CRONACA
Adrano, continuava a perseguitare l’ex fidanzata: 32enne stalker arrestato dai carabinieri
ADRANO – La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di un’attività investigativa svolta a carico di un 32enne di Adrano, indagato per il reato di atti persecutori, ha richiesto e ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con dispositivo elettronico di controllo, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Adrano.
Le indagini hanno fatto luce sulle condotte abituali e reiterate che sarebbero state poste in essere dal giovane, spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, dal mese di marzo 2023 fino a qualche giorno fa, nei confronti della ex fidanzata 31enne.
La relazione tra i due giovani sarebbe terminata perché la ragazza, avendo scoperto che il fidanzato faceva uso di sostanze stupefacenti, avrebbe deciso di chiedere aiuto alla madre di lui, avendo compreso la pericolosità di quelle condotte.
Il 32enne, di contro, ha posto fine alla loro relazione, per poi pentirsene dopo qualche settimana e cercare di riconquistarla. In tale contesto sarebbero iniziati i numerosi tentativi di contattare la ex mediante telefonate, messaggi e attraverso l’uso di tutti i canali social; il giovane avrebbe anche provato ad approcciare la ragazza contattando i suoi amici e familiari ma lei aveva deciso di non rispondere in alcun modo a questi tentativi di contatto.
Nello scorso mese di luglio, pur di imporre la propria presenza alla ex, il 32enne si sarebbe appostato presso la casa di villeggiatura di lei per due ore, impedendole così, di uscire. Poi, dopo 2 giorni, in un afoso pomeriggio estivo, l’avrebbe nuovamente raggiunta e, aggrappatosi al cancello di ingresso, l’avrebbe sbattuto con forza.
Infine, la notte successiva, sarebbe riuscito ad aprire il cancello della villetta di campagna e ad entrare in casa. La ragazza, terrorizzata, si sarebbe nascosta al piano superiore dell’abitazione e sarebbe stata la madre di lei a riuscire a bloccare il giovane all’ingresso e impedirgli di raggiungere la figlia.
Lo stalker si sarebbe allontanato solo dopo l’arrivo del fratello della ragazza, che lo ha avvertito che avrebbe contattato le Forze dell’Ordine qualora lui non fosse andato via.
La documentazione prodotta dalla vittima in sede di querela ha dimostrato gli ossessivi tentativi praticati dall’indagato – coinvolgendo anche terze persone – di imporre un canale comunicativo all’ex compagna. La giovane, inoltre, ha più volte manifestato di essere consapevole della personalità di lui e delle problematiche derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti e ha manifestato il timore che l’ex potesse farle del male, aggiungendo anche di avere avuto la necessità di rivolgersi ad uno specialista “affinchè potesse curarla dall’ansia legata alla situazione che stava vivendo”.
Anche i familiari della ragazza hanno fornito dichiarazioni in tal senso e, pertanto, il Tribunale di Catania ha disposto per lo stalker la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo elettronico di controllo a distanza, prescrivendogli, altresì, il divieto di comunicare, in qualsiasi maniera, con la persona offesa e con i suoi familiari.
CRONACA
Catania, fugge durante un controllo: pregiudicato 26enne bloccato e arrestato dalla Polizia
Nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, i poliziotti della Squadra Volante transitando per via Nizzeti hanno notato un giovane a bordo di una vettura che, per via della strana andatura, è stata fermata per un controllo.
Il conducente fingeva più volte di fermarsi, per poi ripartire a grande velocità; pertanto, ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in viale Marco Polo, dove il giovane, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, improvvisamente ha urtato la Volante lateralmente, perdendo il controllo e andando ad impattare contro un albero.
Identificato quale 26enne pregiudicato catanese è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di due dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso totale di 2,31 grammi, e della somma di 1.145,00 euro in contanti.
Date le circostanze gli agenti hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del giovane, che ha dato esito negativo.
A seguito dell’impatto, i due agenti hanno subito delle lesioni. Al termine dell’intervento, sono stati visitati presso un ospedale cittadino e refertati con una prognosi di 5 giorni ciascuno.
Alla luce di quanto accaduto, il 26enne è stato tratto in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
CRONACA
Biancavilla, maltratta i familiari e si gioca lo stipendio della moglie alle slot machine: arrestato marito violento
Sono stati momenti di tensione quelli vissuti a Biancavilla lo scorso pomeriggio, presso un’abitazione situata nella periferia al confine con Adrano, dove un 51enne del posto, disoccupato e pregiudicato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
I Carabinieri della locale Stazione, impegnati in attività di contrasto e prevenzione della criminalità diffusa, sono intervenuti in pochi minuti presso quell’appartamento, dopo la telefonata al numero di emergenza 112 da parte della moglie dell’uomo, esasperata in seguito all’ultimo episodio di violenza subìto dal marito.
Quando la pattuglia è arrivata ha dapprima tranquillizzato la donna che, spaventata, era scesa in strada ad attendere i soccorsi e, poi, i militari sono saliti al piano superiore, facendo accesso nell’appartamento dal quale si udiva l’uomo inveire violentemente contro i familiari.
In casa i Carabinieri hanno trovato inequivocabili tracce di violenza: mobili e porte rotte e, sul pavimento, soprammobili in frantumi e cocci di vetro, oltre ad un libro che era stato dato alle fiamme nella cucina. L’uomo ha cominciato ad avanzare minacciosamente contro i militari dell’Arma, insultandoli in cerca di uno scontro, ma l’equipaggio, che aveva ben intuito le sue condizioni di alterazione psicofisica a causa dell’abuso di alcolici, non cedendo alle provocazioni, con fermezza ma anche empatia, lo ha ricondotto alla calma.
Dopodiché, i Carabinieri hanno avviato i necessari accertamenti per comprendere esattamente la dinamica dei fatti e hanno scoperto, ascoltando le dichiarazioni della vittima, che il 51 enne, in stato di alterazione psico-fisica, aveva iniziato a inveire contro la propria moglie per futili motivi e le aveva versato del detersivo per i piatti sui capelli, spargendolo anche per tutta la cucina. Con pazienza la donna si era lavata, subendo questo gesto inconsulto senza fiatare, ma al suo ritorno in cucina, il marito aveva minacciato di ucciderla, passando poi alle vie di fatto mediante il lancio di un coltello da cucina all’altezza del viso, non colpendola solo grazie alla prontezza di riflessi della donna. A quel punto una figlia della coppia era intervenuta in difesa della madre, ma era stata anche lei minacciata, quindi le due donne era riuscite a scappare di casa e chiedere aiuto.
Quando i Carabinieri hanno raccolto la querela, sono venuti a conoscenza del fatto che il 51enne non era nuovo a tali atteggiamenti aggressivi nei confronti di tutto il nucleo familiare e nel 2016 era già stato denunciato dalla donna che, unitamente ai figli, era stata trasferita presso una comunità protetta. Tuttavia, era riuscito a convincere la moglie a tornare a vivere con lui e si faceva mantenere da lei, regolarmente impiegata, sperperando però lo stipendio alle slot machine. Con la continua minaccia di recarsi presso il luogo di lavoro di lei, infatti, si faceva consegnare il bancomat e lo adoperava per giocare alle “macchinette”.
Sulla base di tutti gli elementi di prova raccolti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato condotto presso il carcere di Catania Piazza Lanza.
CRONACA
Polizia Adrano: denunciate in stato di libertà tre persone accusate di furto in concorso
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno denunciato in stato di libertà tre persone, due 31enni e un 23enne, per furto in concorso dopo aver asportato i fanali posteriori di un veicolo parcheggiato in centro.
Ad accorgersi del furto è stato il proprietario dell’auto che ha sporto denuncia in Commissariato.
I poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini, acquisendo elementi utili all’individuazione dei responsabili, due dei quali già noti alle forze dell’ordine per analoghi precedenti. Tra le attività investigative, di fondamentale importanza è risultata la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso i tre uomini nello svolgimento dell’atto criminoso.
Al termine degli adempimenti di rito, sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.
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