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CRONACA

Controlli a Palermo per contrastare la ”malamovida”: diverse le sanzioni, individuati anche 13 lavoratori in nero

PALERMO – Proseguono da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo i servizi straordinari di controllo del territorio volti a contrastare il fenomeno della c.d. malamovida nel centro di Palermo.

Nel fine settimana, nell’area di via Maqueda, cuore della movida palermitana, è stato impiegato un dispositivo di uomini e mezzi dei Carabinieri del Comando Provinciale affiancato dai colleghi appartenenti al N.A.S. (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) e al N.I.L. (Nucleo Ispettorato del Lavoro) i Reparti speciali dell’Arma impegnati nella prevenzione e contrasto degli illeciti contro la Salute pubblica ed il lavoro irregolare.

Nello specifico, è stato svolto un servizio finalizzato a contrastare l’abusivismo commerciale, la somministrazione irregolare di alcolici, anche ad opera di soggetti del tutto privi di autorizzazione, nonché a contrastare il “lavoro nero”. L’attenzione dei militari della Compagnia di Piazza Verdi, unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, si è concentrata sulle attività commerciali nelle quali vi è maggior aggregazione di giovani, con lo scopo di verificare il rispetto degli orari di esercizio, il volume della musica e la vendita di alcolici ai minori.

Durante le ispezioni, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro hanno riscontrato la presenza di 13 lavoratori in nero ed elevato sanzioni per più di 120.000 euro emettendo due provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di altrettanti gestori.

Anche i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità hanno elevato sanzioni amministrative per irregolarità varie, tra cui il mancato rispetto dei requisiti igienici.

Nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio, che continuerà anche nelle prossime settimane, sono state impiegate diverse pattuglie e controllate un centinaio di persone.

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CRONACA

Associazione “Mareamico”: tartaruga Caretta caretta ritrovata morta ad Agrigento sulla spiaggia di San Leone

Grossa tartaruga trovata senza vita in spiaggia ad Agrigento

L’ associazione Mareamico ha trovato morta nella spiaggia di San Leone ad Agrigento una grossa tartaruga Caretta caretta, trasportata a riva dal moto ondoso e dalle correnti.

“Dall’ispezione della carcassa non abbiamo rinvenuto né ami, né malattie parassitarie e neanche grosse ferite che potrebbero giustificare questa fine, quindi la causa probabile di morte, come avviene per la gran parte di questi rettili trovati a riva, è sicuramente la plastica”, affermano gli ambientalisti.

“Questi splendidi animali scambiano i sacchetti e le bottiglie di plastica per le meduse, delle quali vanno ghiotti, provocando l’occlusione intestinale e quindi la morte – aggiungono – Vista l’impossibilità di trasporto della tartaruga all’Istituto Zooprofilattico di Palermo, abbiamo affidato il rettile al Comune di Agrigento che ha provveduto alla sua distruzione mediante la ditta incaricata”.

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CRONACA

Catania: denunciato in stato di libertà minorenne accusato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno denunciato in stato di libertà una minorenne catanese per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il tutto è iniziato con una chiamata al 112 da parte di un passante che, diligentemente, ha segnalato una accesa lite tra un ragazzo ed una ragazza in un parcheggio di un noto lido, sito lungo viale Kennedy alla Plaia.

L’operatore della centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, ricevuta la segnalazione e, ritenendo che si trattasse di una violenza di genere per il quale ormai vi è la consapevole circa l’importanza di un tempestivo intervento, ha subito girato l’intervento ad una “gazzella” del Radiomobile di Catania, già in perlustrazione sul territorio con l’obiettivo di contrastare ogni attività illecita.

La pattuglia, ricevuta la comunicazione, in pochissimo tempo ha raggiunto il luogo della lite dove, effettivamente, in mezzo ad un capannello di giovani, hanno subito individuato i due “contendenti” ancora molto infervoriti: una ragazza ed il proprio fidanzatino, entrambi minorenni.

Separati, quindi, i due litiganti, mentre il ragazzo non ha esitato a farsi identificare e a collaborare con i militari la ragazza, invece, ha iniziato ad inveire contro gli stessi operanti e contro l’uomo che si era prodigato ad avvisare le Forze dell’Ordine e che, nel frattempo, aveva tentato di sedare la lite, in difesa della giovane.

Alla richiesta, quindi, dei documenti ed a quella di salire sulla macchina di servizio, per essere accompagnata in caserma per il successivo necessario riaffido ai genitori, la ragazza non ne ha voluto sapere, anzi, ha dapprima urlato e poi strattonato e colpito ad un braccio un militare del Radiomobile.

Successivamente, riportata alla calma, solo la fermezza e professionalità del militare aggredito, ha permesso di persuadere la ragazza a salire sull’autovettura di servizio per essere condotta negli uffici di San Giuseppe alla Rena. Li, entrambi i minori venivano, pertanto, affidati ai rispettivi genitori nel frattempo sopraggiunti ma, mentre, la ragazza è stata anche denunciata per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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CRONACA

Randazzo: gli agenti del X reparto mobile incontrano gli studenti nell’ambito del progetto “Legalità Scuola Rugby”

Nell’ambito del progetto denominato “Legalità Scuola Rugby” promosso dalla Polizia di Stato nel campo delle attività di prossimità e di solidarietà nelle scuole secondarie di primo grado, per favorire la diffusione della legalità e dell’inclusione sociale, lo scorso mercoledì, una rappresentanza del X Reparto Mobile di Catania ha incontrato gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Don Milani” di Randazzo (CT).

Dopo una breve introduzione sul gioco del rugby da parte degli istruttori ed una fruttifera chiacchierata con i piccoli protagonisti della giornata sui temi della legalità, dei valori e del rispetto delle regole, in campo e fuori, per un’ordinata e pacifica convivenza sociale, si sono tenute, in palestra e per gruppi, attività ludiche propedeutiche al gioco del rugby tra i piccoli alunni di 4^ elementare, che hanno mostrato particolare gradimento per l’iniziativa.

Tale iniziativa, insieme alla collaborazione della Polizia di Stato – Fiamme Oro – con la Federazione Italiana Rugby – Comitato Reginale Sicilia – e le associazioni sportive presenti sul territorio nazionale, permette di veicolare i principi della legalità e dello sport tra i giovani studenti, in particolare, delle scuole secondarie di I e II grado.

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