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CRONACA

Palermo: sequestrati beni per circa un milione di euro a un noto esponente mafioso

PALERMO – Le attività d’indagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa “Cosa nostra” svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, hanno portato, in data odierna, all’emissione da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 1.000.000,00 euro a carico di DI GIOVANNI Tommaso.

DI GIOVANNI Tommaso, in atto detenuto, è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, nel marzo del 2019, nell’ambito dell’operazione denominata “ATENA”, con l’accusa di aver diretto, unitamente ai fratelli, il “mandamento mafioso di Porta Nuova”, venendo condannato in via definitiva ad anni 15 e mesi 6 di reclusione.

In passato è stato tratto in arresto anche nell’ambito delle operazioni di servizio denominate “PERSEO” e “PEDRO”.

L’odierno provvedimento di sequestro riguarda i seguenti beni:

  • impresa individuale ed intero complesso dei beni aziendali dell’impresa individuale “DI GIOVANNI TOMMASO”, con sede in Palermo, con attività commercio al minuto di carni;
  • impresa individuale ed intero complesso dei beni aziendali dell’impresa individuale “MACELLERIA BILLA SIMONA”, con sede in Palermo, con attività commercio al minuto di carni;
  • 01 fabbricato composto da 10 vani su tre elevazioni sito in Palermo;
  • 02 appartamenti siti in Palermo;
  • 02 locali per uso commerciale siti in Palermo.
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CRONACA

Palermo, via Cavour: ragazzi picchiati da baby gang. Indagini della Polizia in corso

A Palermo, la notte scorsa, un gruppo di ragazzini ha inseguito e picchiato quattro giovani tra i 17 e i 27 anni in via Cavour a Palermo non lontano dalla Prefettura.

La baby gang si è accanita soprattutto su due fratelli di 27 e 17 anni.

Per il più grande si è reso necessario il trasporto all’ospedale “Buccheri La Ferla” per eseguire i controlli e le medicazioni. Il fratello minore ha riportato escoriazioni al volto e al collo. Un terzo amico è stato preso a calci e pugni. Gli aggressori dopo il pestaggio sono fuggiti in direzione del quartiere Borgo Vecchio. Le indagini sono condotte dalla polizia che sta passando al setaccio le immagini delle numerose videocamere della zona sono parecchie. 
   

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CRONACA

Associazione “Mareamico”: tartaruga Caretta caretta ritrovata morta ad Agrigento sulla spiaggia di San Leone

Grossa tartaruga trovata senza vita in spiaggia ad Agrigento

L’ associazione Mareamico ha trovato morta nella spiaggia di San Leone ad Agrigento una grossa tartaruga Caretta caretta, trasportata a riva dal moto ondoso e dalle correnti.

“Dall’ispezione della carcassa non abbiamo rinvenuto né ami, né malattie parassitarie e neanche grosse ferite che potrebbero giustificare questa fine, quindi la causa probabile di morte, come avviene per la gran parte di questi rettili trovati a riva, è sicuramente la plastica”, affermano gli ambientalisti.

“Questi splendidi animali scambiano i sacchetti e le bottiglie di plastica per le meduse, delle quali vanno ghiotti, provocando l’occlusione intestinale e quindi la morte – aggiungono – Vista l’impossibilità di trasporto della tartaruga all’Istituto Zooprofilattico di Palermo, abbiamo affidato il rettile al Comune di Agrigento che ha provveduto alla sua distruzione mediante la ditta incaricata”.

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CRONACA

Catania: denunciato in stato di libertà minorenne accusato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno denunciato in stato di libertà una minorenne catanese per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il tutto è iniziato con una chiamata al 112 da parte di un passante che, diligentemente, ha segnalato una accesa lite tra un ragazzo ed una ragazza in un parcheggio di un noto lido, sito lungo viale Kennedy alla Plaia.

L’operatore della centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, ricevuta la segnalazione e, ritenendo che si trattasse di una violenza di genere per il quale ormai vi è la consapevole circa l’importanza di un tempestivo intervento, ha subito girato l’intervento ad una “gazzella” del Radiomobile di Catania, già in perlustrazione sul territorio con l’obiettivo di contrastare ogni attività illecita.

La pattuglia, ricevuta la comunicazione, in pochissimo tempo ha raggiunto il luogo della lite dove, effettivamente, in mezzo ad un capannello di giovani, hanno subito individuato i due “contendenti” ancora molto infervoriti: una ragazza ed il proprio fidanzatino, entrambi minorenni.

Separati, quindi, i due litiganti, mentre il ragazzo non ha esitato a farsi identificare e a collaborare con i militari la ragazza, invece, ha iniziato ad inveire contro gli stessi operanti e contro l’uomo che si era prodigato ad avvisare le Forze dell’Ordine e che, nel frattempo, aveva tentato di sedare la lite, in difesa della giovane.

Alla richiesta, quindi, dei documenti ed a quella di salire sulla macchina di servizio, per essere accompagnata in caserma per il successivo necessario riaffido ai genitori, la ragazza non ne ha voluto sapere, anzi, ha dapprima urlato e poi strattonato e colpito ad un braccio un militare del Radiomobile.

Successivamente, riportata alla calma, solo la fermezza e professionalità del militare aggredito, ha permesso di persuadere la ragazza a salire sull’autovettura di servizio per essere condotta negli uffici di San Giuseppe alla Rena. Li, entrambi i minori venivano, pertanto, affidati ai rispettivi genitori nel frattempo sopraggiunti ma, mentre, la ragazza è stata anche denunciata per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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