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CRONACA

Catania, aggressioni nei locali della movida: emessi dal Questore 6 daspo “Willy”

Il “BRANCO” ha agito utilizzando la medesima tecnica e cioè quella di ingenerare una discussione con la vittima per poi aggredirla con estrema violenza.

È ciò che è accaduto in due distinte occasioni verificatesi negli scorsi mesi di febbraio e marzo all’interno di due noti locali della “movida” catanese.

Gli autori sono stati individuati a seguito delle investigazioni condotte la Squadra Mobile della Questura e tratti in arresto in esecuzione di provvedimenti applicativi di misure cautelari emessi dal G.I.P. del Tribunale di Catania su richiesta della Procura Distrettuale della repubblica di Catania.

Contestualmente all’esecuzione del predetto provvedimento cautelare, agli indagati sono stati notificati altrettanti Divieti di Accesso a locali pubblici, emessi dal Questore di Catania all’esito di attività istruttoria svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine.

In particolare, nei mesi scorsi, all’interno di due note discoteche di questo centro, un gruppo di giovani, tra cui un minore, si è reso responsabile di violente aggressioni ai danni di altri ragazzi che, colpiti con calci, schiaffi, pugni e anche mediante l’utilizzo improprio di un casco, sono stati costretti a ricorrere a cure mediche riportando lesioni giudicate guaribili con prognosi variabili dai 5 ai 30 giorni.

L’analisi dei comportamenti tenuti dai giovani in occasione della commissione dei reati contestati nonché la valutazione di pregressi fatti dagli stessi posti in essere (alcuni di loro annoverano precedenti penali e di polizia) hanno confermato la sussistenza di una pericolosità sociale tale da giustificare l’emissione da parte del Questore delle misure, con cui si vieta di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze e negli spazi antistanti le discoteche ed i locali di pubblico intrattenimento. E ciò al fine di garantire la sicurezza pubblica ed evitare il ripetersi di ulteriori episodi che potrebbero mettere a rischio l’incolumità degli avventori dei locali della cd. “movida” catanese.

Il provvedimento preventivo in parola, noto anche come D.A.Spo. Willy, (poiché formulato dal legislatore a seguito della morte violenta di un giovane avvenuta a Colleferro nel settembre del 2020) è una misura di prevenzione interdittiva emessa ai sensi dell’Art. 13 bis D.L. 14/2017 (decreto sicurezza), definita “atipica” in quanto non rientra nel dettato normativo del Decreto Legislativo 159/2011 sulle misure di prevenzione. Viene emessa nei casi in cui il soggetto (anche minorenne) si renda responsabile di gravi delitti contro la persona, il patrimonio e per i reati di violenza/minaccia a Pubblico ufficialeresistenza a Pubblico ufficiale o porto di armi od oggetti atti ad offendere, che vengano compiuti presso un locale o nelle immediate adiacenze. Con il D.A.C.ur, il destinatario della misura di prevenzione, non può né accedere, né stazionare all’esterno o in prossimità di tutti gli esercizi pubblici e di tutti i locali di pubblico trattenimento del Comune individuato, per il periodo disposto dal provvedimento del Questore.

Trattandosi di persone destinatarie di misura cautelare, il divieto in questione che, in questo caso, ha la durata di anni tre, a seguito delle recenti novelle legislative introdotte con il cd decreto “Caivano”, è stato esteso a tutte le discoteche e locali di pubblico intrattenimento dell’intera provincia di Catania.

La violazione della misura costituisce reato previsto dall’Art. 13 bis co. 6 D.L. 14/2017 che prevede la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.

CRONACA

Catania, contrasto alle corse clandestine di cavalli: scoperte 6 stalle abusive ed elevate sanzioni per 17mila euro

La Polizia di Stato ha eseguito una vasta attività di controllo integrato del territorio nel quartiere San Cristoforo per contrastare il fenomeno della macellazione e delle corse clandestine di cavalli, a tutela della legalità e a salvaguardia delle condizioni degli stessi animali, come disposto dal Questore di Catania.

La task force è stata coordinata dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Cristoforo” e ha visto impegnati il Reparto Prevenzione Crimine, la sezione Veterinaria dell’Asp e la Polizia Locale “Ambientale”.

I poliziotti hanno controllato sette stalle e di queste solo una è risultata in regola secondo la normativa vigente.

Nelle sei stalle abusive, gli agenti hanno eseguito controlli approfonditi che hanno permesso di accertare numerose violazioni amministrative con sanzioni per complessivi 17 mila euro, contestate ai proprietari, che sono stati anche denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto gli animali in luogo non idoneo alla loro natura.

Inoltre, si è proceduto al fermo amministrativo per sei cavalli, mentre sono stati sequestrati diversi farmaci dopanti, trovati all’interno delle stalle irregolari e probabilmente usati per stimolare gli animali in occasione di corse clandestine.

L’operazione della Polizia di Stato rientra nel costante monitoraggio del fenomeno che, sin dall’inizio dell’anno, ha consentito, in molteplici circostanze, di scoprire diverse stalle abusive, con il conseguente sequestro di numerosi cavalli.

L’attività di controllo svolta dal Commissariato “San Cristoforo” è stata estesa ad accertare violazioni al Codice della strada, grazie al pattugliamento dinamico del quartiere. Nello specifico, sono state rilevate cinque infrazioni legate alla mancata esibizione dei documenti, all’assenza di revisione periodica e alla mancanza di assicurazione per la responsabilità civile con il conseguente sequestro amministrativo.

Complessivamente, sono state identificate 112 persone di cui 30 con precedenti e sono stati controllati 54 veicoli.

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CRONACA

Catania, accendono fumogeni durante la partita: denunciate due persone ed emessi due DASPO

La Polizia di Stato ha identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria i due tifosi che, lo scorso 12 ottobre, in occasione dell’incontro di calcio Catania-Team Altamura, hanno acceso alcuni fumogeni nella “Curva Nord” dello stadio “Angelo Massimino”.

Si tratta di due ultras catanesi, di 31 e 24 anni, già noti alle forze dell’ordine per precedenti di polizia.

I due sono stati individuati dagli agenti della squadra Tifoserie della Digos della Questura di Catania, grazie anche all’analisi delle immagini riprese dagli operatori della Polizia Scientifica.

Ad entrambi i tifosi è stato contestato il reato di possesso e accensione di materiale pericoloso.

Altresì, considerato che entrambi gli uomini, in considerazione della loro condotta, sono da ritenersi soggetti pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni sportive, nei loro confronti il Questore di Catania, a seguito di istruttoria curata dalla Divisione Polizia Anticrimine,  ha emesso i relativi provvedimenti di Daspo per la durata di 1 anno.

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CRONACA

Catania, violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: denunciato imprenditore edile e sanzioni per quasi 13mila euro

Proseguono senza sosta le attività di controllo straordinario del territoriodei Carabinieri del Comando Provinciale e, nel caso di specie, del Nucleo per l’Ispettorato del Lavoro di Catania, volte a prevenire e reprimere eventuali violazioni sulla legislazione sociale, con particolare attenzione alla tutela della salute dei lavoratori e a tutte quelle situazioni di lavoro nero o irregolare.

In tale contesto, i militari dell’Arma hanno posto sotto la loro lente di ingrandimento 3 attività imprenditoriali, di cui 2 hanno fatto rilevare irregolarità.

In particolare, presso un cantiere edile nel quartiere “Fortino” a Catania, i Carabinieri hanno accertato come il titolare, un 39enne residente a Gravina di Catania, non avesse sottoposto gli operai alla prevista sorveglianza sanitaria, ossia quell’insieme di protocolli medici necessari a tutelare la salute e, quindi, la sicurezza del lavoratore, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alla modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.

I lavoratori, inoltre, non erano stati sottoposti neppure alla prevista formazione per chi svolge lavori particolarmente rischiosi quali, appunto, i muratori. Infine, gli investigatori hanno scoperto che i 2 operai presenti lavorassero “in nero”; pertanto l’imprenditore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e l’attività è stata sospesa fino a quando non verranno ripristinate le condizioni di legalità e sicurezza.

Le verifiche, in seguito, hanno anche interessato una società metalmeccanica con sede a Calatabiano e, anche qui, i Carabinieri hanno accertato che 2 dei 3 lavoratori presenti fossero irregolari poiché mai formalmente assunti e, quindi, “in nero”.

Questa attività di controllo, che ha spaziato dal centro di Catania fino al territorio che ricade sotto la competenza della Compagnia Carabinieri di Giarre, ha permesso di comminare sanzioni per oltre 15.000 € e recuperare contributi INPS/INAIL, non versati, pari a 2.600 €.

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