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ATTUALITÀ

Catania, violenta lite in famiglia: madre picchiata dal figlio e dal genero

CATANIA –I carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato due catanesi, di 34 e 37 anni, per concorso in lesioni personali e minaccia aggravate.

I militari erano stati allertati da alcuni residenti di via Della Concordia che, allarmati, li avvertivano di una violentissima lite in famiglia. Appena giunti nell’abitazione segnalata, i militari hanno riscontrato gli effetti di una vera “battaglia”: cocci di ceramiche e oggetti sparsi in terra, evidenti tracce di sangue sul pavimento ed animi esagitati di tutti i componenti della famiglia che gridavano l’uno contro l’altro.

I carabinieri hanno faticato non poco a far calmare gli animi dei contendenti, quindi hanno appurato che la lite era inizialmente nata da un diverbio tra moglie e marito, il quale evidenziava una ferita sanguinante allo stinco destro provocatagli dai frammenti taglienti delle suppellettili infrante da loro rinvenute sul pavimento.

Ma la lite era ulteriormente degenerata perché il figlio della donna e il cognato-genero, schierandosi a difesa del padre-suocero, avevano inteso punire la poveretta verbalmente e fisicamente procurandole, come refertato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Garibaldi”, la frattura 3° e 4° dito del piede sinistro.

La donna, moralmente affranta, ha inteso procedere legalmente nei confronti del figlio e del genero.

ATTUALITÀ

Malore Cateno De Luca, il messaggio di Totò Cuffaro: ”Gli sono affettuosamente e umanamente vicino”

“Sono affettuosamente e umanamente vicino a Cateno De Luca e mi auguro sinceramente di poter al più presto riprendere i nostri scontri politici, convinto che, a prescindere dalle nostre diversità, lui rappresenta, col suo lavoro, una opportunità per la politica è un valore per la nostra terra”.

Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, dopo aver appreso del malore accusato, ieri sera, da Cateno De
Luca.

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ATTUALITÀ

Malore dopo un comizio per Cateno De Luca: il leader di ”Sud chiama Nord” ricoverato al Policlinico di Messina

Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è stato ricoverato al Policlinico di Messina ieri sera al termine di un comizio a causa di un malore.

De Luca era impegnato ieri in una serie di incontri nei comuni della riviera jonica per presentare il progetto politico per le europee Libertà.

Il malore si è verificato al termine dell’ultimo comizio ad Itala. Prima De Luca era stato a Sant’Alessio, Furci, Roccalumera e Nizza. Una serie di incontri che De Luca aveva voluto fare fortemente nonostante già dalla mattina avesse la febbre molto alta.

Si precisa che De Luca sta bene, ma per precauzione è stato necessario il ricovero per alcuni accertamenti medici.

I medici hanno prescritto a Cateno De Luca la necessità di stare a riposo, pertanto tutti gli eventi in programma per oggi sono rinviati.

Si prevede che De Luca riprenderà le sue attività pubbliche non appena possibile. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti tempestivamente.

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Sicurezza sul lavoro: domani a Palermo l’ evento denominato “La prevenzione è la soluzione”

Per celebrare la “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro” l’assessorato regionale della Salute ha organizzato un convegno finalizzato alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla necessità di adottare tutte le necessarie misure di prevenzione a tutela dei lavoratori. 

L’evento, che si svolgerà domani, martedì 30 aprile, a partire dalle 9 ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, si intitola “La prevenzione è la soluzione” e punta alla promozione della cultura, della salute e della sicurezza sul lavoro, con il diretto coinvolgimento delle attività produttive, della cittadinanza e, soprattutto, della scuola. 

Gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, infatti, sono luoghi in cui il diritto alla salute e alla sicurezza può trovare un terreno fertile sul quale radicarsi, fin dai primi momenti di socializzazione, per diventare patrimonio dell’individuo e della collettività. 

Parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni e delle aziende del servizio sanitario regionale, delle forze dell’ordine e della giustizia, delle università e della scuola, oltre alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria di tutta la Sicilia.

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