazione nei pubblici esercizi – Gli esercizi pubblici nella comunicazione”, in programma giovedì 16 maggio alle 10 nel salone della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (via Cappuccini 2, Catania).

Nell’occasione la Fipe – Federazione dei pubblici esercizi etnei presenterà anche la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, in programma sabato 18 maggio. L’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica per il suo alto valore e che coinvolgerà migliaia di esercizi commerciali, con il patrocinio dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, consentirà anche di sostenere e avviare mense di comunità della Caritas diocesana su tutto il territorio nazionale.

All’evento, moderato dal giornalista dell’Adnkronos Francesco Bianco, prenderà parte insieme al presidente di Confcommercio Catania, Pietro Agen e al presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorio, anche il sindaco di Catania Enrico Trantino.

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“Caravaggio: la verità della luce”. Tornano a Catania le opere di Caravaggio

CATANIA – Dal 1 giugno al 6 ottobre 2024, tornano a Catania, le opere di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio.

La mostra “Caravaggio: la verità della luce”, vuole portare un contributo di conoscenza ad un periodo fondamentale dell’arte europea, dalla fine del cinquecento, alla prima metà del seicento, intrecciandosi, con quella che viene comunemente definita, età barocca.

Davanti alle opere di Caravaggio, i visitatori, per magia, faranno un viaggio, che arriva fino all’anima. Soggetti emergono dal nero, attraversando l’arte, riportandola alla luce. “Caravaggio: la verità della luce”, è un viaggio nella conoscenza della vita e della morte, giochi di luci ed ombre, come nell’alba e nel tramonto.

L’evento straordinario, co-organizzato dall’Associazione MetaMorfosi e dal Comune di Catania, sarà presentato ufficialmente, in Conferenza Stampa, giovedì 16 maggio 2024, alle ore 11, presso la Sala Giunta del Palazzo degli Elefanti a Catania, in presenza del sindaco avv. Enrico Trantino e del Presidente di MetaMorfosi on. Pietro Folena

Forse non tutti sanno che, nella sua breve, ma tormentata vita, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, ha trascorso un intenso periodo in Sicilia

La mostra sarà visitabile, solo per la stampa, venerdì 31 maggio alle ore 11. L’inaugurazione, invece, è in programma, sempre venerdì 31, alle ore 19, presso la Pinacoteca ex Monastero Santa Chiara, via Castello Ursino, 10, Catania. Per l’occasione, sarà inaugurata, dopo il suo recupero architettonico, anche la Pinacoteca, luogo noto a tutti i catanesi, perché c’era l’anagrafe, archivio storico, della città etnea.

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