POLITICA
Acireale, approvato in Consiglio Comunale il Documento Unico di Programmazione 2024/2026
Ad Acireale, l’ Amministrazione Comunale, ha approvato, in Consiglio Comunale, il Documento Unico di Programmazione 2024/2026.
Il sindaco Roberto Barbagallo, a tal proposito, ha spiegato la visione della città e gli interventi strategici: “Il DUP 2024 è il primo documento di programmazione voluto, redatto e approvato dall’Amministrazione Barbagallo e dal Consiglio Comunale. All’interno del Documento unico di programmazione troviamo il piano triennale delle opere, il programma del fabbisogno del personale, il piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni patrimoniali. Il piano triennale è stato aggiornato con ben 70 progetti in un mese e mezzo, considerato che l’ultimo bilancio è stato approvato a dicembre. Gli interventi strategici sono progetti volti alla vivibilità, alla mobilità, alla riqualificazione urbana, ad una città più turistica. Sono interventi che riguardano il centro storico e tutte le frazioni. Abbiamo redatto un piano parcheggi che coinvolge centro e frazioni, ogni frazione avrà un progetto, e speriamo un parcheggio, per migliorare la vivibilità, in particolare le frazioni a mare potranno così avere aree pedonalizzate e diventare in estate veri centri di attrazione. Abbiamo una programmazione di parcheggi intorno al centro storico, che dovrà essere sempre più pedonalizzato. L’idea è di valorizzare i nostri beni e offrire la possibilità di passeggiare in mezzo al barocco. Vogliamo creare e ristrutturare contenitori che abbiano contenuti che vanno gestiti e offerti ai turisti. Ringraziamo gli Uffici che con grande abnegazione hanno lavorato per tutti gli obiettivi indicati dall’Amministrazione. Adesso sarà compito nostro trovare i finanziamenti per realizzare queste opere importanti per lo sviluppo della città. Non dimentichiamo che finalmente sono arrivate delle offerte per il bando per la realizzazione della fermata Cappuccini, siamo molto contenti e tocca a noi realizzare intorno alla futura stazione ferroviaria una serie di servizi e parcheggi scambiatori che diano supporto a cittadini e turisti”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Salvo Licciardello si sofferma sulle 180 opere previste nel Piano e dichiara: “Sono 180 in totale le opere previste dal Piano, di cui ben 70 i nuovi progetti da noi inseriti. Si va dal piano parcheggi alle infrastrutture viarie, dagli interventi sui porti all’edilizia scolastica ed ancora le grandi incompiute e le infrastrutture sportive. Allegato al Piano Triennale vi è l’elenco annuale che prevede ben 12 opere che già quest’anno saranno concretamente avviate. La sfida più grande rimane quella di riuscire a reperire i fondi necessari a far si che le opere previste dal Piano Triennale, presto diventino infrastrutture utili ad uno sviluppo ordinato della nostra città”.
POLITICA
Menfi, interventi sulla frana della collina di Porto Palo: pubblicata la gara per i lavori di consolidamento
La Regione Siciliana è pronta a intervenire sulla frana della collina di Porto Palo a Menfi, nell’Agrigentino. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano, ha infatti pubblicato la gara per affidare i lavori di messa in sicurezza del costone di roccia che nel novembre del 2021 si sbriciolò mettendo a rischio abitazioni ed esercizi commerciali sottostanti, dichiarati da quel momento inagibili.
Gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo hanno messo a disposizione un budget di poco più di 322 mila euro, fissando al prossimo 24 maggio la scadenza per la presentazione delle offerte.
Era stato proprio l’intervento di Palazzo d’Orleans ad assicurare i fondi necessari per le opere e ad avviare un decisivo confronto con l’amministrazione cittadina, incaricata di redigere il progetto esecutivo.
La collina di Porto Palo, sulla quale si trova una torre saracena, è stata classificata ad alto rischio sin dal 1954 e un intervento di consolidamento che riguarderà l’intera altura è già stato inserito nel Programma della Protezione civile nazionale per un importo di sette milioni di euro.
POLITICA
Siccità in Sicilia: il Consiglio dei ministri delibera l’emergenza nazionale e stanzia 20 milioni
Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione. Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge.
Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione. Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.
Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.
Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino.
I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.
POLITICA
Elezioni Europee, Cesi: il messaggio dei vescovi di Sicilia in prossimità del rinnovo del Parlamento
L’Europa unita rappresenta un percorso lungo e significativo, intrapreso con il Trattato di Roma nel 1957, che ha portato le nazioni del nostro continente verso un’unione non solo economica, ma anche politica, sociale e culturale. Questo cammino, ricco di sfide e successi, è stato testimone della diversità delle tradizioni e delle culture che costituiscono la nostra ricchezza comune”.
Così comincia il Messaggio dei Vescovi di Sicilia per le prossime elezioni europee che si terranno nei 27 Stati membri dell’Unione europea tra il 6 e il 9 giugno
Tuttavia, non si possono ignorare le sfide affrontate lungo il percorso.
Così continuano i vescovi: “Abbiamo visto trasformazioni sociali e culturali rapide, che talvolta hanno messo in discussione i valori fondamentali legati alle radici cristiane dell’Europa. Nonostante ciò, il dialogo è rimasto essenziale per custodire e promuovere il bene comune, la giustizia sociale e la dignità umana.
Oggi, più che mai, dobbiamo essere consapevoli delle sfide che ci attendono. Violenze, povertà, migrazioni forzate e altre forme di ingiustizia minacciano la dignità umana. È fondamentale che ogni cittadino/a eserciti il proprio diritto di voto nelle prossime elezioni europee, scegliendo rappresentanti che si impegnino per difendere questi valori fondamentali”.
La Sicilia, con la sua storia e la sua posizione strategica nel Mediterraneo, ha un ruolo cruciale nell’Europa unita.
Proseguono: “Dobbiamo accogliere i popoli che cercano rifugio e opportunità nel nostro continente, promuovendo un dialogo globale che elimini ogni forma di emarginazione e ostilità”.
Concludono: “Invitiamo quindi ogni cittadino/a, soprattutto i giovani, a non rinunciare al loro potere di influenzare il futuro dell’Europa. L’astensionismo potrebbe allontanarci dal sogno di un’Europa che rispetti e promuova i diritti umani autentici”.
I vescovi esortano ad affrontare le nuove sfide con determinazione e fiducia nel modello di democrazia e libertà europeo.
“Siamo tutti cittadini europei, e insieme possiamo costruire un futuro migliore per noi stessi e per le generazioni future”.
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