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CRONACA

Alcamo, con un inganno rubano a casa di un’anziana vedova: madre e figlia finiscono in manette

ALCAMO – I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Alcamo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due donne siracusane (madre e figlia di 47 e 26 anni), per le quali si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza per il reato di furto in abitazione ai danni di un’anziana vedova alcamese.

Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, avviate a seguito della denuncia presentata dalla vittima, disperata dopo essersi resa conto che le erano stati sottratti monili in oro e contanti. Secondo la ricostruzione dei militari, alla fine del mese di ottobre, mentre la donna si stava recando a piedi alla messa domenicale in pieno centro ad Alcamo, era stata avvicinata in strada dalle odierne arrestate che si sarebbero spacciate per amiche della figlia. Convinta la vittima di essere state contattate per darle una mano con le pulizie domestiche, si sarebbero poi fatte accompagnare alla sua abitazione. Qui giunte, avrebbero altresì riferito di essere state incaricate dal Comune di verificare le condizioni di salute dell’anziana e, sostenendo di avere constatato il gonfiore delle sue mani, avrebbero applicato uno spray asseritamente curativo. Tale spray, in realtà, sarebbe stato utilizzato come scusa per sfilare gli anelli indossati dalla vittima. Così, riferendo di aver lasciato i monili in un cassetto affinché l’anziana potesse poi recuperarli dopo che lo spray avesse fatto effetto, le odierne arrestate avevano lasciato l’abitazione.

Solo a quel punto, l’ottantatreenne si sarebbe accorta che le erano stati sottratti, oltre agli anelli, anche la somma contante di 400 euro, prelevati dalle donne in un momento di distrazione all’interno di un cassetto ove erano custoditi.

L’attività di analisi e di controllo del territorio condotta dai Carabinieri ha però consentito con prontezza di risalire all’identità delle presunte malfattrici, già note per pregressi precedenti di polizia.

Le arrestate, rintracciate nel Comune di Noto, sono state ristrette agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Sono ancora in corso ulteriori accertamenti da parte dei militari dell’Arma, al fine di risalire all’eventuale responsabilità dei soggetti circa ulteriori episodi del medesimo tenore.

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CRONACA

Catania: salvato bambino di 11 anni allontanatosi improvvisamente dalla propria abitazione

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo Ognina” sono intervenuti prontamente per riportare a casa un bambino di 11 anni. Il bambino si era allontanato improvvisamente dalla propria abitazione e non riusciva a fare ritorno, provocando preoccupazione nei familiari.

La sua presenza in via Canfora è stata segnalata alla Centrale Operativa della Questura, che ha immediatamente inviato una pattuglia sul posto. Gli agenti hanno trovato il bambino in stato confusionale, impaurito e privo di documenti. Con grande sensibilità e professionalità, lo hanno tranquillizzato e messo a suo agio.

Sono stati subito effettuati gli accertamenti necessari per identificarlo e contattare i suoi familiari. Una volta rintracciati, il bambino è stato affidato alle cure dei genitori, visibilmente sollevati.

Grazie alla tempestività e alla competenza degli agenti, la vicenda si è risolta positivamente, dimostrando ancora una volta l’importanza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine nella tutela dei cittadini, specialmente dei più vulnerabili.

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CRONACA

Viagrande, controllo straordinario del territorio: elevate sanzioni per un valore di oltre 3800 euro

Ancora un controllo straordinario del territorio di Viagrande è stato eseguito dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale e del reparto Prevenzione Crimine di Catania.

L’attività di polizia, mirata in particolar modo al rispetto delle norme della circolazione stradale, ha sottoposto a controllo complessivamente 117 persone e 70 veicoli e ha portato all’elevazione di 15 contravvenzioni al Codice della strada, per un valore di oltre 3.800 euro e una decurtazione sulle patenti pari a venti punti.

In particolare, due persone sono state sanzionate per mancata copertura assicurativa, sette per la mancata revisione periodica con conseguente sospensione del mezzo dalla circolazione, due per guida senza casco. Per queste violazioni si è proceduto al sequestro e a fermo amministrativo di quattro veicoli con il ritiro delle carte di circolazione. A due persone è stata ritirata la patente perché non più in corso di validità.

Inoltre, sono state dislocate varie pattuglie lungo le strade del centro cittadino per l’identificazione di avventori di bar, chioschi, sale giochi e centri scommesse.

Con l’ausilio delle unità cinofile, sono state effettuate perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e sostanze stupefacenti, in alcune abitazioni di soggetti già noti alle forze dell’ordine.

Le azioni di prevenzione e controllo proseguiranno e verranno intensificate durante l’intera stagione estiva in tutti i Comuni ricadenti nella giurisdizione del Commissariato di Acireale, nell’ottica di assicurare sempre ai cittadini la presenza costante della Polizia di Stato.

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CRONACA

San Pietro Clarenza: Controlli alle attività commerciali: chiusa una gastro-pescheria abusiva

Controlli congiunti dei Carabinieri della stazione di Camporotondo Etneo e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania agli esercizi commerciali del comune di San Pietro Clarenza, a tutela della salute dei consumatori.

Al riguardo, l’attività ispettiva, mirata a verificare il rispetto della normativa vigente in ambito sanitario-alimentare, ha riguardato una pescheria che produceva anche “preparati” da asporto e che è stata sanzionata e chiusa.

In particolare i Carabinieri, dopo aver effettuato l’ispezione igienico sanitaria presso i locali, hanno rilevato che il titolare, un pescivendolo 57 enne di Acireale, non aveva mai ottenuto la prevista registrazione sanitaria, indispensabile per chiunque operi in una attività commerciale con sostanze alimentari, sia che le prepari, semplicemente manipolandole, sia che le confezioni, sia che si limiti a consegnare prodotti preconfezionati.

L’esercizio commerciale era, perciò, abusivo e a fronte di tale violazione l’uomo è stato sanzionato amministrativamente per un importo complessivo di 3.000 euro, con richiesta, inoltre, all’ASP di Catania, del provvedimento di chiusura del locale e diffida a non proseguire l’attività.

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