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CRONACA

Contrasto ai furti di parti di veicoli: importanti risultati conseguiti dai carabinieri sia a Catania che in provincia

CATANIA – Anche nel periodo delle festività del 25 Aprile e del 1° Maggio non si fermano i controlli intrapresi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania nell’ambito di un’importante azione di contrasto ai furti di parti di autovetture o motoveicoli.

Anche se questi particolari atti delittuosi registrano un andamento costante, gli stessi sono tuttavia particolarmente percepiti dai cittadini che lasciano in sosta le auto durante la notte per poi trovarle senza alcune parti la mattina dopo.

L’attività di controllo sta portando a significanti risultati operativi.

Solo dallo scorso gennaio, in riferimento a tale fenomeno delinquenziale, i Carabinieri di Catania hanno già operato 6 arresti in flagranza e 16 denunce a piede libero.

Nello specifico, i successivi controlli, oltre a quelli già operati nelle scorse settimane, hanno consentito ai Carabinieri della Compagnia di Catania – Piazza Dante di denunciare un 56enne pregiudicato catanese per “ricettazione” e “gestione illecita di rifiuti” in quanto, a seguito di un controllo presso la sua attività di autodemolizione sita nel popoloso e centralissimo quartiere di San Cristoforo, i militari hanno scoperto che l’attività in questione fosse priva di qualsiasi autorizzazione e dunque completamente abusiva. Inoltre all’interno dell’area, gli operanti hanno rinvenuto numerose parti di autoveicoli tra cui sportelli, fari, pneumatici, motori e marmitte, privi di qualsiasi contrassegno di tracciabilità e dunque da considerarsi di provenienza illecita, oltre che rifiuti speciali stoccati illecitamente. L’intera struttura, che si estende per circa 1.100 mq, è stata sottoposta a sequestro penale.

A ciò si aggiunge il deferimento in stato di libertà di un 36enne catanese già noto alle Forze dell’Ordine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, i quali nel corso di un controllo alla sua attività di deposito di parti di veicoli all’ingrosso nel quartiere di Canalicchio, hanno rinvenuto quattro sportelli di un autoveicolo Chevrolet Spark ed un motore termico, privi di tracciabilità.

L’attività di contrasto ha prodotto i suoi frutti altresì in provincia, dove i Carabinieri hanno “passato al setaccio” diversi autodemolitori e auto-ricambisti, alcuni dei quali trovati non perfettamente in regola.

Assai importante è stata l’operazione condotta, qualche giorno addietro, dai Carabinieri della Compagnia Giarre, i quali hanno denunciato un 46enne, titolare di un’autofficina a Fiumefreddo di Sicilia, che aveva adibito un’area sita nel retro della sua attività a luogo di raccolta di veicoli dismessi e parti di essi, seppur sprovvisto delle prescritte autorizzazioni. L’intera area è stata sottoposta a sequestro. Nell’ambito dei medesimi controlli, i Carabinieri hanno denunciato un 43enne di Riposto, già noto alle Forze dell’Ordine, in quanto a seguito di accertamenti si è appurato che avesse adibito un terreno di sua proprietà a punto di raccolta di veicoli dismessi e parti di essi, senza le prescritte autorizzazioni. Contestualmente, durante un controllo a Mascali, gli operanti hanno denunciato per “abbandono di rifiuti”, “realizzazione di opere edilizie abusive” e “gestione di rifiuti non autorizzata” un 60enne e un 55enne del posto, in quanto avevano adibito un terreno in parte di loro proprietà ed in parte comunale a luogo di raccolta di autovetture dismesse e parti di esse senza le necessarie autorizzazioni. All’interno dell’area, poi sottoposta a sequestro, è stata altresì riscontrata la presenza di un box in muratura abusivo, in quanto realizzato senza la prevista concessione edilizia.

Inoltre, i Carabinieri della Compagnia di Acireale hanno denunciato per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” un 50enne del posto, in quanto a seguito di un controllo, gli operanti hanno rinvenuto in un terreno pertinente alla sua abitazione numerosi rifiuti pericolosi, tra cui bidoni di oli esausti, cumuli di rifiuti e elementi di carrozzeria e parti meccaniche ed elettriche di veicoli che da accertamenti risultavano essere stati già rottamati, pertanto l’intero terreno è stato sottoposto a sequestro.

Considerati i consistenti risultati operativi conseguiti sia in città che in provincia, i controlli proseguiranno su entrambe i versanti, nell’ottica sia del contrasto alla piaga dei furti di pezzi di ricambio dei veicoli che del perseguimento della gestione illecita di rifiuti speciali e della conduzione abusiva di professioni artigianali.

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CRONACA

Catania, fugge durante un controllo: pregiudicato 26enne bloccato e arrestato dalla Polizia

Nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, i poliziotti della Squadra Volante transitando per via Nizzeti hanno notato un giovane a bordo di una vettura che, per via della strana andatura, è stata fermata per un controllo.

Il conducente fingeva più volte di fermarsi, per poi ripartire a grande velocità; pertanto, ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in viale Marco Polo, dove il giovane, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, improvvisamente ha urtato la Volante lateralmente, perdendo il controllo e andando ad impattare contro un albero.

Identificato quale 26enne pregiudicato catanese è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di due dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso totale di 2,31 grammi, e della somma di 1.145,00 euro in contanti.

Date le circostanze gli agenti hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del giovane, che ha dato esito negativo.

A seguito dell’impatto, i due agenti hanno subito delle lesioni. Al termine dell’intervento, sono stati visitati presso un ospedale cittadino e refertati con una prognosi di 5 giorni ciascuno.

Alla luce di quanto accaduto, il 26enne è stato tratto in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

Biancavilla, maltratta i familiari e si gioca lo stipendio della moglie alle slot machine: arrestato marito violento

Sono stati momenti di tensione quelli vissuti a Biancavilla lo scorso pomeriggio, presso un’abitazione situata nella periferia al confine con Adrano, dove un 51enne del posto, disoccupato e pregiudicato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

I Carabinieri della locale Stazione, impegnati in attività di contrasto e prevenzione della criminalità diffusa, sono intervenuti in pochi minuti presso quell’appartamento, dopo la telefonata al numero di emergenza 112 da parte della moglie dell’uomo, esasperata in seguito all’ultimo episodio di violenza subìto dal marito.  

Quando la pattuglia è arrivata ha dapprima tranquillizzato la donna che, spaventata, era scesa in strada ad attendere i soccorsi e, poi, i militari sono saliti al piano superiore, facendo accesso nell’appartamento dal quale si udiva l’uomo inveire violentemente contro i familiari.

In casa i Carabinieri hanno trovato inequivocabili tracce di violenza: mobili e porte rotte e, sul pavimento, soprammobili in frantumi e cocci di vetro, oltre ad un libro che era stato dato alle fiamme nella cucina. L’uomo ha cominciato ad avanzare minacciosamente contro i militari dell’Arma, insultandoli in cerca di uno scontro, ma l’equipaggio, che aveva ben intuito le sue condizioni di alterazione psicofisica a causa dell’abuso di alcolici, non cedendo alle provocazioni, con fermezza ma anche empatia, lo ha ricondotto alla calma.

Dopodiché, i Carabinieri hanno avviato i necessari accertamenti per comprendere esattamente la dinamica dei fatti e hanno scoperto, ascoltando le dichiarazioni della vittima, che il 51 enne, in stato di alterazione psico-fisica, aveva iniziato a inveire contro la propria moglie per futili motivi e le aveva versato del detersivo per i piatti sui capelli, spargendolo anche per tutta la cucina. Con pazienza la donna si era lavata, subendo questo gesto inconsulto senza fiatare, ma al suo ritorno in cucina, il marito aveva minacciato di ucciderla, passando poi alle vie di fatto mediante il lancio di un coltello da cucina all’altezza del viso, non colpendola solo grazie alla prontezza di riflessi della donna. A quel punto una figlia della coppia era intervenuta in difesa della madre, ma era stata anche lei minacciata, quindi le due donne era riuscite a scappare di casa e chiedere aiuto.  

Quando i Carabinieri hanno raccolto la querela, sono venuti a conoscenza del fatto che il 51enne non era nuovo a tali atteggiamenti aggressivi nei confronti di tutto il nucleo familiare e nel 2016 era già stato denunciato dalla donna che, unitamente ai figli, era stata trasferita presso una comunità protetta. Tuttavia, era riuscito a convincere la moglie a tornare a vivere con lui e si faceva mantenere da lei, regolarmente impiegata, sperperando però lo stipendio alle slot machine. Con la continua minaccia di recarsi presso il luogo di lavoro di lei, infatti, si faceva consegnare il bancomat e lo adoperava per giocare alle “macchinette”.

Sulla base di tutti gli elementi di prova raccolti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato condotto presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

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CRONACA

Polizia Adrano: denunciate in stato di libertà tre persone accusate di furto in concorso

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno denunciato in stato di libertà tre persone, due 31enni e un 23enne, per furto in concorso dopo aver asportato i fanali posteriori di un veicolo parcheggiato in centro.

Ad accorgersi del furto è stato il proprietario dell’auto che ha sporto denuncia in Commissariato.

I poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini, acquisendo elementi utili all’individuazione dei responsabili, due dei quali già noti alle forze dell’ordine per analoghi precedenti. Tra le attività investigative, di fondamentale importanza è risultata la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso i tre uomini nello svolgimento dell’atto criminoso.

Al termine degli adempimenti di rito, sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.

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