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POLITICA

Sicilia: scattano i commissariamenti per i Comuni che non hanno effettuato la revisione biennale della pianta organica delle farmacie

Al via, i commissariamenti dei circa 200 Comuni siciliani che non hanno provveduto alla revisione biennale della pianta organica delle farmacie: la legge prevede infatti, che ciascun comune abbia un numero di farmacie adeguato al numero di cittadini rilevati annualmente mediante statistiche, avendo cura di garantire l’accessibilità anche ai residenti in aree scarsamente abitate. 

Il provvedimento, fa seguito alla richiesta dell’assessorato regionale alla Salute, che nel novembre scorso, aveva già dato, ai Comuni inadempienti, un termine di 60 giorni entro cui procedere.

«La nomina dei commissari, ha sottolineato l’assessore regionale delle Autonomie locali e della funzione pubblica Andrea Messina, è un intervento sostitutivo della Regione che serve a colmare l’inadempienza di quei comuni che hanno l’obbligo di aggiornare le piante organiche con delibera del Consiglio comunale. Si tratta di un provvedimento che garantisce anche ai cittadini residenti nelle aree scarsamente abitate di poter contare su una farmacia nel proprio territorio. Le nomine dei commissari partiranno nei prossimi giorni, ha concluso l’assessore, pertanto si invitano gli amministratori dei comuni che hanno già adottato i piani a darne tempestivamente comunicazione agli uffici del dipartimento delle Autonomie locali. 

POLITICA

Sicilia, Politiche sociali: si è insediato il gruppo di lavoro contro pedofilia e pedopornografia

Si è insediato, nella sede dell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali a Palermo, il gruppo interistituzionale per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia. Obiettivo, il coordinamento delle azioni a tutela dei minori vittime di sfruttamento sessuale e abuso.

L’organismo, che resterà in carica per tre anni, è composto da un pool di esperti: il presidente dell’Osservatorio permanente sulle famiglie; il garante per l’Infanzia e l’adolescenza per la Regione Siciliana; il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale; il direttore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie; i dirigenti dei centri operativi per la sicurezza cibernetica della Sicilia orientale e occidentale; il presidente del Corecom, tre componenti designati dalle associazioni regionali di volontariato che operano nel settore, il dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali.

Nel dettaglio, il gruppo si occuperà della progettazione triennale di un programma di attività, del monitoraggio per l’emersione di crimini sessuali e delle richieste di aiuto, sia da parte di minori vittime di abuso o sfruttamento sessuale o di potenziali “sex offender”, attraverso strumenti di supporto e accompagnamento. Particolare attenzione sarà rivolta a bambini e ragazzi in situazione di maggiore fragilità e vulnerabilità, come minori con disabilità, stranieri non accompagnati, richiedenti asilo o coinvolti nella crisi dei rifugiati.

Inoltre, sarà promossa una campagna di informazione e sensibilizzazione, anche attraverso la creazione di un apposito portale o mediante l’utilizzo di portali esistenti, su queste tematiche e sugli strumenti di contrasto messi in campo dalla Regione.

Prevista anche la stipula di protocolli d’intesa tra le istituzioni pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato, le forze dell’ordine e le case-famiglia, volti a rafforzare la rete territoriale già esistente e a effettuare un’analisi dei bisogni formativi degli operatori che intervengono sul fenomeno della pedofilia e pedopornografia.

Si procederà anche alla verifica dell’effettiva presenza e disponibilità sul territorio di strutture predisposte al soccorso e all’assistenza delle vittime con la predisposizione di un’apposita banca dati.

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POLITICA

Menfi, interventi sulla frana della collina di Porto Palo: pubblicata la gara per i lavori di consolidamento

La Regione Siciliana è pronta a intervenire sulla frana della collina di Porto Palo a Menfi, nell’Agrigentino. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano, ha infatti pubblicato la gara per affidare i lavori di messa in sicurezza del costone di roccia che nel novembre del 2021 si sbriciolò mettendo a rischio abitazioni ed esercizi commerciali sottostanti, dichiarati da quel momento inagibili.

Gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo hanno messo a disposizione un budget di poco più di 322 mila euro, fissando al prossimo 24 maggio la scadenza per la presentazione delle offerte.

Era stato proprio l’intervento di Palazzo d’Orleans ad assicurare i fondi necessari per le opere e ad avviare un decisivo confronto con l’amministrazione cittadina, incaricata di redigere il progetto esecutivo.  

La collina di Porto Palo, sulla quale si trova una torre saracena, è stata classificata ad alto rischio sin dal 1954 e un intervento di consolidamento che riguarderà l’intera altura è già stato inserito nel Programma della Protezione civile nazionale per un importo di sette milioni di euro.

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POLITICA

Siccità in Sicilia: il Consiglio dei ministri delibera l’emergenza nazionale e stanzia 20 milioni

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione. Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge.

Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione. Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.

Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.

Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino.

I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.

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