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CULTURA

Parchi in Sicilia, fondi del Pnrr per catalogazione e tutela. Scarpinato: “Musei a cielo aperto da proteggere”

Sono 151 i parchi e i giardini storici della Sicilia, pubblici e privati, che saranno inseriti nel Catalogo nazionale che il governo sta realizzando con i fondi del Pnrr, per accrescere la conoscenza scientifica di questo patrimonio naturale e promuovere azioni di valorizzazione e tutela. A questo scopo, la giunta regionale ha dato il via libera allo schema di accordo tra il ministero della Cultura e la Regione Siciliana per l’intervento di ricognizione e catalogazione digitale, finanziato con 45.300 euro di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 1 – Componente 3 – Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”).

A occuparsene sarà l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, attraverso l’omonimo dipartimento. «Attraverso questa iniziativa – dice l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – interveniamo a tutela di un patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico di assoluta rilevanza. I parchi e i giardini pubblici sono veri e propri musei a cielo aperto e spesso ospitano “monumenti viventi” che, a causa dei più recenti cambiamenti climatici, sono caratterizzati da una strutturale fragilità che dobbiamo conoscere e studiare approfonditamente per poterla affrontare». L’intervento del Pnrr prevede la digitalizzazione degli elementi raccolti, con l’obiettivo di rafforzare le competenze specialistiche di gestione e manutenzione di parchi e giardini storici, a supporto delle amministrazioni locali. Il progetto dovrà essere concluso entro il 30 dicembre 2025.

ATTUALITÀ

Salutiamo l’estate santalfiese 2024

SANT’ALFIO – Con gli ultimi eventi “ Salutiamo l’estate santalfiese 2024” l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Alfio La Spina, tutta la giunta, insieme alla Proloco e il suo presidente Antonio Trovato, vi invitano a dire “ciao” all’estate con appuntamenti imperdibili iniziando da domenica 27 Ottobre con il 1 RADUNO CICLOTURISTICO “CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI “ Piazza Duomo Sant’Alfio.

Si proseguirà con SAPORI D’AUTUNNO 9-10-11 Novembre, sabato 9 “VEGAN ANCH’IO”, Domenica 10 la “SAGRA DELLA NOCCIOLA“ frutto preziosissimo e storico della zona, in attesa del marchio IGP o DOP , per concludere il tutto pensando già al “NATALE INSIEME A SANT’ALFIO“, Lunedì 11 Novembre festeggeremo insieme San Martino con “CASTAGNE E VINO“.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI per “Sapori D’Autunno “in Piazza Duomo Sant’Alfio (CT) 27 Ottobre 9-10-11 Novembre 2024
Giornate all’insegna dei sapori autunnali, artigianato locale e musica per celebrare l’autunno in uno dei borghi ,Sant’Alfio in provincia di Catania, più suggestivi della Sicilia!
Non mancate per vivere un’esperienza indimenticabile tra tradizioni, musica e divertimento!

salutiamolestate #saporidautunno #turismo #spettacolo #santalfio #SagreSiciliane #SaporiDAutunno

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ATTUALITÀ

Festival delle Parrocchie 3 Insieme è più bello…

CATANIA – Speranza che unisce, Bellezza che emoziona”. L’intervista al Presidente del Tribunale dei minori Roberto Di Bella

Ci siamo: domani torna al Teatro Metropolitan di Catania il Festival delle Parrocchie
Tutto pronto per andare in scena con la terza edizione del Festival delle Parrocchie che si terrà al Teatro Metropolitan di Catania domani, venerdì 25 ottobre, alle ore 21:00.

La manifestazione, organizzata dall’associazione Atacanì con la collaborazione di Missione Chiesa-Mondo e la benedizione della Diocesi di Catania, porterà in scena gruppi di ragazzi di alcuni oratori e parrocchie che si esibiranno con balli e canti, ispirati dal tema di quest’anno: “Speranza che Unisce, Bellezza che Emoziona”.

Lo spettacolo sarà presentato da Salvo La Rosa. Previsto il sold out. Diversi ospiti d’eccezione arricchiranno la serata, inoltre una parte del Festival sarà trasmessa in diretta sulle frequenze di Radio Studio Italia, a partire dalle ore 20:00. Tra le testimonianze raccolte sull’argomento dell’edizione di quest’anno del Festival si registra anche quella del Presidente del Tribunale dei minori di Catania, Roberto Di Bella.

Ecco le sue considerazioni in merito al tema della speranza e della bellezza: “Ciò che dico generalmente ai ragazzi che incontriamo in Tribunale, nelle scuole, nei quartieri è che bisogna avere il rispetto per gli altri, che significa anche rispetto di sé stessi: andare a scuola e formarsi una cultura, perché la cultura qualifica, apre tante strade e permette di avere una vita libera e dignitosa. Lo spaccio, le attività criminali che possono portare a un guadagno immediato poi si pagano perché prima o poi si finisce in carcere. Quello della devianza è un vicolo cieco. La criminalità organizzata provoca sofferenza non soltanto alle vittime dei reati ma anche a chi li commette. Il nostro compito è quello di aprire gli orizzonti culturali e conoscitivi dei ragazzi, far capire loro che esiste la bellezza e che le scorciatoie non fanno stare bene con sé stessi, con gli altri e portano al rischio di perdere la libertà, bene inestimabile che insieme alla salute è un valore da difendere a tutti i costi. La città è in una condizione di degrado. Ho visto che sia il sindaco che l’arcivescovo stanno facendo tanti appelli, partendo dalle piccole-grandi cose come l’utilizzo del casco sul motorino o il rispetto della raccolta differenziata. Tanti piccoli comportamenti che possono consentire a tutti di vivere meglio nella comunione, e far risplendere la città che è bellissima ma purtroppo afflitta da una povertà culturale e educativa in certi contesti. Ci stiamo battendo con tutte le forze per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica che purtroppo ha delle punte altissime in città. L’arcivescovo, le diocesi, le parrocchie… Siamo tutti uniti in questa battaglia durissima. Esiste una povertà educativa intergenerazionale: non andava a scuola il nonno, non è andato a scuola il papà, non va a scuola il figlio e pure il nipote. Dobbiamo invertire questa tendenza e ci stiamo provando con i nostri provvedimenti, con la sensibilizzazione, andando nelle scuole, con l’amministrazione comunale, lo sta facendo l’arcivescovo con i richiami che fa anche in occasione di festività e celebrazioni importanti come quella di Sant’Agata. Dobbiamo dire ai ragazzi che la bellezza è altro, non sono le scarpe griffate che si acquistano con il provento dello spaccio e che poi ti portano direttamente in carcere. I modelli non sono i boss, al contrario sono figure perdenti perché, andando a guardare bene, i boss – anche quelli catanesi – sono tutti finiti in carcere, al 41 bis o uccisi. Noi con il progetto ‘Liberi di scegliere’ ai detenuti diciamo ‘voi state patendo questa sofferenza in carcere, avete sbagliato ma aiutateci a risparmiare la stessa sofferenza ai vostri figli. Aiutateci nei percorsi di recupero, emancipatevi da quella cultura e spingeteli a non seguire le vostre orme’. I genitori hanno una responsabilità enorme. Dobbiamo toccare i cuori dei ragazzi, le menti dei genitori e stimolare le politiche per riqualificare i quartieri e fare tutto ciò che serve per rendere la città più vivibile, più attraente. Vorrei che non si parlasse più di Librino, San Giovanni Galermo, San Cristoforo come quartieri ghetto ma come quartieri rinati della città di Catania”.

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CULTURA

Palermo: celebrato a Palazzo dei Normanni il centenario della nascita di Dino Grammatico

Si è tenuto presso la Sala Piersanti Mattarella del Palazzo dei Normanni, a Palermo, un convegno commemorativo per celebrare il centenario della nascita di Dino Grammatico, figura di spicco della politica e della cultura siciliana del Novecento.
L’evento, organizzato dal Centro Studi Dino Grammatico in collaborazione con l’ISSPE e le fondazioni “Lauro Chiazzese”, “Ugo Spirito e Renzo De Felice” e “Giuseppe e Marzio Tricoli”, ha visto la partecipazione di illustri personalità. L’incontro è stato moderato dal giornalista Fernando Massimo Adonia. Tra i relatori: Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Alessandro Aricò, assessore regionale delle Infrastrutture e Mobilità, Fabrizio Fonte, sindaco del Comune di Custonaci e presidente del Centro Studi Dino Grammatico, Andrea Giuseppe Cerra dell’Università degli Studi di Catania e Giuseppe Bica, deputato all’ARS. Il convegno ha ricevuto anche un messaggio di saluto dal Presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha voluto esprimere la sua “convinta adesione allo spirito di un’iniziativa” volta a ricordare “una delle figure più autorevoli e significative della politica, e della destra politica, italiana e siciliana, della nostra storia repubblicana”. Nel suo messaggio, il Presidente ha inoltre evidenziato l’importanza di tramandare alle nuove generazioni “l’eredità umana, morale e culturale di Dino Grammatico, insieme al valore del suo instancabile operato al servizio dei cittadini, delle istituzioni e della nostra amata Sicilia.”
Fabrizio Fonte ha dichiarato: “Il Centro Studi Dino Grammatico realizza ogni anno diverse manifestazioni rivolte alle nuove generazioni per diffondere quella cultura della legalità che Dino Grammatico ha promosso concretamente durante la sua carriera, a partire dalla prima inchiesta antimafia voluta dalla politica e non dalla magistratura, quando era assessore durante il governo Milazzo.”“Dino Grammatico è stato un precursore dei tempi, il primo ad attuare la destra di governo che oggi è in larga parte diffusa nell’intero paese,” ha affermato Giuseppe Bica.La sua esperienza inizió nel 1951 quando fu eletto giovanissimo in Assemblea Regionale Siciliana. Ha fatto della lotta alla mafia e della legalità un punto di forza fondamentale del suo operato.L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò ha evidenziato il significativo contributo di Grammatico: “Oggi l’Assemblea Regionale Siciliana ricorda con profondo rispetto e gratitudine una figura storica del nostro Parlamento Regionale che ha dedicato sette legislature al servizio della Sicilia e dei cittadini. Il suo impegno politico e istituzionale ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della nostra autonomia regionale. Il suo impegno nella lotta al malaffare e il forte legame con il territorio lo rendono un esempio ancora attuale per la politica contemporanea.”
Il convegno ha ripercorso le tappe fondamentali della vita di Grammatico: dall’attività letteraria sotto lo pseudonimo di “Dino d’Erice” al ruolo chiave come assessore all’Agricoltura durante il primo governo Milazzo, esperimento politico trasversale che segnò significativamente la storia politica regionale. Particolare attenzione è stata dedicata al suo impegno come manager culturale alla presidenza della Fondazione per l’Arte e la Cultura “Lauro Chiazzese” e come vicepresidente della Sicilcassa.
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