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CRONACA

Licodia Eubea: i carabinieri sequestrano oltre 600 cartucce e denunciano un 67enne

LICODIA EUBEA – I Carabinieri della stazione di Licodia Eubea, supportati dalla Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sicilia, sono stati impegnati in un servizio a largo raggio finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa ed in particolare alla detenzione illegale di armi.

In tale contesto operativo, le attività di controllo effettuate in contrada Giurfo hanno riguardato un casolare di campagna con annesso magazzino nelle cui adiacenze hanno individuato ed identificato due uomini che hanno riferito di essere i proprietari. I miliari dell’Arma hanno notato sul terreno all’interno della proprietà la presenza di numerosi bossoli cal. 12 sparati da fucile da caccia e pertanto, non avendo fornito i proprietari una spiegazione plausibile, hanno effettuato una perquisizione all’interno della masseria.

Al termine della predetta attività i Carabinieri hanno rinvenuto, in una struttura con annessa mangiatoia in muratura, un sacco di plastica con all’interno un fucile da caccia marca Breda di tipo semiautomatico cal. 12 e in un altro sacco 42 cartucce cal 12, a piombo spezzato. In un’altra struttura della proprietà, nascosti in un ambiente adibito a posto letto, i Carabinieri hanno trovato in una scatola altre 8 cartucce cal. 12 a piombo spezzato.

I successivi accertamenti, effettuati dai militari, hanno chiarito che il fucile ed il relativo munizionamento risultavano di proprietà di un altro uomo, un 67enne di Ragusa e fratello dei predetti, il quale, pur essendo legalmente detentore del fucile, è stato denunciato per “omessa custodia di armi” nonchè per “detenzione abusiva di munizioni” in relazione all’ulteriore munizionamento rinvenuto nel corso della perquisizione.

Nel prosieguo del servizio i Carabinieri, nel transitare in contrada Vascello, hanno notato in una scarpata la presenza di un borsone abbandonato al cui interno e tutt’intorno sono state trovate 679 cartucce e 240 bossoli. Le cartucce erano delle seguenti tipologie: 377 cal. 12, 119 cal. 16, 123 cal. 8, 17 cal 9×21, 13 cal 7.65, 10 di altri calibri, mentre i 240 bossoli erano di vari calibri. I militari operanti hanno sottoposto a sequestro a carico di ignoti tutte le cartucce.

I controlli alla circolazione stradale, effettuati dai Carabinieri nel medesimo contesto operativo anche in altri Comuni del comprensorio calatino, hanno consentito l’identificazione di oltre 160 persone e il controllo di un centinaio di veicoli, elevando una decina di sanzioni amministrative al C.d.S. per un importo complessivo di oltre 5.000 euro.

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CRONACA

San Pietro Clarenza: Controlli alle attività commerciali: chiusa una gastro-pescheria abusiva

Controlli congiunti dei Carabinieri della stazione di Camporotondo Etneo e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania agli esercizi commerciali del comune di San Pietro Clarenza, a tutela della salute dei consumatori.

Al riguardo, l’attività ispettiva, mirata a verificare il rispetto della normativa vigente in ambito sanitario-alimentare, ha riguardato una pescheria che produceva anche “preparati” da asporto e che è stata sanzionata e chiusa.

In particolare i Carabinieri, dopo aver effettuato l’ispezione igienico sanitaria presso i locali, hanno rilevato che il titolare, un pescivendolo 57 enne di Acireale, non aveva mai ottenuto la prevista registrazione sanitaria, indispensabile per chiunque operi in una attività commerciale con sostanze alimentari, sia che le prepari, semplicemente manipolandole, sia che le confezioni, sia che si limiti a consegnare prodotti preconfezionati.

L’esercizio commerciale era, perciò, abusivo e a fronte di tale violazione l’uomo è stato sanzionato amministrativamente per un importo complessivo di 3.000 euro, con richiesta, inoltre, all’ASP di Catania, del provvedimento di chiusura del locale e diffida a non proseguire l’attività.

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CRONACA

Militello in Val di Catania: arrestato giovane 19enne già posto ai domiciliari e trovato in possesso di due coltelli

I Carabinieri della Stazione di Militello in Val di Catania erano al corrente della “propensione” di quel 19enne, del posto, dedito alla violazione delle prescrizioni attinenti alla propria misura cautelare degli arresti domiciliari, tanto che lo tenevano d’occhio e, per l’aggravamento della stessa, ne avevano già compendiato all’Autorità Giudiziaria l’esito della loro attività di controllo.

Manco a dirlo però, quando, l’altro giorno, intorno alle 14.00, una parente del giovane se l’è trovato in casa propria, così evadendo ancora una volta dall’abitazione nella quale avrebbe invece dovuto stare rinchiuso per di più chiedendole di procurargli un quantitativo di marijuana.

La donna ha chiamato impaurita i Carabinieri che sono pertanto accorsi, ma il 19enne aveva già “tagliato la corda” avendo compreso che, di lì a poco, sarebbero arrivati i militari.

Sono pertanto scattate le ricerche ed alla fine, dopo circa un’ora, i Carabinieri lo hanno scovato in un terreno incolto nei pressi di via Cavour. Lo hanno bloccato e perquisito, trovandogli addosso due coltelli a serramanico, uno nella tasca dei pantaloni e l’altro in un marsupio che il giovane portava con sé.

L’arresto in flagranza del giovane per evasione e porto abusivo di armi è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria ma, il contestuale accoglimento da parte di quest’ultima della richiesta di aggravamento della precedente posizione proposta dai Carabinieri, ha determinato così l’inasprimento dell’originaria misura cautelare degli arresti domiciliari, a seguito del quale il 19enne è stato associato al carcere di Caltagirone.

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CRONACA

Catania: minaccia la madre e finisce agli arresti domiciliari per violazione del divieto di avvicinamento

Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania hanno posto agli arresti domiciliari un pregiudicato catanese di 21 anni per aver violato il divieto di avvicinamento alla madre, disposto a seguito di precedenti casi di maltrattamento denunciati dalla donna.

A chiedere l’intervento dei poliziotti è stata la stessa donna che ha riferito di essere stata minacciata dal figlio che la aspettava sotto casa, in zona Cibali.

Secondo quanto raccontato, alla base delle minacce, ci sarebbe la partecipazione della donna in una udienza, in Tribunale, relativa a precedenti denunce per maltrattamenti subiti. Questo aveva innescato la reazione del giovane che si sarebbe presentato sotto l’abitazione della madre per minacciarla.

Giunti sul posto, gli agenti non hanno trovato il pregiudicato e, nell’adempimento della procedura “Codice Rosso”, hanno accompagnato la donna presso gli uffici della Polizia di Stato dove ha poi formalizzato la querela, sottolineando che il figlio, in più occasioni, si era presentato sia presso la propria abitazione che in quella dello zio.

A seguito di un controllo mirato, i poliziotti hanno trovato il giovane all’interno dell’abitazione dello zio materno, nel quartiere Librino, violando, così, la misura del divieto di avvicinamento. Per questo motivo, informato il Pubblico Ministero, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari presso l’abitazione del padre.

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