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CRONACA

Catania: emessi Daspo per 14 tifosi del Monopoli in possesso di bombe carte e fumogeni

Lo scorso 28 gennaio, prima dell’incontro di calcio “Catania-Monopoli”, valevole per il Campionato di Serie C, disputatosi allo stadio “Angelo Massimino” di Catania, a seguito dei controlli effettuati presso il casello autostradale San Gregorio di Catania da parte del personale della Polizia di Stato, sono stati fermati e controllati due minivan con a bordo alcuni tifosi della squadra di calcio del Monopoli.

A bordo dei mezzi, è stato rinvenuto del materiale esplodente del quale gli stessi occupanti, frettolosamente, hanno tentato di disfarsi consegnandolo ad uno di loro che, dopo averli nascosti in una busta di plastica, l’ha gettata in un cestino dei rifiuti. Il gesto non è passato inosservato agli operatori di Polizia che, immediatamente, hanno recuperato la busta rinvenendo all’interno diverse bombe carta e numerosi fumogeni.

Alla luce di quanto accaduto, i 14 supporters del Monopoli che si trovavano a bordo dei mezzi, sono stati identificati dalla DIGOS e deferiti all’Autorità giudiziaria per possesso di 9 candelotti del tipo petardi, 5 torce bengala, 2 fumogeni di segnale di soccorso notturno e una latta di segnale fumogeno.

Il Questore di Catania, ultimata l’attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, subito dopo i fatti, ha emesso, in via d’urgenza, 14 D.A.SPO: 8 per 1 anno, 3 per 2 anni e 3 per 5 anni.

CRONACA

Carini: arrestato 28enne accusato di furto aggravato, ricettazione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento

I Carabinieri della Compagnia di Carini hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 28enne, del luogo, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di furto aggravato, ricettazione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

L’attività investigativa, condotta dai militari della Stazione di Villagrazia di Carini, ha permesso di ricostruire la dinamica di una lunga seri di furti che il presunto ladro seriale avrebbe messo a segno in un periodo compreso tra ottobre 2022 e aprile 2023.

Gli obiettivi preferiti dal malvivente sarebbero stati per di più i diversi centri commerciali presenti nei pressi del comune carinese dove, secondo un copione ormai consolidato e l’acquisita destrezza avrebbe rubato, talvolta di notte e dopo aver atteso l’orario di chiusura dei negozi, dai generi alimentari agli elettrodomestici, ma non solo, a far gola al ladro sarebbero state anche borse, portafogli e zaini dai quali sottraeva soldi e soprattutto le carte di pagamento, che successivamente utilizzava per prelevare denaro dai conti degli sfortunati malcapitati.

L’attività investigativa dei militari ha consentito, grazie anche alla scrupolosa analisi delle immagini estrapolate dagli impianti di video sorveglianza presenti all’interno delle attività, di delineare e mettere insieme gli elementi comuni ai diversi furti, permettendo agli investigatori di tratteggiare le modalità operative del ladro e la sua presunto responsabilità quale autore materiale dei reati.

L’uomo è attualmente posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.    

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CRONACA

Ragusa, disarticolata maxi rete di spacciatori: arrestate 9 persone di età compresa tra i 24 e i 37 anni


Scattata alle prime ore di stamane, la nuova operazione dei Carabinieri della Compagnia di Ragusa che, a pochi giorni di distanza dalla precedente, che lo scorso 19 aprile aveva portato all’arresto di 5 persone, ha disarticolato un’altra rete di spacciatori operanti tanto nel capoluogo quanto nella provincia iblea.

Il GIP del Tribunale di Ragusa su proposta della Procura Iblea ha emesso ordinanza di custodia cautelare nei confronti di altre 9 persone, eseguite questa mattina dai militari dell’Arma che, con il supporto del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, hanno condotto in carcere altre 3 persone, tutti ragusani di età compresa tra 24 ed i 37 anni, ulteriori 4, un 22enne ragusano, due albanesi di 23 e 26 anni ed un 31 enne rumeno, finiti agli arresti domiciliari, oltre ad ulteriori 2 cittadini per i quali è scattata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Gli indagati dovranno tutti rispondere, a vario titolo, del reato di “detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e uno di essi anche dell’ipotesi di reato di “estorsione”. Inoltre, alcuni di essi dovranno rispondere anche delle aggravanti dello spaccio nei confronti di minorenni e nei pressi di istituti scolastici, nonché del concorso e della recidiva specifica infra-quinquennale.

Durante le indagini, che si sono sviluppate parallelamente a quelle che hanno portato agli arresti scattati lo scorso aprile, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno potuto documentare numerose cessioni di sostanza stupefacente, di tipo marijuana, hashish e cocaina, avvenute tutte nel centro storico del capoluogo ibleo. Anche in questo caso l’attività info-operativa corroborata da indagini di natura tecnica ha consentito la ricostruzione dei movimenti e del modus operandi adottato dai pusher, analoghe rispetto alle ultime ricostruzioni investigative, con cessioni a domicilio od in località isolate, lontane da occhi indiscreti.

A conferma ulteriore della fiorente attività di spaccio da parte della consolidata rete costituita dagli indagati ed in virtù delle numerose perquisizioni che i militari dell’Arma hanno cristallizzato, nel corso degli ultimi mesi, il contesto criminale, sono stati eseguiti tre arresti in flagranza di reato, nonché diversi sequestri di stupefacenti e materiale atto al confezionamento della sostanza, per un valore stimato oltre 30 mila euro.

La Procura della Repubblica Iblea, condividendone appieno le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri, ha richiesto al Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa l’emissione delle misure cautelari personali eseguite stamane dai Carabinieri di Ragusa.
L’articolata attività d’investigazione ha consentito altresì di deferire in stato di libertà ulteriori 5 persone per i medesimi reati, appurando un totale di oltre 330 cessioni di sostanza stupefacente, e di identificare più di 68 acquirenti.

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CRONACA

Randazzo, organizzava eventi in un’antica struttura senza alcuna autorizzazione: sanzionato un 53enne

I militari della Compagnia di Randazzo, unitamente ai Carabinieri del Comando per
la Tutela della Salute del Nucleo Anti Sofisticazione di Catania, hanno realizzato
delle attività di controllo straordinario del territorio nel settore igienico-sanitario,
sanzionando il titolare di un’attività di ristorazione, un 53 enne residente a
Linguaglossa, proprio per mancanza di S.C.I.A. sanitaria.

In particolare, da alcuni giorni i Carabinieri si erano accorti che l’uomo aveva
pubblicato sui social un post mediante il quale pubblicizzava un evento che si
sarebbe tenuto presso un prestigioso immobile sito alle porte di Randazzo.
Nell’occasione, il programma in questione prevedeva un’escursione a cavallo
sull’Etna e, a seguire, un pranzo presso un ristorante situato all’interno della nota
location. Il tutto da pagare anticipatamente e, al tal fine, nell’inserzione era stato
inserito anche l’IBAN per l’accredito delle quote di partecipazione.

Nulla di strano, insomma, se non fosse che quella struttura, fosse ormai da tempo
inattiva. Si tratta, infatti, di una location settecentesca che col passare del tempo, per
mancanza di importanti interventi di manutenzione, era rimasta chiuso al pubblico,
fatto ben noto ai militari della Stazione.

Insospettiti, dunque, da quell’insolito annuncio, i Carabinieri hanno deciso pertanto
di predisporre un mirato servizio durante il quale sarebbe scattato il blitz, proprio il
giorno dell’evento tanto sponsorizzato sui social.

Prima dell’ora di pranzo, quindi, i militari della Stazione Carabinieri assieme ai
colleghi del N.A.S. sono entrati nel locale per procedere ad una ispezione, durante la
quale hanno trovato una sala ben arredata con tavoli, sedie, quadri d’epoca e un
grande camino, situata proprio accanto ad altri ambienti palesemente in disuso,
adoperati come deposito di oggetti tutti accatastati.

In un’altra stanza da pranzo, vicino alla cucina, i militari hanno poi notato un’altra
lunga tavola apparecchiata e, poco distante, un tavolino con un registratore di cassa
e diverse agende, sulle quali erano annotate le date degli eventi già svolti,
programmati e quelli ancora da organizzare.

All’esito del controllo quindi, il personale del N.A.S. ha contestato al responsabile
una sanzione amministrativa pari a 3.000 € per assenza della cosiddetta S.C.I.A.
sanitaria, ossia la segnalazione certificata di inizio di attività imprenditoriale,
obbligatoria per l’apertura di un locale al pubblico e per tutte le attività che
manipolano alimenti, intimandogli l’immediata chiusura dell’attività.

Gli appunti, hanno poi permesso di risalire ai precedenti festeggiamenti che si erano
tenuti in quella struttura, ovviamente non autorizzati, dal cenone dell’ultimo
capodanno a numerose feste di compleanno e non solo, anche matrimoni e
anniversari. Per ogni ricorrenza, sul block notes erano annotati il numero dei
partecipanti con il totale incassato.

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