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ECONOMIA

Frane in Sicilia: al via i lavori di consolidamento alla baia “Ngonia del Tono” di Milazzo

Sono stati aggiudicati i lavori di consolidamento del costone roccioso che sovrasta la baia di “Ngonia del Tono”, a Milazzo, nel Messinese. La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana ha, infatti, proceduto alla definizione della gara. Si tratta di un appalto integrato che comprende sia i servizi di ingegneria utili alla progettazione che l’esecuzione dell’opera.

In base alla graduatoria finale stilata dagli uffici palermitani di piazza Ignazio Florio, della stesura del progetto si occuperà il raggruppamento temporaneo di professionisti coordinato dalla Strafer ingegneria. A eseguire i lavori sarà, invece, il consorzio stabile Itm di Forlì. L’importo complessivo dell’appalto è di 4,3 milioni di euro, con un ribasso  del 21,6 per cento. L’intervento consiste nella messa in sicurezza del costone roccioso che cinge il litorale di Ngonia del Tono, comprese le parti sottostanti di via Manica e di via delle Magnolie. I primi movimenti franosi in quest’area risalgono al dicembre del 2008 e sono ancora ben visibili i danni, tra cui una serie di cedimenti del margine stradale e dei muretti di delimitazione.

Le opere riguarderanno la regimentazione e lo smaltimento delle acque meteoriche di via Manica, della sottostante via delle Magnolie e della scalinata che conduce alla Ngonia del Tono con relativo ripristino della sede stradale interessata e della scalinata.

ECONOMIA

Sicilia, al via la vendemmia della stagione 2024: produzione di uva inferiore ma di alta qualità

Sono stati raccolti i primi grappoli dell’annata 2024 a Donnafugata: ha così preso avvio il grande viaggio di “100 giorni di vendemmia” che dalla Sicilia occidentale, nelle Tenute di Contessa Entellina e di Pantelleria, proseguirà a Vittoria e si concluderà sull’Etna.

Ad oggi l’annata 2024 è stata caratterizzata da scarse precipitazioni e da temperature che in alcuni periodi sono state sopra le medie stagionali.

Raccolti i primi grappoli dell’annata 2024 a Donnafugata: ha così preso avvio il grande viaggio di “100 giorni di vendemmia” che dalla Sicilia occidentale, nelle Tenute di Contessa Entellina e di Pantelleria, proseguirà a Vittoria e si concluderà sull’Etna.

A fronte di una produzione che complessivamente potrà rivelarsi leggermente inferiore, si profila una vendemmia che darà uve molto sane e di qualità.

A Contessa Entellina l’annata è stata generalmente poco piovosa e con temperature medie più elevate; grazie alle riserve idriche disponibili nei laghetti aziendali, sono state effettuate irrigazioni di soccorso in molti dei vigneti della Tenuta. L’andamento climatico ha determinato un anticipo, specialmente per le varietà precoci, di circa 10 giorni rispetto ai tempi canonici della vendemmia. Nei vigneti di alta collina, è appena iniziata la vendemmia delle uve Chardonnay e Pinot Nero che hanno raggiunto il giusto grado di maturazione per la produzione delle basi spumanti.

A Pantelleria l’annata è stata poco piovosa e con temperature medie talvolta più elevate. Molto buona la sanità delle uve e la qualità attesa; si stima inoltre che la produzione sarà inferiore e che la vendemmia inizierà prima della metà di agosto con la raccolta delle uve dalle contrade più precoci, da destinare all’appassimento per la produzione del Ben Ryé.

Nella Tenuta di Vittoria, fatta eccezione per i primi mesi invernali, le temperature stagionali sono state generalmente più elevate; scarse le precipitazioni ad oggi registrate. Tale andamento climatico ha determinato un anticipo del germogliamento del Frappato ai primi di marzo e una settimana dopo del Nero d’Avola. Sono state di conseguenza anticipate le irrigazioni di soccorso consentendo un buon equilibrio vegeto-produttivo. La produzione stimata è leggermente inferiore rispetto all’annata precedente e si prevede di un’ottima qualità. E’ probabile che la vendemmia comincerà in anticipo rispetto al solito.

Nella Tenuta di Donnafugata sul versante nord dell’Etna, tra Randazzo e Castiglione di Sicilia, le temperature sono state talvolta superiori alle media del territorio. L’inverno è stato mite; la primavera ha avuto un decorso regolare con piogge in linea con le medie stagionali. Si prevede che la vendemmia inizierà come da tradizione intorno alla metà di settembre con la raccolta delle uve per la produzione del vino rosato; seguirà la raccolta del Carricante e poi, ad ottobre, quella di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per i vini rossi.

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ECONOMIA

Messina, il 30 luglio la riapertura completa del viadotto Ritiro con Schifani e Aricò

Sarà riaperto definitivamente al traffico martedì prossimo, 30 luglio, il viadotto Ritiro sull’autostrada A20 Messina-Palermo. In occasione dell’evento, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, parteciperà al punto stampa organizzato per le 11 dal Consorzio autostrade siciliane nella sede di contrada Scoppo. All’incontro con i giornalisti interverranno anche l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, il presidente del Cas, Filippo Nasca, e il direttore generale del Consorzio, Franco Fazio.

I lavori, cofinanziati dalla Regione Siciliana, sono costati complessivamente 68 milioni di euro e sono stati realizzati dalla Toto Costruzioni. Il viadotto rappresenta un’opera strategica per la viabilità di Messina e nei collegamenti da e per la Città dello Stretto.

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ECONOMIA

Terme Acireale e Sciacca, task force fissa i tempi. Schifani: «Vigilerò sul cronoprogramma»

Prosegue il lavoro del tavolo tecnico insediato dal presidente della Regione, Renato Schifani, per la risoluzione di tutte le criticità tecniche e burocratiche legate alla riqualificazione e al rilancio dei complessi termali di Acireale e di Sciacca. 

Nella riunione di questa mattina a Palazzo d’Orléans è stato definito un preciso cronoprogramma delle azioni da realizzare in questa prima fase, con l’individuazione degli interventi di ammodernamento e ristrutturazione dei due impianti e con la predisposizione di un quadro completo degli investimenti necessari. 

«È un’agenda rigorosa di compiti assegnati ai dipartimenti regionali chiamati a far parte di questa vera e propria task force – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani – per realizzare quello che è un punto programmatico della mia azione di governo. La riattivazione delle terme di Acireale e di Sciacca è un obiettivo strategico per il quale abbiamo stanziato 90 milioni di euro dell’Accordo di coesione sottoscritto con il governo nazionale. Vigilerò personalmente sul rispetto dei tempi, pronto a esercitare i poteri sostitutivi per centrare il risultato. L’ho detto con chiarezza ai dirigenti presenti alla riunione perché ognuno di loro si senta pienamente responsabilizzato a svolgere il lavoro assegnato, nei tempi fissati. Bisogna voltare subito pagina perché è inaccettabile e insostenibile lasciare ancora inutilizzate le terme di Acireale e di Sciacca, risorse preziose sul piano turistico che invece devono essere debitamente valorizzate. È uno spreco che non è più tollerabile».

Alla riunione erano presenti i dirigenti generali delle Attività produttive, Carmelo Frittitta, delle Finanze, Silvio Cuffaro, del Dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, dell’Autorità di Bacino, Leonardo Santoro, dello Sviluppo rurale, Fulvio Bellomo, il responsabile del distretto minerario di Palermo, Salvatore Pignatone, e Luciano Abbonato in rappresentanza della Cassa depositi e prestiti, che fornisce l’assistenza tecnica alla Regione. 

Oggi la task force ha affrontato le criticità tecniche e burocratiche legate alla chiusura della fase di liquidazione con l’acquisizione delle proprietà immobiliari e al ripristino delle fonti di approvvigionamento dell’acqua termale, con i necessari esami di natura chimica e fisica. In particolare, per l’acquisizione dei beni immobili della società Terme di Acireale, il governo ha presentato un emendamento alla manovra ter all’esame dell’Ars che stanzia 670 mila euro. Diverse, invece, le possibili soluzioni al vaglio per i beni di proprietà delle Terme di Sciacca. Nella fase successiva, che porterà alla definizione delle procedure per l’individuazione dei partner privati che saranno chiamati a gestire gli impianti termali, saranno coinvolti anche i territori interessati e le rispettive amministrazioni locali.

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