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ATTUALITÀ

Gela, controlli dei Carabinieri: due arresti

GELA – Nell’ambito del rafforzamento dei servizi di controllo del territorio, i militari del Reparto Territoriale di Gela, nella serata di mercoledì 26 agosto 2020, hanno arrestato in flagranza di reato due gelesi, già noti alle forze dell’ordine.

Il 43enne D.R. è stato arrestato la sera del 26 agosto 2020 perché responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari. Una pattuglia della Stazione di Gela si è recata presso il luogo di detenzione per controllare il rispetto degli obblighi imposti, constatando che l’uomo si era allontanato dal domicilio senza alcuna autorizzazione. Sono scattate le ricerche per rintracciarlo, allertando, attraverso la Centrale Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri, le pattuglie impegnate nei servizi di controllo del territorio. Le ricerche sono state effettuate nell’area intorno all’abitazione e nei luoghi da questi abitualmente frequentati e, poco dopo, l’uomo è stato rintracciato, a bordo dell’auto di famiglia mentre stava rincasando insieme alla sua compagna.

Per lui è quindi scattato l’arresto in flagranza di reato per evasione. L’uomo, che si trovava ristretto in custodia cautelare dal marzo di quest’anno per reati contro il patrimonio commessi nella provincia di Ragusa, è stato giudicato ieri 28 agosto, con il rito direttissimo, dal Tribunale di Gela che ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari con il “braccialetto elettronico”.

Il 33enne A.N. è stato arrestato al mattino del 26 agosto 2020 per la violazione delle prescrizioni imposte con la sorveglianza speciale di P.S. I Carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, giunti da Palermo per rinforzare il dispositivo di controllo del territorio gelese, hanno fermato il giovane in via Navarra Bresmes, mentre si trovava alla guida di un’autovettura in compagnia di un’altra persona.

I due, per sottrarsi al controllo, hanno abbandonato la macchina e sono fuggiti a piedi. A bordo del mezzo i militari dell’Arma hanno rinvenuto circa 90 Kg di uva da tavola e 3 valigette contenenti altrettanti avvitatori elettrici di tipo professionale, sui quali sono in corso accertamenti tesi a stabilirne la provenienza. La fuga a piedi tuttavia non gli ha consentito di farla franca, così A.N., una volta rintracciato, poiché già Sorvegliato Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, è stato arrestato per la violazione delle prescrizioni imposte, l’altro complice è stato, invece, denunciato in stato di libertà per ricettazione alla Procura della Repubblica di Gela.

A.N. – su disposizione dell’Autorità Giudiziaria – è stato ristretto in regime di arresti domiciliari e nella giornata di ieri è comparso avanti al Giudice del Tribunale di Gela per l’udienza di convalida dell’arresto, all’esito della quale gli è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Taormina, polmonite in stato acuto per Cateno De Luca: il leader di Sud chiama Nord resta in ospedale

Polmonite acuta per il sindaco della città del centauro e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. “Dopo attenti accertamenti medici – si legge in una nota diffusa – è stato riscontrato un caso di polmonite in stato acuto, associato a un significativo stress psicofisico e ad un eccessivo affaticamento fisico.

Attualmente, Cateno De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo. Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa.
I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina.

È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile”.

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Malore Cateno De Luca, il messaggio di Totò Cuffaro: ”Gli sono affettuosamente e umanamente vicino”

“Sono affettuosamente e umanamente vicino a Cateno De Luca e mi auguro sinceramente di poter al più presto riprendere i nostri scontri politici, convinto che, a prescindere dalle nostre diversità, lui rappresenta, col suo lavoro, una opportunità per la politica è un valore per la nostra terra”.

Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, dopo aver appreso del malore accusato, ieri sera, da Cateno De
Luca.

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Malore dopo un comizio per Cateno De Luca: il leader di ”Sud chiama Nord” ricoverato al Policlinico di Messina

Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è stato ricoverato al Policlinico di Messina ieri sera al termine di un comizio a causa di un malore.

De Luca era impegnato ieri in una serie di incontri nei comuni della riviera jonica per presentare il progetto politico per le europee Libertà.

Il malore si è verificato al termine dell’ultimo comizio ad Itala. Prima De Luca era stato a Sant’Alessio, Furci, Roccalumera e Nizza. Una serie di incontri che De Luca aveva voluto fare fortemente nonostante già dalla mattina avesse la febbre molto alta.

Si precisa che De Luca sta bene, ma per precauzione è stato necessario il ricovero per alcuni accertamenti medici.

I medici hanno prescritto a Cateno De Luca la necessità di stare a riposo, pertanto tutti gli eventi in programma per oggi sono rinviati.

Si prevede che De Luca riprenderà le sue attività pubbliche non appena possibile. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti tempestivamente.

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